Il punto

Bassissima affluenze nei seggi allestiti nel mondo: solo il 7,33%
Confermati i dati dei partiti maggiori, premiate Idv e Sl
Italiani all’estero, sparisce la Lega
sorpresa sinistra e Di Pietro

ROMA – C’è una circoscrizione in cui i dati elettorali delle Europee non seguono il trend nazionale, almeno in alcuni dettagli. E’ il voto degli italiani all’estero, che si sono espressi nei seggi allestiti in tutto il mondo. Innanzi tutto facendo registrare un’affluenza radicalmente più bassa di quella già ridotta rilevata sul territorio nazionale: su oltre 1.200.000 iscritti alle liste, solo 88.500 sono andati a votare, circa il 7,33%.

Il dato generale per i due maggiori partiti rimane sostanzialmente invariato: il Pdl ottiene il 34,9 per cento (contro il 35,3% globale), mentre il Pd registra un più basso 22,8% (contro il 26% totale). La differenza più macroscopica riguarda la Lega nord, che per i connazionali all’estero merita un 2,9%, contro il 10,2% registrato sul totale degli elettori. Mentre Sinistra e libertà e l’Italia dei valori decollano: 7,3% per la formazione guidata da Nichi Vendola (che non ha raggiunto il quorum, attestandosi sul 3,1% su scala nazionale) e ben 13,5% per il partito di Antonio Di Pietro (8%).

Sembra dunque non pagare la politica anti-immigrazione di Bossi in una constituency composta da immigrati, che lo siano per scelta – come avviene in gran parte per le ultime generazioni – o per necessità. Mentre l’esperienza di Mani Pulite rimane per molti connazionali emigrati negli anni scorsi un punto di svolta nella politica italiana, da utilizzare magari nella difficile opera di spiegazione della politica italiana con i cittadini di altri Paesi. “Questo dato – commenta Maurizio Ciocchetti, coordinatore Pd degli italiani all’estero – ci consegna un voto in controtendenza. La dispersione del centro sinistra è evidente”.

Singolari alcune situazioni europee. In Austria, ad esempio, si registra il sorpasso del Pd sul Pdl (22,1 contro 20,4%), mentre Sinistra e Libertà ottiene il 13,8. Tra gli italiani che hanno votato in Francia, il Pdl ottiene il 29%, tallonato dal Pd al 26, mentre la Lega si attesta sul 3,3, l’Idv sull’11,8 e Sl arriva al 10,9. Altrettanto macroscopico il dato spagnolo, che penalizza fortemente il Partito democratico (20.5%) sul Pdl (36,7%), e dà l’11,2% a Di Pietro, il 9,4% a Sl, il 4% al Prc-Pdci, e solo il 3,5% rispettivamente a Udc e Lega. In Olanda il Pdl prende il 24%, superato dal Pd che ottiene il 28,9% e l’Idv addirittura il 19,5%.
Più allineati con i dati nazionali il Regno Unito e la Germania. Gli italiani che vivono in Gran Bretagna danno alla formazione di Berlusconi le stesse preferenze registrate nel dato nazionale (35,2%), penalizzano il Pd (22,2%) e travasano molto voto di centro-sinistra su Idv (15,5%) e Sl (6,4%). L’Udc rimane sul 3,5% e al 3,3 la Lega. Gli elettori registrati in Germania premiano il Pdl, che qui sfiora il 40%. Così come la Bulgaria, dove il Pdl ottiene il 60,5% e il Pd precipita al 10,7%.


°°° Amici, diciamo subito che il csx più in basso di così non poteva andare. Bossi e burlesquoni NON hanno vinto un cazzo, ma sicuramente il PD e i comunisti hanno perso molto. Perché hanno perso? Per il tafazzismo che attanaglia i dirigenti ormai da decenni. Ma anche per la fame da “salottismo” e da velinificio che ha divorato i capi e capetti. Sono anni che contesto il loro presenzialismo (deleterio) “in casa d’altri”. NON SI VA DA VESPA! Cazzo! NON SI VA A FARE DA COMPRIMARI insieme a zoccole e portaborse! Questi imbecilli, invece, dalla buonanima di bertinotti ai dalemisti… tutti a fare le misere comparse in tv e a parlarsi addosso DEL NULLA! Come ha reagito la base? Mandandoli allegramente a cagare o NON andando a votare oppure – peggio mi sento – votando Lega! Voi credete che abbiano capito la lezione? Mah, ho i miei dubbi. Altro discorso per gli italiani all’estero. Ho figli e amici che vivono all’estero da tanti anni e so. So che, da cittadini svegli e INFORMATI, NESSUNO si sognerebbe di sprecare il suo voto per berlusconi. GLI ITALIANI AL’ESTERO SI VERGOGNANO COME LADRI DI BERLUSCONI! So che ci sono stati macroscopici BROGLI: So che NULLA è arrivato da parte dei partiti del csx nelle loro case, mentre sono stati bombardati da circolari ministeriali e lettere “personali” di silvio burlesquoni (a spese NOSTRE). Lettere piene di minchiate e di fac simile per votare LUI, ovviamente. Tutta cartaccia prontamente gettata nel cestino. Però… Come si fa a vincere le elezioni in queste condizioni? Io e i miei amici abbiamo votato Orlando, De Magistris e Sonia Alfano. E tutti e tre andranno in Europa. Ho chiesto a migliaia di altri amici, PD ma astensionisti irremovibili, di votare Barracciu e Serracchiani e molti di loro mi hanno ascoltato. Per il resto… siamo messi MOLTO MALE!

