La lega ladrona

Lady Bossi, in pensione
da quando aveva 39 anni

 

 

VARESE La moglie di Bossi è una «baby pensionata» e la scuola varesina che dirige, la Bosina, è stata finanziata dallo Stato in crisi con 800 mila euro. La circostanza è finita nero su bianco nel libro di Mario Giordano, «Sanguisughe», ed è l’emblema, secondo l’autore, di come la Lega predichi bene, ma razzoli male. Proprio la moglie del senatur, che da leader del Carroccio si batte da sempre contro gli sprechi dello Stato assistenzialista, sarebbe la prima dei «parassiti», come lo stesso Bossi ama definire coloro, che vivono alle spalle della collettività.

Il libro del direttore di NewsMediaset, che sarà in libreria martedì, è un viaggio negli scandali, negli inganni e negli abusi della previdenza italiana. I protagonisti sono tal’ora personaggi famosi e tal’altra comuni cittadini. Tra i tanti nomi noti del libro ci sono ad esempio quelli di Carlo De Benedetti e Sophia Loren. Accanto ad alcuni emblematici baby-pensionati. Come la signora Manuela Marrone che riceverebbe un trattamento previdenziale dal lontano 1992, da quando cioè, all’età di 39 anni decise di ritirarsi dall’insegnamento. La signora Marrone è la seconda moglie del senatur. Sangue siculo nelle vene (il bis nonno Calogero arrivò a Varese come impiegato dell’anagrafe e finì deportato nei lager nazisti, dopo aver aiutato molti ebrei a scappare), è lei che è rimasta accanto a Bossi durante la malattia ed è la mamma del trota, Renzo (consigliere regionale in Lombardia). Proprio da quando l’erede politico di Bossi era ancora in fasce, la Marrone percepisce 766,37 euro al 12 di ogni mese. Assegno che incassa regolarmente, da 18 anni. Facendo due calcoli, quindi, tra pensione di mamma Manuela, stipendio parlamentare di papà Umberto e quello regionale del piccolo Renzo, se non ci fosse il tanto bistrattato Stato assistenzialista, il reddito della famiglia Bossi si aggirerebbe intorno allo zero. A questo va aggiunto il trattamento riservato alla scuola Bosina varesina, fondata dalla signora Marrone nel 1998. La scuola di Masnago in tempo di crisi e tagli ai finanziamenti, ha ricevuto dallo Stato 800 mila euro attraverso la legge Mancia. Nel 1992, mentre la signora Manuela chiedeva il pensionamento senza avere i capelli grigi. Bossi attaccava la palude romana e chiedeva di cambiare. «Come no?!. Il cambiamento certo. E intanto la baby pensione, però» chiosa Giordano.

e.marletta
http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Homepage/232112_lady_bossi_in_pensione_da_quando_aveva_39_anni/

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