Enel, quasi 2 mld di danni ogni anno:invece di investire su fonti di energia più pulite, punta sul carbone.

“Bollette sporche”: parte la mobilitazione di Greenpeace contro Enel

Gli attivisti hanno recapitato centomila facsimili in cui viene dimostrato quanto realmente costa la produzione elettrica a carbone dell’azienda numero uno in Italia per emissioni di CO2: “Una morte prematura al giorno e circa un miliardo e ottocento milioni di euro di danni l’anno”. L’azienda annuncia azioni legali: “Denigrazione priva di fondamento”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/26/bollette-sporche-parte-oggi-mobilitazione-greenpeace-contro-enel-%E2%80%9Cil-killer/242681/

Foto @Greenpeace

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Addio, piccolo Elvis

L’addio a Elvis

Il quartiere commosso

bimbi-amici

La piccola bara bianca circondata e quasi coperta da fiori. E intorno, loro, i piccoli amici di scuola. E’ questa la cornice dell’ultimo saluto a Elvis, il bimbo di sei anni originario di Capoverde morto lunedì nel popolare quartiere Sanità. Folla ai funerali celebrati nella Basilica di Santa Maria alla Sanità, ai quali hanno partecipato anche bambini e tanti appartenenti alla comunità capoverdiana.(Repubblica)

°°° L’italietta di burlesquoni è anche questa, amici: dove Mafiolo abita ville faraoniche e spende e spande i nostri soldi in voli di Stato per andare a farsi i cazzi suoi e delle zoccole amiche; dove marrazzo spende 3000 euro:

sei mesi del reddito di un normale pensionato

per farsi inchiappettare da un trans… e dove l’Enel bastarda di Tremonti taglia la luce a una miriade di famiglie povere,  AFFAMATE DAL SUO  STESSO GOVERNICCHIO,  e a Napoli un bambino – in un piccolo basso senza energia elettrica e quindi senza la possibilità di accendere una stufetta- muore per le esalazioni di un braciere.


Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Volete ridere?

ENERGIA NUCLEARE
Nucleare, Tesoro boccia il ddl
“Manca copertura finanziaria”

Allo stato attuale, l’intero provvedimento sul nucleare è “in contrasto con l’articolo 81 della Costituzione”. Ricadute anche per i consumatori. Bocciata anche la rottamazione delle auto

ROMA – Sonora bocciatura da parte del ministero del Tesoro su 34 novità introdotte nel ddl “sviluppo” durante il passaggio in Senato. Il ministero ha anche richiesto la soppressione di ben 18 norme “incriminate” che “metterebbero a rischio l’equilibrio economico dell’intero provvedimento sul nucleare e che allo stato attuale è in contrasto con l’articolo 81 della Costituzione”.

Per il Tesoro – si legge nella lettera indirizzata alla commissione Bilancio della Camera – le misure potrebbero determinare “incrementi delle tariffe a carico dei consumatori risultando pregiudizievoli a carico degli utenti finali”.

La lista dei rilievi del ministero dell’economia è articolata. Sono tre le norme del provvedimento (collegato alla finanziaria e in terza lettura alla camera) imputate di possibili ricadute negative sui consumatori. Il comma 3 dell’articolo 26 sul nucleare, che prevede di reperire 100 milioni dalla componente tariffaria a2 sul prezzo dell’energia elettrica, secondo via xx settembre è “in contrasto con l’orientamento del governo in tema di contenimento delle tariffe, in funzione anticrisi” e determina “oneri privi di adeguata copertura finanziaria”. Anche l’articolo 32, comma 6, prevedendo una possibile trasposizione di costi di terna sui clienti energivori, prefigura “un aumento di costi delle bollette” sul quale il ministero “esprime la propria contrarietà soprattutto alla luce dell’attuale contesto economico-finanziario”. “Non è in linea con l’attuale orientamento governativo” nemmeno il comma 4 dell’articolo 36 comma che autorizza lo sviluppo economico a utilizzare consulenti esterni.

