Frequenze tv, Confalonieri annuncia il ricorso°°° Come se contasse qualcosa…

Che il Pdl sia un’accozzaglia di malavitosi e ignoranti messi insieme per tutelare il culo del padrone diversamente alto, è cosa nota. Ma che persino questo vecchio fannullone e magnaccia si permetta di minacciare il governo italiano, mi sembra davvero troppo. Questo scroccone manutengolo, che non ha mai lavorato un giorno in vita sua, invece che presentare ricorso al tar dovrebbe presentare le sue scuse al mondo e suicidarsi in fretta.

 

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La goduria del viscido Umilio Fido

Umilio Fede telefona a casa Confalonieri: “Vorrei parlare col presidente”. La segretaria risponde: “Son desolata, ma il dottor Confalonieri è morto”. Il giorno dopo Fido richiama e fa la stessa domanda. La segretaria risponde: “Come le ho già detto ieri, il dottore è morto, defunto”. Il giorno seguente il viscido ritelefona. La segretaria che ne ha abbastanza di questo vecchio rompiballe gli dice: “Le ho già detto diverse volte che il dottore è morto una settimana fa! Vuol dirmi perché continua a telefonarmi?”. E lui: “Perché la notizia mi fa enorme piacere”.

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La delega per le televisioni Monti la dà a un incompetente come vari, ma è un servo del nano e tanto basta. Ma le riforme VERE?

Governo, la delega sulla televisione?
Va a un amico di Letta e Confalonieri

Il ministro Corrado Passera affida l’incarico per le Telecomunicazioni a Massimo Vari, già indicato
sei anni fa dal partito di B. per la guida di Agcom. Ma non ha competenze specifiche nel settore.

°°°Monti continua a perdere credibilità ai miei occhi. Come si fa a dare una delega così strategica a un domestico di hardcore? Vuol dire che il governo non vuole fare una legge di regolamentazione delle frequenze e della raccolta pubblicitaria che ci metta al passo con le democrazie vere. Vuol dire che continueremo ad essere la cloaca dell’informazione a esclusivo vantaggio del delinquente e della sua cosca.

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Pompini della Mara Carfregna all’impotente silvio berlusconi.

A proposito di intercettazioni telefoniche:i pompini della Mara Carfregna a silvio berlusconi.

VERBALE: di trascrizione di conversazioni telefoniche in arrivo ed in
partenza sull’utenza avente il numero XXX XXXXXXX in uso a F. C. (Fedele Confalonieri), come
da decreto del 12.2.2008 emesso dalla Procura della Repubblica di
Milano.
LEGENDA
S.P. = Segretaria de Il Presidente

F.C. = Fedele Confalonieri
B. = Il Presidente delinquente

23.04.2008 / Durata: 8:49 minuti

F.C.: Pronto?

S.P.: Si, segreteria…

F.C.: Eh, sono io.

S.P.: Ah! Le passo subito il presidente. Arrivederci, stia bene.

F.C.: Anche lei, grazie.

(Secondi di attesa)

B.: Carissimo! Come va?

F.C.: Ciao, eh…non propriamente, diciamo, ecco…

B.: Non mi…ci sono…hai altri problemi?

F.C.: Si, purtroppo guarda…è una cosa che…

B.: Già ma..e, e..vedrai che poi sistemiamo no? Si, si, si…Ora che
abbiamo vinto di nuovo, insomma, non…c’è relativamente da preoccu…non
avremo più problemi, li evitiamo ancora (omissis)…

(2:37 minuti di conversazione non rilevante)

F.C.: Vabbè…parlando di cose serie…la squadra di governo è
pronta..dico c’è già..ci sono accordi, robe fatte?

B.: Mah…da noi tutto liscio…c’è la Lega che rompe i coglioni, come al
loro solito…lavoreremo di composizione…troviamo questa intesa sempre
su quelle cazzate del federalismo, la sicurezza eccetera, gli arabi…

F.C.: E le donne? (risata)

B.: Cosa..?

F.C.: (risata) Come cosa?

B.: Beh…sinceramente di sicure da parte mia ce ne sono due…in
particolare una…

F.C.: Mi chiedo il perchè?

B.: Senti, lascia perdere questo argomento…che, che…chè l’ultima
volta, ieri, è stato un macello…un disastro salvato a metà…una mezza
vergogna che spero…che lei non vada in giro e, e…ecco chiuda la bocca
sennò mi rovinano, mi rovinano.

