Le cazzate della destra sull’acqua pubblica

Minacciano gli italiani su sprechi e inadeguatezza della gestione. Com’è che tacciono sulle gestioni LORO e delle LORO CRICCHE LADRE? Se gli impianti e la gestione saranno finalmente nelle mani di persone capaci e oneste, il problema si risolverà per sempre in pochissimi anni. Come l’immondezza a napoli, ma anche a Catania, Palermo, reggio Calabria, Roma, cagliari, ecc.

foca

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Le puttanate e il ladrocinio sull’acqua pubblica (condividete!)

Costi, dispersione, efficienza
i falsi miti dell’acqua privata

In vista dell’appuntamento del 12 e 13 giugno, Altraeconomia ha realizzato un dossier che sfata, punto per punto, tutte le false credenze nate intorno alla privatizzazione del servizio idrico italiano. Gli acquedotti pubblici non sono affatto dei “colabrodo”. E gestione privata il più delle volte fa rima con bolletta salata di GIULIA CERINO

Costi, dispersione, efficienza i falsi miti dell'acqua privata Le valvole di un acquedotto

MITO numero uno: gli acquedotti “pubblici” sono dei colabrodo. “Falso: secondo i dati di Mediobanca, il peggiore, se consideriamo la dispersione idrica (litri immessi in rete e non fatturati/abitanti/lunghezza della rete gestita), è quello di Roma, dove l’acquedotto è affidato ad Acea, una spa quotata in borsa i cui principali azionisti sono il Comune di Roma, Francesco Gaetano Caltagirone e Suez”. In vista del referendum del 12 e 13 giugno, Altraeconomia ha pubblicato un dossier “speciale” 1. Lo scopo? Sfatare punto per punto tutte le false credenze nate intorno alla privatizzazione del servizio idrico italiano. A partire dai costi. Secondo il Conviri (Commissione nazionale di vigilanza sulle risorse idriche), per i prossimi 30 anni servono circa 64 miliardi di euro per la

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