La visita sulla nave ordinata dalla Procura di Agrigento conferma una situazione sanitaria insostenibile. Domani le prime iscrizioni nel registro degli indagati con l’accusa di sequestro di persona. La Ocean Viking tra Linosa e Malta con 356 persone soccorse.
di ALESSANDRA ZINITI
Lampedusa, il direttore di Open Arms Italia: “Situazione insostenibile: rispettate i diritti delle persone”
E poi c’è il registro degli indagati, in cui già domani eventualmente iscrivere i primi nomi quando sarà stata definita la catena di comando che ha portato a quello che ormai si profila come un sequestro di persona dei migranti, dopo la sentenza del Tar del Lazio che ha sospeso il divieto di ingresso in acque territoriali per la Open Arms in considerazione di quella che già diversi giorni fa era stata valutata come una situazione di eccezionale gravità. (Mi pare che non ci siano dubbi: il primo nome da scrivere è quello del boia nazista padano. Nota mia)
Salvini, dopo aver ceduto alla reiterata richiesta del premier Conte di far scendere i minori, non ha alcuna intenzione di autorizzare lo sbarco degli altri. E confida in un pronunciamento urgente del Consiglio di Stato (forse già domani) a cui l’avvocatura dello Stato ha presentato ricorso contro l’ordinanza del Tar.
Anche perchè (Gli accenti, questi sconosciuti), con la Ocean Viking che continua ad incrociare tra Linosa e Malta in attesa di un porto per i 356 migranti a bordo (103 dei quali dichiarati minori non accompagnati) Salvini teme che lo sbarco autorizzato ieri possa diventare un pericoloso precedente.
E mentre le navi delle ong vengono lasciate in mare, continuano gli arrivi dei migranti che con i barconi riescono a raggiungere le coste e vengono portati a terra dalla Guardia costiera.