F.C.: Gliela chiudi te la bocca sennò, giusto? (risate)

B.: (Risate fragorose)

F.C.: (Risate) Dai dimmi a me almeno, no?

B.: Si, dai…se non te le dico io a te queste cose…Praticamente ero a
Palazzo Grazioli…tra una riunione e l’altra, una rottura di palle
indicibile e, e, e, cioè, mi è venuta questa particolare voglia e
avevo un bre…una pausa, un’oretta di buco…(Voce sovrapposta)

F.C.: Buco…in tutti i sensi eh! (risate) (versi gutturali)

B.: …mi è venuta, ti dicevo, e…(risate) si, si, in tutti i sensi…
allora ho fatto chiamare Mara…e le dico di venire dove sa lei, tempo
cinque…dieci minuti è la nell’ufficio…non c’è n’è per nessuno proprio,
zero chiamate, non ci sono per nessuno!…lei diciamo comincia a
toccarmi il cazzo quando tiriamo un bel limone…e poi insomma fa in
fretta, si inginocchia e comincia a sbottonarmi ma c’è qualcosa…quel
problema solito che non mi si drizza, puttana eva, lei continua ma
niente…prova anche a leccare le palle ma nulla…è tutto floscio…da
vecchio proprio…

F.C.: Porca troia! Cosa hai fatto? Che quella mica…non poteva restare
a bocca asciutta…come tutte le altre volte, no? Ma c’avevi il farmaco,
là…il (incomprensibile) che usi di solito…o quello nuovo?

B.: No…quello vecchio ormai, l’alprostadil…non funzionava…tempo due
minuti e ci voleva non so…neanche il padre eterno ci riusciva a
tirarlo su di nuovo…comunque ti dico, ero in ufficio di fretta…la
mattina sono partito da Arcore presto…non ho portato dietro quello
nuovo, il cialis…cosa fare cosa non fare con questo pompino che…la
cosa drammatica sai qual’è?

F.C.: No, dimmi…

B.: che, che, che tu sei lì, con la figa pronta…che è la ad annusarti
le palle praticamente…magari ci sta la ciulata dopo…perchè no?….e
insomma non va proprio, non ci riesci….cioè, psicologicamente ti
esplode, poi non arriva…è come, credo, per una serie di deduzioni che
si devono per il rispetto della logica…dell’intelligenza che, che, è,
è,…è come (incomprensibile) con uno senza braccio che crede di averlo
ma non riesce a…muovere…non può muoverlo perchè non cel’ha!

F.C.: Capisco…ma sai, Silvio, sai…alla nostra età dico…non si è più
dei ragazzi…

B.: Eh…

F.C.: E’ anche normale avere questo tipo…questi problemi…

B.: Guarda, preferivo farmi di nuovo il Lodo Mondadori che non
riuscire a farmelo succhiare dalla Mara…che cazzo! (risate)

F.C.: (risate) Già…magari ancora facciamo il processo Sme…

B.: O quello dello stragi…

F.C.: …Ancora meglio! Che se non c’avevamo quegli stronzi dei
democristiani…baciapile maledetti con le loro…le loro grandi pretese
democratiche…andassero a fare….bah…poi com’è finita? No ma scusa…le
altre volte riuscivi scusa?

B.: Si, si, si, alla grande…è proprio…ogni tanto mi stancavo perchè
quella se inizia mica la fermi eh, ’sta strappona!

F.C.: Ma si vede, si vede! Anche un esterno…dall’esterno dico che si
vede! Il paese intero, eh!

B.: Tornando a bomba…ti dicevo che ho dovuto chiamare…una cosa
imbarazzante perchè di solito sai che mi porto dietro qualche
pastiglietta…magari tac, vedi che c’è un’attricetta da piazzare…da
mettere in qualche pertugio e anche tu devi metterglielo…e trac…serve
sempre…ma ’sto giro niente, non pensavo finchè non è venuta questa
voglia…e ho saputo che la Mara era a Roma e mi dico: perchè no?…ho
dovuto chiamare la segretaria, una cosa che non ti auguro…imbarazzante
al massimo proprio…e dopo quindici venti minuti è arrivato il
miracolo…

F.C.: E cosa hai fatto nel frattempo?!

B.: Ma niente, qualche palpatina sulle tette…il culo…qualche sditata…
si era rasata questa volta eh!

F.C.: Ebbrava la Carfagna! (risate) Poi, dai, finisci di raccontare,
che mi fai stare così senza finire?

B.: Ti sto dicendo…ti sto dicendo…e poi, e, e, e ecco…insomma in
qualche attimo è tornato come quando avevamo venti anni…come eravamo
venti anni fa…non drittissimmo ma si poteva fare…

F.C.: Yes, we can! (risate)

B.: (risate) …poi alla fine ha anche ingoiato…ovviamente…le è andato
anche un pò nell’occhio (risate) e sul tailleur…quello color panna
sai, che si mette spesso…ma comunque solo pompino che non c’era il
tempo più per, per…niente scopata, cazzo, mi era venuta una voglia…il
solo pensiero di dovermi incontrare di lì a poco con Fini e altri di
An guarda…vuoi mettere…il pompino della Mara che oh…è brava forte…e
vedere la faccia là di Fini…dimmi te…

F.C.: Li fa meglio la Mara, no?

B.: (risate) Carogna…Col culo che abbiamo…Ci intercettano, magari che
dici ste cazzate…

F.C.: Vabbè…stai tranquillo…chi ha vinto le elezioni?

B.: Ho capito…ma un conto sono le porcate…ho anche una famiglia…
l’onorabilità di fronte agli italiani…poi pensa anche alla Mara,
poveretta…quella me la distruggono…

F.C.: Noi siamo abituati alle cose indegne, effettivamente…alle accuse
infamanti…ma una persona normale, voglio dire…

B.: Vedi, vedi…se esce metti caso il pompino…mi rovinano…perchè finchè
è…ti faccio l’esempio…finchè si parla di corruzione, ecco…tanto a
nessuno frega un cazzo…detto brutalmente, ma lo sai anche tu…è da
tempo immemore che ci conosciamo…

F.C.: Si, si, le scopate…quelle mica le perdonano gli italiani…ma
magari sai…vorrebbero gli italiani…gli italiani una soubrette se la
sognano…la ciulatina con la stelletta della tv…con la Carfagna…
vorrebbero farsela tutti…

B.: Figurarsi con un futuro ministro…gnocca!

F.C.: (risate) Ecco, lo vedi!

B.: Vabbè dai…ascolta…ti lascio che devo lavorare per dare un governo
all’Italia…

F.C.: Si, si…ti lascio che c’ho anche io due, tre meeting…non vedo
l’ora di andare a casa guarda…

B.: Oh, senti…io dopo quasi quasi me la chiavo di nuovo la Mara…

F.C.: Ma fai bene! Fai bene!

B.: Lo so…eccome se lo so!

F.C.: Ciao Silvio, ci sentiamo presto, ciao, ciao…grazie.

B.: Ciao (omissis), ciao, grazie a te…ciao.

°°° Amici, se passa questa ennesima legge-porcata  drovremo rinunciare per sempre  scoprire gli altarini di questi delinquenti porci… FACCIAMO CASINO!

LE  ZOCCOLE FATTE  MINISTRE E IL CASINO PERENNE DELL’ERA BERLUSCONI

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Lodo Mondadori, resta sospeso

Decisione del tribunale civile di Milano. In cambio Fininvest – condannata in primo grado
a dare 750 milioni di euro – ha aperto una fudejussione per garantire il pagamento

Lodo Mondadori, resta sospeso
il maxirisarcimento alla Cir

Confalonieri: “La fidejussione blocca la tua capacità di credito per quella cifra, è una garanzia e la garanzia costa. Mediaset è posseduta per il 40% dalla Fininvest, però, certo

è una cosa che danneggia comunque.

°°° Ma Fininvest… la società di Cosa Nostra? Ma… vi danneggia cosa?! Aver corrotto i giudici romani con fondi neri della mafia per rubare la società a De Benedetti? FATEMI CAPIRE, CAZZO!