Quanto alla ‘tenuta dei conti’, si inizia dall’articolo 1 sulle reti d’imprese: si contesta la titolarità al solo ministero dello sviluppo economico e non anche a via XX settembre dell’autorizzazione per le misure su ricerca e sviluppo già stabilite per i distretti. Sempre per motivi di onerosità si chiede la soppressione degli articoli 4 (attuazione di un regolamento Ue sull’accreditamento e vigilanza del mercato per la commercializzazione dei prodotti), 5 (delega per il riassetto normativo delle prescrizioni e degli adempimenti procedurali per le imprese), 31 (semplificazione di procedure) e 56 (contributi all’editoria coperti dall’incremento della robin tax). In particolare, l’articolo 31, alleggerendo la certificazione energetica degli edifici, può avere “effetti elusivi”, e l’articolo 56, incrementando l’aliquota della Robin tax, ha “copertura del tutto inadeguata, in quanto altera equilibri di operatori nei cui confronti le aliquote in esame non possono essere eccessivamente aggressive, posto che si producono effetti contrari”.

Bocciata anche la modifica alla rottamazione delle auto: estendere l’agevolazione prevista per il gpl “determina maggiori oneri” e allargare “la platea dei destinatari in modo talmente eccessivo rischia di vanificare del tutto l’efficacia di una disposizione diretta ad assicurare il rilancio dell’economia nazionale del settore automobilistico riducendone la portata positiva finora conseguita”.

°°° Hanno aumentato le sigarette e la benzina almeno sei volte in un anno e raddoppiato o triplicato le bollette Enel… e ancora non hanno un cent! CAZZARI! BUFFONI!!!

b-cazzaronucleare

ITALIANI STUPIDI CHE HANNO BEVUTO LE MINCHIATE DI MAFIOLO:

crisi-fisco

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Tasse da record

Amici, ricordate le minchiate di burlesquoni e della sua cosca, durante il governo Prodi, sulla balla de “la sinistra è il partito delle tasse”?
Vi ricordate della balla “Noi non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani”?
Beh, oggi, sotto il regime berlusconi, abbiamo il carico fiscale più alto di sempre: 43,5!!!
Non solo, ma non le paga quasi più nessuno… tranne i soliti “fessi”: lavoratori dipendenti e pensionati. E ancora, il governicchio ci ha raddoppiato i bolli e le bollette (Enel in testa), aumentato i costi della vita e ci sta deprivando ogni giorno di servizi e diritti. Votateli ancora, mi raccomando…

evasore

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Cari amici

Sono uno dei 30 milioni di italiani truffato dall’Enel. Nella mia casetta in montagna non abbiamo nemmeno metà degli elettrodomestici (ché sono tutti in un deposito di Oristano, insieme ai nostri mobili nuovi, abiti,quadri, ecc., da quasi cinque anni). Qui abbiamo uno scaldino da 15 lt. tenuto a 40° anche d’inverno, salvo il sabato per la doccia, e sei lampadine a basso consumo in tutto, di cui solo una è quasi sempre accesa, la sera.
Ho il pc e la tv, oltre al frigorifero. Anche la lavatrice, a basso consumo, viene accesa sabato e domenica. Sapete quanto pago mediamente? Quasi 300 euro a bimestre. Che ormai non è nemmeno più un bimestre, visto che le bollette arrivano ogni 40 giorni. L’Enel mi deve circa 2200 euro per una loro centralina che si è bruciata tre anni fa e mi ha fuso tutto ciò che avevo in casa di elettrico. Non rispondono alle raccomandate né ai fax. Per telefono i capoccioni sono irraggiungibili come i santi in paradiso. Sapete di qunt’è l’ultima bolletta – che non voglio e non posso pagare? – 353,04…MA VAFFANCULO! E c’è pure scritto che NON è un conguaglio, ma una cifra a cazzo. Quanti di voi sono vittime di questa rapina ad opera di tremonti? (Lo sapete, vero, che l’Enel fa capo al ministero del Tesoro)?

lucio6

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Quei delinquenti dell’Enel

Gli scarti pericolosi venivano dalla centrale termoelettrica Enel di Brindisi
e venivano smaltiti in una cava del Reggino, in una zona sottoposta a vincolo
Sequestrate 100mila tonnellate di rifiuti
Dieci arresti tra Puglia e Calabria

Sequestrate 100mila tonnellate di rifiuti Dieci arresti tra Puglia e Calabria
BARI – Dieci persone arrestate e centomila tonnellate di rifiuti pericolosi sequestrati tra la Calabria e la Puglia. L’operazione condotta da una cinquantina di uomini del Corpo forestale dello Stato ha interessato le province di Reggio Calabria, Brindisi e Lecce. L’indagine è stata diretta dalla magistratura reggina che ha configurato i reati di disastro ambientale e associazione a delinquere finalizzata all’attività organizzata di traffico illecito di rifiuti pericolosi. Un traffico che finora, secondo gli inquirenti, ha prodotto profitti per oltre sei milioni di euro.

