Il disastro continua

Milano, alta tensione alla Innse

operaio minaccia di gettarsi da gru

I lavoratori protestano contro lo smantellamento dello stabilimento. Hanno cercato di forzare il blocco della polizia e di entrare in fabbrica. Poi, in quattro si sono arrampicati sulla struttura. Ieri fallita la mediazione

°°° Non c’è niente da fare. Burlesquoni è come una piantagione di banane: NON GLIENE RIESCE UNA DRITTA! Tutto quello che tocca, o che fa toccare ai suoi picciotti, si trasforma in merda. Vedi i conti pubblici, le televisioni, Alitalia, il milione di posti di lavoro persi, la libertà di stampa, il cinema, il teatro, i musei… DIMETTITI, FARABUTTO!!!

APTOPIX ITALY BERLUSCONI

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Buongiorno a tutti!

Dunque… Marybel, la mia figlia maggiore, martedì ci ha riportato Melina da Londra. Abbiamo passato qualche giorno a sentire le meraviglie di questo primo viaggio in solitaria della nostra principessina: viaggio da sola a Milano, dove c’era Lucio Wilson ad accoglierla: shopping, cinema e pizzeria… due giornate meneghine, visita alla sorella Mila,  e poi sono volati a Londra da Marybel: musei, shopping, pranzi in giro nei locali etnici, gita a Brighton per una festa sul mare e quindi rientro in pompa magna. L’aereo della British è arrivato addirittura con 25 minuti di anticipo. Sabato siamo stati a Oristano: due orette alla spiaggia della mia infanzia, Abarossa, a raccogliere telline (che abbiamo messo in una bottiglia a spurgare nell’acqua di mare, e quindi ci siamo incontrati a Simaxis con Gianluca. Gianluca (Bachile Fossu) è un ragazzo sveglio e simpatico che ci ha venduto dell’ottimo olio extravergine fruttato medio. Alle 16 siamo arrivati a casa. Ieri, siamo andati dai nostri amici di Barisardo, dato che Olindo mi aveva promesso delle cose che mi fanno impazzire, ma che non si possono pescare… Siamo stati per cinque ore al suo capanno sugli scogli, mentre Melina e le bambine di Olindo e Beata sguazzavano nella piscina naturale e sicura a dieci metri da noi. Dopo pranzo, dato che in Sardistan non esistono le autostrade, abbiamo abbandonato Marybel nel miglior villaggio turistico della costa: al Telis di Arbatax. Tutti contenti. Stanchi ma felici, il nostro piccolo clan è tornato a casa. Oh, yes.

BUONA SETTIMANA A TUTTI!

P.S. Se non vi abbonate al mio blog, vi scateno mia suocera…

HLKa

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Ecco un altro “disfattista” come me

Roberto Cotroneo

Un paese senza niente

Un paese cupo. Da un po’ di giorni i maggiori giornali italiani pubblicano foto di Berlusconi piuttosto corrucciate, e non c’è da stupirsi, l’aria dei suoi collaboratori è da: si salvi chi può. E la stampa inglese continua a dire che siamo agli ultimi giorni dell’impero, e che sicuramente Silvio si ritirerà. Cose tutte da dimostrare, e al momento piuttosto lunari. O a Londra sanno cose che ai giornalisti italiani non vengono dette, o forse sta accadendo qualcosa di peggio. Fuori dall’Italia nessuno ci capisce più nulla. E il nostro sta diventando un paese indecifrabile, dove avvengono cose che in paese normali di solito non accadono. E non si tratta soltanto del premier, delle escort, delle feste e delle inchieste. Tutto si è sfaldato. Tutto ha perso di valore.
Se anziché utilizzare degli indici economici per dire in che posizione mondiale siamo utilizzassimo degli altri indici, scopriremmo che siamo forse al duecentesimo posto. Per le nostre università, che quasi non compaiono nelle prime cento del mondo, per i nostri autori e i nostri libri, che nessuno traduce più, per i nostri film, che arrancano nei festival e sono brutti e mosci, per i nostri istituti di cultura all’estero, ridotti a niente, gestiti per buona parte da incompetenti, o da gente che vuole passarsi una vacanza in qualche capitale europea a spese del ministero degli Esteri. Per i nostri musei, tornati a una consuetudinaria inefficienza. Per i nostri giornali, e va detto anche questo, sempre più in caduta libera, sempre più in crisi di idee e e di lettori. E non perché siamo un paese che non legge, ma perché siamo un paese che non si fa leggere. Siamo duecentesimi al mondo, perché non sappiamo generare classe dirigente, duecentesimi al mondo perché non abbiamo formato giovani in grado di sostituirsi nei ruoli chiave. E non solo perché i vecchi impediscono il ricambio, ma perché siamo riusciti a fare un miracolo: le nostre giovani generazioni hanno coltivato in vitro i peggiori difetti delle vecchie, e sono già inservibili. Siamo cupi, abbiamo paura di dire la verità, pensiamo che un congresso di partito non si possa convocare se gli accordi non sono stati fatti prima. Fingiamo di vedere il nuovo dove il nuovo non c’è. E continuiamo a farci de male. Ma soprattutto siamo un paese incompentente, incompetente in tutto. Un paese di dilettanti allo sbaraglio. Guidati dal più gigantesco tra i dilettanti. Lui, quel premier che incarna quello che siamo diventati, con la complicità di tutti. E allora, di cosa possiamo lamentarci?

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La cura Mafiolo…

Calano i visitatori
Musei italiani in crisi?

di Stefano Miliani

Allarme turismo. Nel 2008 i visitatori dei circa 400 monumenti, siti archeologici e monumenti di proprietà dello Stato sono calati del 3,88%: significa l’1,9% di introiti lordi in meno. I cali si sono registrati soprattutto in Campania, Toscana e Sardegna. Bene il Lazio.

°°° L’arroganza del regimetto ignorante e pasticcione sta devastando ANCHE il turismo e i beni archeologici. Mafiolo ha affidato a quella seppia di bondi, una delle persone più inutili e incompetenti del creato,
la nostra maggior fonte di guodagno: il turismo. Ecco i primi risultati della “cura Mafiolo”. Si recede anche qui.

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