Buonanotte a tutti! La lega ladrona non si smentisce mai! leggi…

La guerra del pane: Ferrero identficato a Mondovì per aver distribuito pane a prezzo calmierato

Questa mattina Paolo Ferrero segretario del PRC è stato identificato dai vigili urbani del Comune di Mondovì (Cuneo) durante l’iniziativa dei Gruppi di Acquisto Popolari (GAP) che consiste nell’acquisto collettivo per ridurre i prezzi dei generi di prima necessità contro la crisi e la speculazione.
Il verbale dei Vigili urbani fa seguito all’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale a maggioranza leghista che di fatto restringe l’attività dei gruppi di acquisto.
Il Prc contesta la norma e la giudica incostituzionale perchè impedisce di fatto la libera associazione dei cittadini garantita dalla costituzione repubblicana.
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“Artisti” del cinema e del teatro… azz!

Anche gli artisti in agitazione
rinviato l’incontro pubblico

■ ■ Si muove anche il mondo
della Cultura. Alcuni artisti
cittadini del mondo del cinema
e del teatro avevano programmato
per stamattina
all’ex vetreria di Pirri una
conferenza stampa di protesta.

°°° Ragazzi, nientepopodimeno che artisti cagliaritani del “mondo del cinema e del teatro“. Oh beh! Non si scherza. Io già m’incazzo e, come a tutti i miei colleghi, mi viene l’orticaria soltanto a sentire la bestemmia del “mondo dello spettacolo“… I nostri sono MESTIERI, imparati faticosamente e maneggiati con cura e con amore. Non esiste nessun mondo dello spettacolo. O meglio, esiste ed è quello delle zoccole e dei tronisti senza cultura né mestiere. E’ il mondo dei lele mora, dei marcocarta, delle simone ventura, e delle maria de filippo. Ma torniamo a questi sedicenti “artisti cittadini”… Ne conosco alcuni e, credetemi, non li piglierebbe in considerazione nemmeno un regista di cresime e matrimoni. Ma in Sardistan hanno tutto in mano loro, grazie a qualche potente politicante imbottito di malaffare e cocaina. E non solamente a Cagliari (dove però circolano i soldi dei contributi pubblici). Ci sono malati di mente, imbroglioni, disadattati, che si spacciano per attori, registi, scrittori, un po’ in tutta l’isola: penso a Carbonia. Gente che ha letto a malapena tre libri sul cinema o sul teatro e IMMEDIATAMENTE fonda un’associazione, una compagnia, un centro di produzione, e subito si attaccano alla tetta dei contributi pubblici comunali-provinciali-regionali. Faccio questo mestiere da quasi cinquant’anni e non ho MAI conosciuto un “artista” sardegnolo che avesse non dico delle qualità o dei talenti, ma nemmeno l’umiltà e le palle per andare fuori qualche anno a IMPARARE! Poi sono stronzo io quando parlo di DESERTO CULTURALE… Solo qualcuna di queste scimmiette può pensare che io goda ad essere l’unico artista in Sardegna. Pensate a che potere contrattuale ho: loro rubano i soldi miei e dei figli, facendo mestieri di cui NON SANNO NIENTE, e io sono relegato tra i monti. Loro hanno distrutto un pubblico tra i più preparati d’Italia, coltivato con pazienza e passione dal sottoscritto, e io dovrò fare triplo lavoro – ORA – per convincere un pubblico asino che oltre alla merda (quella dei malati di mente) esiste anche la cioccolata: si somigliano, viste da lontano, ma prova a mangiarle! Che vergogna! Salvo Alfredo Barrago che fa l’illusionista, e due vecchi teatranti come Mario Faticoni e Tino Petilli che, se avessero mai conosciuto un regista, sarebbero diventati davvero bravi.

