Il mafionano vuole sfruttare i processi per la campagna elettorale. Lo può fare solo in Italia.

In qualunque altro Paese sarebbe in galera da 40 anni, ma qui abboccano ancora tutti alle sue minchiate. A partire dai giornali di una sedicente sinistra. Oggi ho sentito addirittura al Tg de la 7, che si presume tg attendibile, un imbrattamicrofoni asserire che “berlusconi aveva tolto l’Ici”… Falso! L’ici l’aveva tolta Prodi. Il gangster l’aveva tolta solo ai ricchi e alla chiesa. E che “L’imu l’ha imposta Monti” Arifalso: l’Imu se l’erano inventata il nano e tvemonti con decorrenza dal 2012. Monti ha solo messo in  atto una pessima tassa imposta dalla legge.

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E’ tutto molto semplice: B. si ripropone come il vomito per far saltare i processi.

Tutto il mondo sa da tempo che silvio berlusconi, minuscolo come lui, è un criminale senza scrupoli. Nulla capisce e nulla ha a che fare con la politica, ciò che gli preme è farla franca. Ora inventerà leggittimi impedimenti a manetta per arrivare a prescrizione anche nei due processi che lo vedono colpevole di altri reati efferati. Tutto il resto non importa. E male fanno Bersani e compagnia a non evidenziare questo ennesimo delitto del mafionano ai danni dell’Italia tutta. Così come faranno malissimo a non impedirgli di andare nelle televisioni a sparare cazzate senza contraddittorio. Come ha sempre fatto.

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Cosa ci insegna il processo a Vendola (di Bruno Tinti | 2 novembre 2012)

Sono molto contento che Vendola sia stato assolto. Assoluzione vera, perché il fatto non sussiste. Non taroccata: assolto perché il reato è estinto per prescrizione, amnistia o perché non è più previsto dalla legge come reato.

Certo, non si tratta di una sentenza definitiva: è probabile che la Procura ricorra. E poi la verità processuale è solo il pallido fantasma della verità ontologica. È tutto quello che abbiamo per garantirci la convivenza civile, per attribuire torti o ragioni, condanne o assoluzioni; perché, se non l’avessimo, dovremmo risolvere i nostri contrasti con la forza. Ma è un’illusione pensare che il processo ricostruisca sempre la realtà, che accerti i fatti come si sono verificati. Può succedere, speriamo che succeda. Ma anche no; e, in questo caso, la sentenza resterà comunque lo strumento necessarioper regolare i rapporti tra i cittadini.
Dunque non sono contento perché Vendola è innocente. Sono contento perché il processo a suo carico gli ha consentito di dare una straordinaria manifestazione etica: si è sottoposto al giudizio e si è impegnato ad abbandonare la vita politica in caso di condanna.

Straordinaria? Sì, lo è, con i tempi che corrono. Non accusare i giudici di malafede, persecuzione politica, asservimento all’opposta fazione, è cosa cui B. e i suoi epigoni ci avevano disabituato. Eravamo finiti in un rassegnato stupore: possibile che, processo dopo processo, continuino a ripetere queste calunnie eversive? Sì, è possibile, è avvenuto, sta avvenendo, cosa ci possiamo fare. Poi è arrivato Vendola e si è fatto processare; senza vittimismi, difendendosi nell’aula del tribunale, non su giornali e televisioni.

Ma davvero unico è stato l’impegno ad abbandonare la politica in caso di condanna. Condanna di 1° grado, attenzione. Non la mitica sentenza definitiva della Cassazione perché “c’è la presunzione di innocenza”, come sbandierato a ogni piè sospinto da quei giuristi d’accatto che hanno scoperto nella lunghezza (appositamente procurata) del processo penale la legittimazione del loro restare attaccati ai privilegi e al malaffare della funzione pubblica di cui si sono impadroniti.

