Il marcio su Roma. Alè… magno e altri fascisti ladri.

Eur, il quartiere d’oro
dove comanda Parentopoli

È una galassia che dà lavoro a familiari e amici. Alla guida Mancini, fedelissimo del sindaco di Roma Alemanno. L’ente sta trasformando l’urbanistica dell’area con la costruzione di torri, impianti e parcheggi

di CORRADO ZUNINO

Eur, il quartiere d'oro dove comanda Parentopoli

C’È UN PICCOLO e strategico quartiere di Roma  –  undicimila abitanti, una storia che affonda nel Ventennio, una ricchezza tutta contemporanea  –  governato oggi da un gruppo di signori ricchi e di estrema destra. Decidono loro, imprenditori nati e cresciuti all’Eur, trascorsi nella militanza nera, gli investimenti da fare, la pianificazione urbanistica, la scelta dei grandi eventi e i progetti da attrarre. Decidono persino la qualità della tosatura dei suoi parchi. L’Eur è un quartiere spa – esperienza unica in Italia – dove non governa la giunta del XII municipio, amministrativamente responsabile, né, di fatto, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che pure questi signori ricchi e di estrema destra ha nominato alla guida di Eur spa (è questo il nome dell’ente padrone). Governa, appunto, Eur spa, società pubblica e privata insieme, in mano al ministero delle Finanze (al 90 per cento) e al Comune di Roma (il 10 per cento). Con i bilanci esausti che si ritrova, oggi Alemanno può solo approvare ciò che i ricchi padroni del quartiere deliberano.

“Pubblico e privato insieme, l’esistenza di Eur spa è un’anomalia totale”, dice l’economista Giorgio Ruffolo ricordando come la società per azioni controllata dallo Stato abbia ereditato dall’Esposizione universale del 1942 un ben di dio di palazzi e musei, strade e marciapiedi, parchi e

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