L’IMPERO DEL MALE, IMPIANTATO (E SALVATO PIù VOLTE DAI FALLIMENTI DI MAFIOLO) CON MILIARDI MAFIOSI SPORCHI DI SANGUE

berlusconi-ladro

LA SPILUNGONA DELLA FAMIGGHIA ( i tacchi, cominciano all’altezza delle finte ginocchia…)

marina

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Altarini

Antonello Caporale per “la Repubblica”

La lunga vita telefonica di Silvio Berlusconi costituisce senza ombra di dubbio un pilastro degli archivi pubblici, quasi un bene demaniale dello Stato. Nel ventennale delle intercettazioni in cui il nome del premier direttamente o indirettamente compare, viene dato alle stampe “B. Tutte le carte del presidente”, un volumone di Gianni Barbacetto (Marco Tropea Editore) che allunga la lista dei libri-inchiesta sul presidente del Consiglio.

Conti esteri, politici amici e finanzieri distratti: fatti che trascinano in giudizio dirigenti, commercialisti e avvocati della cerchia Fininvest ma lambiscono senza ferire il signor B. Ad alleggerire il clima di queste cupe pagine di indagini giudiziarie ci pensa sempre lui, il protagonista del libro.

Nella mirabile intercettazione del 31 dicembre 1986 (ore 20,52) finalmente entrano in scena le ragazze di Drive In, cult sculettante dell’ epoca. Marcello Dell’ Utri parla con Berlusconi. B: Iniziamo male l’ anno! D. Perché male? B. Perché dovevano venire due di Drive In e ci hanno fatto il bidone! E anche Craxi è fuori della grazia di Dio!. D. Ah! Ma che te ne frega di Drive In? B. Che me ne frega? Poi finisce che non scopiamo più! Se non comincia così l’ anno, non si scopa più! D. Va bene, insomma, che vada a scopare in un altro posto!

Un mese prima un altro lungo colloquio telefonico, questa volta tra l’ ex capo di Publitalia e l’ attuale presidente Mediaset Fedele Confalonieri. Di struscio (e teneramente) viene presa di mira la gelosia di Veronica Lario, la signora Berlusconi. Fedele dice all’amico Marcello: Guarda, ha fatto una scena di gelosia stasera, che era commovente. Io mi sono commosso per Silvio! D: (Ride) C. Davvero, ho detto: guarda che bello avere cinquant’anni ed avere ancora delle scene di gelosia! D. Il massimo della gratificazione! Come si sa,
Berlusconi Silvio

b

Silvio si innamora di Veronica vedendola a teatro, nel suo Manzoni. C’ è la prima di “Magnifico cornuto” di Fernand Cromelynk, con Enrico Maria Salerno. La protagonista della commedia è Miriam Bartolini, in arte Veronica Lario, attrice bolognese ventiquattrenne. Berlusconi verrà rapito dalla sua bellezza. .. Sono gli anni dell’imprenditore rampante e già di successo, dell’ uomo che sente un dovere assoluto per gli affari. E – forse – della concezione della libertà come un’azione più che un diritto. Così, la verità, la verità del Dottore, appare un vascello leggero sbattuto dalle onde.

Di Edilnord, la sua creatura, la società che ha costruito Milano 2, orgoglio perenne e mai taciuto, Berlusconi afferma di essere stato solo un consulente: «Mi è stato affidato l’incarico professionale della progettazione e della direzione generale del complesso residenziale di Milano 2», dice al finanziere che lo interroga, il capitano Massimo Maria Berruti, oggi deputato di Forza Italia. Dimentica di aver pagato l’affiliazione alla P2, dimentica l’anno di nascita della Fininvest, di cui pure è padrone.

La Fininvest. «Contro la volontà del dottor Berlusconi, milanese verace, la Fininvest viene costituita a Roma – spiega agli inquirenti il professor Paolo Iovenitti, consulente della difesa Dell’ Utri al processo di Palermo – e poco dopo segue un’ altra Fininvest, sempre a Roma…».

E’ tutto un po’ strano. E’ tutto un po’ falso o un po’ vero? Al proposito si riporta la diagnosi di Indro Montanelli: «E’ un mentitore professionale: mente a tutti, sempre, anche a se stesso, al punto di credere alle sue stesse menzogne». Questa invece la diagnosi di Bettino Craxi: «Silvio non è un bugiardo, è uno che dice molte bugie. Come deve fare un buon venditore».

