Indietro tutta!

2009
Fotovoltaico: le imprese ci sono, il governo no

In Italia il mercato dell’energia dal sole cresce a ritmi da capogiro, in netta contro tendenza rispetto alla crisi. Gli acquirenti ci sono. Le imprese italiane ci sono. Il governo manca: all’ultimo momento a Verona hanno dato forfait sia il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, che quello dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. E’ la fotografia che emerge dalla tre giorni di Solarexpo che alla decima edizione – con 64 mila visitatori, nove padiglioni rispetto ai sei dell’anno passato, oltre mille espositori di cui il 35 per cento provenienti dall’estero – si è confermata come la fiera leader a livello europeo.
Con 340 megawatt nel 2008 l’Italia si attesta al terzo posto nel mondo, dopo Germania e Spagna, per quanto riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici, superando così Stati Uniti e Giappone. Ma il dato sorprendente riguarda il biennio 2009-2010: sono previsti 1000 megawatt cumulativi entro la fine del 2009 e ben 2000 megawatt a fine 2010, cifre che consentiranno all’Italia di mantenere un ruolo leader a livello mondiale: nel prossimo biennio, fa notare il direttore del Kyoto club Gianni Silvestrini, ci sarà un vero e proprio boom per il fotovoltaico, tanto che dal 2011 potremmo diventarne esportatori.
Insomma l’Italia ha dimostrato ancora una volta una formidabile capacità di ripresa. Negli anni Ottanta il nostro paese occupava un’invidiabile posizione nel campo delle rinnovabili: aveva un tessuto industriale maturo, ottime performance nel fotovoltaico, una ricerca che, nonostante la drammatica carenza di risorse, stava dando risultati concreti. Fu fatta la scelta di non sostenere il mercato dando la prospettiva di una crescita agevolata dall’interesse pubblico. Venne innalzato un muro di difficoltà burocratiche per la realizzazione degli impianti. Si lasciò il timone della corsa in mano ai più lungimiranti tedeschi e poi ai danesi, agli spagnoli e a tutti gli altri concorrenti che hanno potuto contare su un sistema normativo più certo e affidabile.
Adesso siamo partiti per la seconda volta. Per favore, niente sgambetti.

°°° Come vedete, amici, questo è un governicchio di merda sotto tutti i punti di vista. Oltre ad aver scassato l’Italia in soli 12 mesi, sta mettendo una seria ipoteca su un futuro di merda per il nostro malandato paese. Certo che è a dir poco ridicolo pensare a Scajola come al ministro per lo Sviluppo Economico… Scajola, un magnaccetto ebete rimasto alla pietra focaia! Sulla misera Prestigiacoma stenderei una pietosa coltre di cemento armato…

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ECCO CASA STANNO PREPARANDO PER I NOSTRI FIGLI:

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Ma chi è, mia suocera?

Bergamo, 00:16
TABACCAIA PRENDE A SBERLE RAPINATORE ARMATO
La tabaccaia di Curnasco rischia di diventare il terrore dei rapinatori: due mesi fa li aveva messi in fuga tirandogli addosso il registratore di cassa, stasera li ha addirittura presi a sberle. E’ comunque andato a segno (con un bottino di 2.500 euro tra denaro e ricariche telefoniche) l’assalto effettuato da due malviventi armati stasera dopo le 19 al negozio di tabacchi, giornali e profumi di via Cadorna a Curnasco. I due, con delle calzemaglie sul volto e calzando dei guanti, erano armati con un coltellino e una pistola. Il primo uomo con il coltello ha minacciato la cliente presente in quel momento nel negozio, poi l’ha immobilizzata a terra, portatole via il borsellino che aveva in mano. L’altro rapinatore e’ passato dall’altra parte del bancone puntando la pistola (forse giocattolo) alla commerciante, prendendo dalla cassa soldi e ricariche telefoniche. Ma a questo punto la negoziante ha reagito sferrando calci e pugni e colpendo il malvivente in pieno volto con un ceffone. I due banditi, presi in contropiede, sono scappati raggiungendo una Peugeot grigia scappando verso Bergamo, abbandonando pero’ sul posto il coltello, che e’ stato sequestrato dai carabinieri.

suocera11

tabaccaie

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