tafazzi

la-vittoria-di-tafazzi

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Firmiamo tutti!

http://www.perilbenecomune.org/index.php?mod=petition

PETIZIONE POPOLARE

NON ABBIAMO BISOGNO DEL NUCLEARE
Al Presidente della Repubblica,
Al Presidente del Senato,
Al Presidente della Camera Deputati,
Al Presidente del Consiglio,
Ai Parlamentari tutti

Noi cittadini e cittadine italiane, visto il “Piano Triennale per lo Sviluppo”, approvato dal Consiglio dei Ministri, che lancia “il ritorno all’energia nucleare”, facciamo presente che:

a. Il popolo italiano ha votato a larghissima maggioranza, con i 3 referendum del 1987, l’uscita definitiva dell’Italia dall’avventura nucleare, come hanno deciso anche Austria e Polonia (che non hanno avviato le loro centrali già costruite), Danimarca, Grecia, Norvegia e Irlanda (che hanno rinunciato alla loro costruzione), Germania, Belgio, Olanda, Spagna e Svezia (che hanno deciso di non costruire più centrali nucleari nel loro territorio, puntando sulle energie rinnovabili).

b. Il nucleare non ci libera dalla dipendenza dall’estero: l’uranio è una fonte esauribile; per far funzionare le centrali dovremmo importarlo e il suo prezzo sta salendo ancora più rapidamente del petrolio: dal 2001 al 2007 si è moltiplicato per dieci.

c. Non esiste il nucleare “sicuro” e “pulito”: i reattori di “quarta generazione” sono previsti tra 25-35 anni (dopo il 2030, attorno al 2040); intanto il governo vuole costruire centrali di “terza generazione” che non hanno risolto né il problema della sicurezza ( non c’è solo Cernobyl, ma decine di incidenti gravissimi come quelli che hanno provocato 7 morti nelle centrali giapponesi tra il 1995 e il 2005) né di come smaltire le scorie che restano radioattive per centinaia e migliaia di anni.

d. La strada maestra sono le energie rinnovabili: Germania, Spagna, Austria, Grecia, Danimarca e tanti altri stati, europei e non, si stanno liberando dalla schiavitù del petrolio investendo grandi risorse sull’energia solare termica, fotovoltaica e a concentrazione, sull’energia eolica e sul risparmio e razionalizzazione degli attuali consumi. In Italia basterebbe coprire di pannelli fotovoltaici solo lo 0,1% (un millesimo) del territorio nazionale (utilizzando un decimo di tetti, pensiline, barriere autostradali ecc.) per soddisfare il 20% del fabbisogno nazionale di energia elettrica.

e. Il nucleare è fuori mercato, vive grazie a sovvenzioni statali e militari: Le stime Usa per i nuovi impianti danno il costo del kWh nucleare a 6.3 cent, addirittura il 20% in più dei 5,5 cent del gas o 5,6 del carbone (anche questi, peraltro, dannosi per la salute e l’ambiente). Per questo negli Usa, nonostante gli enormi incentivi stanziati da Bush, nessun privato ci investe dal 1976. L’unico reattore in costruzione in Europa è in Finlandia, perchè quello stato carica sul proprio bilancio (dei contribuenti) smaltimento delle scorie e smantellamento finale della centrale (che costa quasi come la costruzione). Gli altri 8 stati che, nel mondo, investono nel nucleare, lo fanno, quasi tutti, per produrre anche materia prima per le bombe: Cina, India, Russia, Pakistan, Giappone, Argentina, Romania e l’Iran, attualmente nel mirino degli Usa, perchè non è suo alleato.

Perciò chiediamo ai massimi rappresentanti di Stato e Parlamento di non tradire la volontà popolare e non imboccare, con i nostri soldi, questo costosissimo vicolo cieco.

I firmatari sono informati, ai sensi dell’art. 13 decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 [Codice in materia di protezione dei dati personali], che promotrice della petizione è la lista civica nazionale PER IL BENE COMUNE con sede nazionale in Ferrara, Piazzale Stazione 15 , e che possono esercitare i diritti di cui all´art. 7 del codice della privacy scrivendo al responsabile del trattamento dati personali dott.ssa Benini Monia. I dati personali verranno trattati per le sole finalità della presente petizione.
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Firmatari: 29331

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