E un buon venditore si vede anche dalle piccole cose. Berlusconi compra la Standa e di cosa si occupa personalmente? «Ho innovato nei sistemi promozionali curando anche la parte artistica e la scrittura dei comunicati». Standa, la casa degli italiani, un suo bellissimo spot. Un po’ architetto, un po’ pubblicitario, un po’ editore.

Spunta nei colloqui – auscultato e naturalmente verbalizzato – il nome di Tanzi. La Parmalat e Retequattro. C’ è Dell’ Utri all’ altro capo del filo. Berlusconi inizia: «Sono molto angosciato per questa roba di Retequattro (…) Questo Tanzi è un furbo, in più stupido». D. «Sì, quindi pericoloso». B. «Sì quindi pericoloso, secondo me… la cosa che mi sembra assurda è che lui possa tacere a uno come De Mita il fatto che la società resta a noi. Ma come fa, scusa? Perché lui esiste solo se c’ è De Mita».
Bettino Craxi

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E’ dura essere sempre intercettati, ed è dura rispondere agli assilli dei magistrati. L’ uomo è debole, e tutti siamo uomini. Accade anche ai dirigenti delle banche. Una di queste, la Banca Popolare di Abbiategrasso, interpellata dai professionisti che sono stati incaricati di produrre «una prima nota informativa sui flussi finanziari» delle società del Biscione, comunica che gli estratti conto di tredici Holding, conservati su pellicola microfilmata, risultano essersi bruciati.

E la Banca Popolare di Lodi, che ha incorporato la Banca Rasini, «finanziatrice – scrive Barbacetto nel libro – dei primi passi imprenditoriali di Berlusconi – prima nega di aver intrattenuti rapporti e poi, dopo insistenze, consegna la documentazione richiesta che nell’anagrafe aziendale della banca è catalogata sotto la voce “Servizi di parrucchieri e istituti di bellezza”». Parrucchieri e istituti di bellezza, proprio così.

°°° Faccio notare soltanto le ultime righe e… ma chi cazzo metterebbe in mano miliardi a vagoni per costruire Milano 2 e contratto di consulenza a un cantantino fallito, senza nessuna esperienza specifica né alcuna garanzia fnanziaria?

b-merda3

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Ma allora è vizio!

Noemi alla festa del Milan
al tavolo con Confalonieri

Le immagini (e il video) della cerimonia del Natale 2008. La ragazza napoletana con la madre al tavolo d’onore accanto al presidente Fininvest
(Rep.)

°°° Beh, ma allora non ci sono più scuse: o la madre sta vendendo la ragazzina da molti anni oppure quella merdaccia di silvio berlusconi DEVE fare chiarezza.

noemimamma

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Da Travaglio

La Dépendance della libertà

Ora lo dice anche Enrico Mentana, nel suo libro “Passionaccia”: il gruppo Mediaset «sembra un comitato elettorale, dove tutti ormai la pensano allo stesso modo e del resto sono stati messi al loro posto proprio per questo». Lo disse, anzi lo scrisse via mail nell’aprile 2008 a Fedele Confalonieri, dopo una fantozziana cena aziendale all’indomani della vittoria del padrone: «C’era tutta la prima linea dell’informazione (Mediaset, ndr), ma non ho sentito parlare di giornalismo neanche per un minuto. Sembrava una cena di Thanksgiving… di ringraziamento elettorale… Era scontato complimentarsi a vicenda… per la “missione compiuta”». «Dopo aver irriso ­ prosegue Mentana – per oltre un decennio, e con molte ragioni, le accuse di chi dipinge Mediaset come una dépendance di Forza Italia, avevo assistito a una scena che avrebbe fatto esultare i teorici del conflitto d’interessi». Più avanti il fondatore del Tg5 spiega che la sua cacciata dal gruppo è dovuta non al caso Englaro, ma all’aver invitato Di Pietro nonostante il veto di Confalonieri. In attesa che una qualche Authority competente sui conflitti d’interessi si faccia raccontare da Mentana il comitato elettorale chiamato Mediaset, si spera che d’ora in poi nessuna persona sana di mente osi più menarla con la favola che «comunque Mediaset ha Costanzo e le Iene». O con la baggianata che «Di Pietro fa il gioco di Berlusconi». Altrimenti Mentana, dopo quell’intervista, l’avrebbero promosso, non cacciato. Ma forse Di Pietro fa il gioco di Berlusconi e Berlusconi non lo sa.

b-polipo2

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