I materiali sequestrati provenivano dalla centrale termoelettrica dell’Enel Federico II di Brindisi ed erano stati depositati in una cava di materiale argilloso utilizzata da un’industria di laterizi nella frazione Lazzaro di Motta San Giovanni (Reggio Calabria). Gli scarti, classificati come pericolosi, venivano trasformati con certificati di analisi insufficienti in rifiuti non pericolosi e avviati apparentemente a recupero per la produzione di laterizi. E gli inquirenti sottolineano l’alterazione paesaggistica e idrogeologica, con conseguenti rischi di dissesto in un’area sottoposta a rigorosi vincoli. Il tratto di costa di fronte Lazzaro è infatti un sito di importanza comunitaria denominato Fondali da Punta Pezzo a capo dell’Armi.

Tra gli arrestati figurano il proprietario dell’azienda che lavora laterizi, gli intermediari, i trasportatori e quattro dipendenti dell’Enel, tra i quali tre funzionari. I funzionari dell’Enel coinvolti nell’operazione sono Francesco Lemma, di 56 anni, di Barletta, responsabile dell’ufficio appalti e acquisti per l’Italia meridionale; Diego Baio, 51 anni, di Galatina (Lecce), responsabile dell’Ufficio esercizio ambiente e sicurezza della centrale Enel di Brindisi, e Michele Palermo, 52 anni, di Brindisi, funzionario dell’ufficio appalti e acquisti dell’Enel per l’Italia meridionale. Provvedimento di custodia anche nei confronti di Carlo Aiello, 45 anni, di Brindisi, impiegato dell’Enel, responsabile della linea movimentazione materiale.

Gli altri arrestati sono i cugini Antonio e Giovanni Caserta, entrambi di 47 anni, di Motta San Giovanni, rispettivamente amministratore e dipendente della cava in cui venivano smaltiti i rifiuti pericolosi e della società di laterizi che li utilizzava; Stefania Zaccuri, 35 anni, di Reggio Calabria, dipendente della società Caserta; Giuseppe Antonio Marraffa, 55 anni; Giovanni Monna, 45 anni, di Carovigno (Brindisi), della società Ikos Puglia; Vito Sabatelli (52), di Cisternino (Brindisi).

Le società Caserta, Ikos Puglia e Sabatelli provvedevano al trasporto dei rifiuti dalla Puglia alla Calabria. Antonio Caserta, Marraffa, Monna e Sabatelli sono in carcere, mentre per gli altri sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Le indagini, partite nel 2005 sulla base di segnalazioni di alcuni cittadini di Lazzaro, hanno portato tra l’altro al sequestro della cava, dell’industria di laterizi con gli automezzi e le macchine per il movimento terra e di 15 autoarticolati utilizzati per il trasporto dei residui, per un valore complessivo di sette milioni di euro.

Da parte sua, l’Enel comunica di aver offerto “la sua piena collaborazione alla magistratura fin dal 2007, fornendo documentazione e informazioni”. E’ stata avviata un’indagine interna.

raccolta_differenziata

risata1

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Ancora cazzate

TERREMOTO: TREMONTI, NON CI SARANNO NUOVE TASSE

“Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini perche’ non ce n’e’ bisogno”. Il ministro dell’economia, Giulio Tremonti, ospite di “In mezz’ora”, smentisce seccamente ogni ipotesi di aumento delle tasse per finanziare la ricostruzione in Abruzzo dop il terremoto. “Chi vuole donare di piu’ – ha aggiunto – probabilmente potra’ dedurre di piu'”.

°°° Il secondo cazzaro del regime spara l’ennesima minchiata. Le tasse, da quando sono al potere, sono sempre aumentate. Prodi ridusse l’Accise sulla benzina, questi MAI! E la benzina costa il triplo di quando c’era Prodi, ma il petrolio costa UN TERZO! Le bollette Enel, azienda di stato, sono triplicate. Il costo della vita è raddoppiato e i disoccupati pure. Ma di che parla questo coglionazzo?

tvemonti

a_cazzaro

cazzaro_tremonti1

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter