Magari fossimo una colonia francese…

Magari fossimo una colonia francese…

di Maria Novella Oppo

Ha ragione il senatore Quagliarello: la maggioranza è coesa. Lo ha dichiarato martedì sera a Ballarò, mentre arrivavano note di agenzia (puntigliosamente lette da Floris) sull’umiliante vertice tra Berlusconi e Sarkozy, commentato da Umberto Bossi con la frase accomodante: ‘l’Italia è diventata una colonia francese’. E magari fosse vero, viene da dire, perché , pur in questo 150° anniversario dell’Unità nazionale (che tra l’altro a Bossi fa schifo), ancora ci mancano molte delle solide tradizioni francesi a garanzia di uno stato laico. È vero, Sarkozy è di destra e, per contrastare Marie Le Pen, va sempre più a destra, ma Berlusconi è addirittura alleato della destra più estrema. In più, Sarkozy non ha (anche se forse gli piacerebbe) le tv e le case editrici che fanno di Berlusconi un caso unico al mondo di conflitto di interessi. Sarkozy non è neppure circondato da avvocati, fratelli, dipendenti e soci che hanno conosciuto le patrie galere per malversazioni compiute nel suo esclusivo interesse. E, per amor di patria, stendiamo un velo pietoso sulla nipotina di Mubarak.

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