L’impegno di Vendola (cui manca la controprova, è vero; ma nessuno sano di mente oserebbe non mantenere un impegno così pubblicizzato) segna la differenza tra lui e gli altri. Vendola sa chel’onorabilità politica è cosa diversa dalla colpevolezza processuale. Per formazione culturale ed etica prima che giuridica conosce l’art. 54 della Costituzione: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore”. Non sono molti i politici che se ne ricordano. E sono troppi, tra loro, gli uomini d’onore senza onore.

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Il pressing su Berlusconi “Lascia o saltano le aziende”. Altro che “amore per il paese”, BUFFONE!

La giornata più amara del Cavaliere: annuncia che non si ripresenterà come candidato premier nel 2013. Ma adesso nel Pdl è caos. Ressa di candidati-successori. L’ex premier convinto anche dai sondaggi che danno il partito sotto il 15%

http://www.repubblica.it/politica/2012/10/25/news/berlusconi_lascia_aziende-45258334/?ref=HREA-1

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Berlusconi riparla: “Serve una vera guida”°°° Tu o Schettino? Fate a testa o croce.

Per schiantarci ancora una volta? E la legge elettorale come dev’essere? Tipo che per legge otto voti su dieci vanno a te? Così non devi rifare nemmeno i brogli a manetta e la compravendita. ma vatti a riporre, cialtrone! E vai ai processi che ti vedono imputato dei reati più infamanti. No continuare a scappare, fai l’uomo, almeno in punto di morte.

“Io candidato? Dipende dalla legge elettorale”

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La politica e l’economia italiane da 18 anni legate ai processi del mafionano.

Siamo l’unico paese occidentale a soffrire per i reati di un gangster che si è dato alla politica per sfuggire alla galera. Ricordatevelo quando si andrà a votare.

Il Cavaliere teme le ripercussioni di una condanna nel processo Ruby prima del voto. Allarme di Monti: “Interrompere ora il percorso può minare la ripresa di credibilità”. Il Colle fa notare  che la riforma non può essere materia di scambio con lo stop alla legislatura

 

http://www.repubblica.it/politica/2012/08/29/news/berlusconi_al_colle_votare_a_novembre_per_avere_il_nostro_ok_alla_legge_elettorale_il_retroscena-41639563/?ref=HREC1-6

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Assolto un cazzo! B. dieci volte colpevole in 25 processi – di Marco Travaglio


Berlusconi assolto? No, colpevole 10 volte su 25 accuse. I reati accertati ma impuniti

Checché ne dicano Silvio Berlusconi e i suoi trombettieri, la sua carriera di imputato è costellata di reati accertati ma impuniti. Ecco un riepilogo dei processi. Che non sono 100, ma 25 (a parte 6 iscrizioni a Palermo per mafia e riciclaggio, e 2 a Caltanissetta e Firenze per le stragi del 1992- ‘ 93: indagini archiviate per
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Fassino-Consorte, gip: processate B.-GHEDINI: “IMPUTAZIONE INCREDIBILE, SARA’ ASSOLTO”INFERMIERI!

Ma quando mai è stato ASSOLTO?! Ma se si è sempre prescritto da solo e scappa come un coniglio da tutti i processi? Se non fosse tragica, la figura di questo omuncolo ridicolo, sarebbe la cosa più comica dopo Totò e Stanlio e Ollio.

apicella

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Il mafioso cerca l’ennesima prescrizione per reati gravi che non vengono prescritti da nessuna parte.

Come volevasi dimostrare, il delinquente silvio berlusconi cerca di scappare anche da questi quattro processi affidandosi NON alla sua innocenza, CHE NON ESISTE, ma alla prescrizione che lui ha ridotto per legge a tempi ridicoli. Merdoso olui e merdosi tutti i culi venduti che si fanno chiamare onorevoli e senatori, senza un briciolo di vergogna.

Caso Mills. B.
in aula. Ma la sua
claque diserta

APTOPIX ITALY BERLUSCONI

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