L’ARTE MORTIFICATA IN SARDISTAN

corona

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Bene, parliamo di cani

Onorate la Resistenza e la Liberazione, torniamo un po’ al cazzeggio del fine settimana. Oggi volevo parlare di cani. Molti di noi ospitano un cane, ma non tutti sanno come ci si comporta col miglior amico dell’uomo. Io ho capito subito perché il cane è il miglior amico dell’uomo… e ti credo! Gli dai da mangiare, da dormire, lo curi, lo vaccini, gli regali la medaglietta, lo porti a trombare… Anche io sarei il miglior amico dell’uomo (meglio della donna) se mi facesse trovare sempre la pappa pronta!
Mio padre aveva un bastardino, Furia, ma lo teneva legato con una catena corta in un orticello a un km da casa. Raramente gli portava da mangiare. Insomma, lo trattava come ha sempre trattato i figli e non fa testo. Nonno aveva un cane. L’aveva chiamato FERMO… ed era un casino quando gli dava gli ordini: “Vieni qui, Fermo!” Povera bestiola, l’hanno ricoverato alla neuro per cani dopo sei mesi. Allora ne ha preso uno da caccia. Si trovavano col suo amico Bustianu in piazza, alle sei del mattino: nonno portava il cane e le armi, Bustianu (Sebastiano) si sarebbe occupato del vino e del cibo. Non era cosa… Già la prima mattina ci fu uno screzio. Nonno aveva i fucili, i pugnali, le cartuccere e il nuovo cane da caccia. Bustianu si presentò con due panini microscopici, un pezzetto di salsiccia, e una damigiana da 50 litri di cannonau.
“Non capisci proprio niente! – lo rimbrottò mio nonno – E adesso, che cosa ce ne facciamo di tutto quel pane?!”
La giornata andò male, anche se il cane si confermò un autentico CANE DA RIPORTO… Ne senso che all’andata, tutto bene, arrivò a Monte Arci con le sue zampe, ma al ritorno lo ha dovuto RIPORTARE mio nonno in braccio. Era stanco.
Da ragazzo ero poverissimo e facevo tanti mestieri: tiravo la cinghia. Una volta ho fatto persino l’addestratore di cani. Io tiravo la cinghia e loro me la riportavano.
Una volta, mi avevano affidato un alano, alto e grosso. Ovviamente, usavo un guinzaglio bello robusto di cuoio e CORTISSIMO. L’alano tira come una locomotiva e se gli lasci il guinzaglio lungo può diventare pericoloso. Mi legavo bene il capo del guinzaglio al polso e mi era venuto un braccio come Maciste. Questo cane era parecchio stronzo e disubbidiente. La cosa che gli piaceva di più era passeggiare lungo il molo del porto di Cagliari. Un casino. Insisteva sempre che lanciassi un bastone in acqua e gli piaceva da matti tuffarsi per prenderlo. Poco male. Senonché io lanciavo il bastone e mi dimenticavo sempre di liberare il polso dal guinzaglio. Lui si tuffava beato e io tornavo sempre a casa fradicio e puzzolente di nafta: l’acqua del porto è proprio sporca e inquinata e il cane era davvero stronzo.
Adesso Melina, la mia piccola, ha un cane da cuccia. Dorme sempre. E’ un cane stranissimo: è una piccola stronza disubbidiente di nome Lilli, un incrocio tra un piccolo canguro, un pipistrello e una lontra. Fa schifo proprio. In compenso, piscia e caga dentro casa.
Mi toccherà disperderla nell’ambiente.

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Perché non copiare?

Dopo il pane a un euro, si replica:
“Pasta in vendita a 85 cents al chilo”

L’esperimento partirà sabato 11 aprile

Iniziativa di Rifondazione Comunista
TORINO
Dopo il pane venduto a un euro al chilo, i gap (gruppi d’ acquisto popolare) promossi da Rifondazione Comunista a Torino, lanciano la pasta a 85 centesimi e il riso a 95. Da sabato 11 aprile – informa la segreteria cittadina del partito – saranno disponibili, in diversi punti della città, quattro tonnellate di pasta campana e due riso della Lomellina. Il primo bilancio della vendita del pane a 1 euro è di 10 tonnellate in sette mesi.

Nei giorni scorsi la Provincia di Torino, Cgil Cisl e Uil, Coop e Crai hanno sottoscritto un accordo per una serie di prodotti, tra cui il pane, a prezzi calmierati. «Quest’intesa – commenta Reato Patrito, segretario del Prc – dimostra chiaramente come fosse possibile tradurre nella realtà di atti concreti la nostra richiesta di azioni forti di contrasto del carovita».

«Con la nostra iniziativa – prosegue Patrito – spesso contrastata da tentativi infruttuosi da parte delle forze dell’ordine di soffocarla, abbiamo ottenuto un evidente risultato calmierante sui prezzi, smascherando rendite e speculazioni spesso scandalose a danno delle fasce più deboli».

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°°° Perché non ripetere questa offerta in tutte le città? FATEVI PROMOTORI!

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