Il grande economista.
Archivi tag: bestemmia
Salute e grano! “Legalità” per la cosca berlusconi è una bestemmia.
Gianfranco calma i suoi
“Io ministro? Ridicolo”
Forse farà una telefonata a Mantovano. “Ma andrò fino in fondo sulla legalità”
°°° Sempre più sfacciati questi mafiosi della destra corruttrice e ladrona. Ormai non si curano nemmeno più di ammettere pubblicamente la loro mafiosità. Ma hanno fatto i conti senza l’oste. E l’oste siamo noi!
GRUNT… SGRUNT…GRRRRRRRRR
Milano, alla festa della Lega i comizi
con traduzione simultanea in dialetto
Lo annuncia il segretario provinciale del Carroccio. Però la novità non riguarda il Senatur: «Bossi non si traduce, sarebbe una bestemmia».
°°° La vera bestemmia è bossi! Ma la cosa bella è che, in italiano maccheronico (quello che arla la destra) o in dialetto… i legaioli non capiscono un cazzo lo stesso!
LEGAIOLO RAFFINATO VA AL COMIZIO
“Artisti” del cinema e del teatro… azz!
Anche gli artisti in agitazione
rinviato l’incontro pubblico
■ ■ Si muove anche il mondo
della Cultura. Alcuni artisti
cittadini del mondo del cinema
e del teatro avevano programmato
per stamattina
all’ex vetreria di Pirri una
conferenza stampa di protesta.
°°° Ragazzi, nientepopodimeno che artisti cagliaritani del “mondo del cinema e del teatro“. Oh beh! Non si scherza. Io già m’incazzo e, come a tutti i miei colleghi, mi viene l’orticaria soltanto a sentire la bestemmia del “mondo dello spettacolo“… I nostri sono MESTIERI, imparati faticosamente e maneggiati con cura e con amore. Non esiste nessun mondo dello spettacolo. O meglio, esiste ed è quello delle zoccole e dei tronisti senza cultura né mestiere. E’ il mondo dei lele mora, dei marcocarta, delle simone ventura, e delle maria de filippo. Ma torniamo a questi sedicenti “artisti cittadini”… Ne conosco alcuni e, credetemi, non li piglierebbe in considerazione nemmeno un regista di cresime e matrimoni. Ma in Sardistan hanno tutto in mano loro, grazie a qualche potente politicante imbottito di malaffare e cocaina. E non solamente a Cagliari (dove però circolano i soldi dei contributi pubblici). Ci sono malati di mente, imbroglioni, disadattati, che si spacciano per attori, registi, scrittori, un po’ in tutta l’isola: penso a Carbonia. Gente che ha letto a malapena tre libri sul cinema o sul teatro e IMMEDIATAMENTE fonda un’associazione, una compagnia, un centro di produzione, e subito si attaccano alla tetta dei contributi pubblici comunali-provinciali-regionali. Faccio questo mestiere da quasi cinquant’anni e non ho MAI conosciuto un “artista” sardegnolo che avesse non dico delle qualità o dei talenti, ma nemmeno l’umiltà e le palle per andare fuori qualche anno a IMPARARE! Poi sono stronzo io quando parlo di DESERTO CULTURALE… Solo qualcuna di queste scimmiette può pensare che io goda ad essere l’unico artista in Sardegna. Pensate a che potere contrattuale ho: loro rubano i soldi miei e dei figli, facendo mestieri di cui NON SANNO NIENTE, e io sono relegato tra i monti. Loro hanno distrutto un pubblico tra i più preparati d’Italia, coltivato con pazienza e passione dal sottoscritto, e io dovrò fare triplo lavoro – ORA – per convincere un pubblico asino che oltre alla merda (quella dei malati di mente) esiste anche la cioccolata: si somigliano, viste da lontano, ma prova a mangiarle! Che vergogna! Salvo Alfredo Barrago che fa l’illusionista, e due vecchi teatranti come Mario Faticoni e Tino Petilli che, se avessero mai conosciuto un regista, sarebbero diventati davvero bravi.
L’ARTE MORTIFICATA IN SARDISTAN