Ecco perché l’avevano scartato anche come cecchino e come gorilla del nano!

Ferisce alla testa complice durante rapina in gioielleria

Colpo esploso accidentalmente da pistola a Orani

NUORO, 14 SET – Un malvivente e’ rimasto gravemente ferito alla testa da un colpo esploso accidentalmente dal complice durante una rapina compiuta in una gioielleria di Orani. I banditi, armati e col viso coperto, sono entrati nel negozio e mentre uno dei rapinatori ha legato il proprietario ed un rappresentante di gioielli, il secondo col calcio della pistola li ha colpiti. Il caricatore e’, pero’, fuoriuscito dall’arma cadendo a terra. Il bandito lo ha raccolto e rinfilato ma e’ partito un colpo che ha raggiunto il complice.

Quest’ultimo e’ ricoverato in ospedale a Nuoro mentre il feritore e’ fuggito. (ANSA).

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I soliti genovesi: rapina un negozio con pistola scarica. Ma compra almeno un proiettile, tirchio!

Tenta una rapina in gioielleria di Genova
Ferito imprenditore edile sommerso dai debiti

L’uomo, 49 anni, ha ammesso di aver tentato il colpo per sistemare le pendenze economiche. Ha puntato una pistola (scarica) contro il negoziante.

http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/05/20/news/rapina_a_rivarolo_gioielliere_spara-35498056/?ref=HREC1-7

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Barbarossa, il flop leghista su Raiuno. L’ennesima rapina ai danni dei contribuenti e dei TELETONTI.

Barbarossa, il flop leghista
arriva su Raiuno

Dopo le sale deserte al cinema, il film andrà in onda alle 21 sulla prima rete. Ma Viale Mazzini ha investito 6,8 milioni per un’esaltazione del personaggio in chiave “lumbard” che interessava solo a Bossi
di Ridolfi e Tecce

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Olbia/Nuoro. Rapina andata male e… salta il Buon Natale.

Assalto a portavalori in Sardegna e Puglia
Due guardie giurate ferite a Bari

Banditi ostruiscono la statale 131 Dcn Nuoro-Olbia, il blindato forza il blocco: feriti nello scontro un vigilante e un malvivente. La banda fugge e abbandona il suo componente in gravi condizioni in un distributore. Il secondo episodio nel barese: mezzi di traverso bloccano un furgone sulla strada Bitritto-Adelfia-Loseto

Assalto a portavalori in Sardegna e Puglia Due guardie giurate ferite a Bari

NUORO – Assalto a un portavalori questa mattina intorno alle 7.30 sulla strada statale 131 Dcn Nuoro-Olbia allo svincolo per Siniscola. Secondo una prima ricostruzione, i banditi hanno tentato di bloccare il mezzo blindato della società “Over Security” che trasportava il denaro alle banche, ostruendo la carreggiata con parti del guard-rail della statale smontate in precedenza e con un furgone, risultato rubato a Nuoro. Ma il blindato, seguito da vicino da una vettura con altri banditi a bordo, non si è fermato, travolgendo il furgone. Nell’incidente sono rimasti feriti un vigilante e un bandito.

Il malvivente, in gravi condizioni, è stato abbandonato dal resto della banda in fuga in un distributore di benzina lungo la statale 131, a tre km dal luogo dell’assalto, dove poco dopo è stato soccorso e arrestato da polizia e carabinieri. La rapina non è riuscita, perché è scattato il sistema di marchiatura indelebile delle banconote e i malviventi non hanno portato via nulla. Nel nuorese in queste ore è caccia alla banda, composta da otto persone, secondo le forze dell’ordine. Sono in corso controlli e posti di blocco di carabinieri e polizia, anche con l’ausilio di elicotteri. Per il momento i rapinatori sono riusciti a far perdere la tracce.

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L’ultima grande rapina di Burlesquoni, la conosciamo solo grazie alla stampa estera.

STAMPA ESTERA

Ft sulla sopravvivenza di Berlusconi
“La battaglia si sposta sulle nomine”

Il quotidiano della City lega le decisioni da prendere nei prossimi giorni per 47 imprese di Stato o parastatali al quadro politico. E scrive che le vicende del premier hanno danneggiato l’Italia al vertice Ue del 4 febbraio. Germaine Greer sul Times: “L’ultima mascherata” del Cavaliere

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

Ft sulla sopravvivenza di Berlusconi "La battaglia si sposta sulle nomine"

LONDRA – La battaglia per la sopravvivenza di Silvio Berlusconi “si sposta nel cuore dei consigli d’amministrazione”: nei prossimi giorni il governo italiano deciderà le nomine alla guida di 47 imprese di Stato o parastatali, scrive oggi il Financial Times, e dall’esito di queste decisioni si capirà se il potere del premier è in declino e se quello della Lega Nord è in ascesa. Le nomine vengono fatte ogni tre anni e includono la presidenza di alcune delle più grandi aziende del nostro Paese, come Eni, Enel, Finmeccanica, ricorda il quotidiano della City. “Se Berlusconi è ancora forte, vedremo piccoli cambiamenti”, dice un non identificato banchiere milanese al Ft, “se è debole ci sarà un rimpasto di poltrone”, possibilmente a vantaggio del partito di Bossi, che da tempo chiede di essere meglio rappresentato nel mondo degli affari.

Una fonte governativa offre un’altra ipotesi al più importante quotidiano finanziario europeo: che le nomine non indicheranno necessariamente la forza o la debolezza del Cavaliere, ma saranno semplicemente “le ultime spoglie” del suo potere distribuite prima di elezioni anticipate che

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Telenoemi

Gino Flaminio è un ragazzo coraggioso, ha detto com’è andata
“Da tre mesi si sapeva che il presidente sarebbe venuto alla festa dei 18 anni”
La zia di Noemi: “Così Berlusconi
è entrato nella nostra famiglia”

“Ho visto antiche amicizie nate dalla notte al giorno,
eventi dolorosi usati per sostenere nuove versioni”
di CONCHITA SANNINO e GIUSEPPE D’AVANZO

Un’immagine di Noemi Letizia

noem

NAPOLI – Signora Francesca D. F., che grado di parentela ha con i genitori di Noemi?
“Sono la zia, moglie del fratello di Anna Palumbo, la madre di Noemi”.

Ha precedenti penali, signora? Sa, dobbiamo chiederglielo perché, per alcuni, il testimone non va valutato per quel che dice, ma per quel che è.
“Non ho precedenti penali”.

Qualcuno nella sua famiglia ne ha?
“No”.

Ha motivo di risentimento nei confronti di sua cognata o della sua famiglia, o della ragazza?
“Assolutamente no. Ho ottimi rapporti con Anna, con i genitori di Anna e con i suoi fratelli. Anzi, ho condiviso finora con altri membri della famiglia l’imbarazzo, il disagio e la sofferenza che questa situazione non del tutto limpida, sta provocando. Ci sono troppe bugie. Circostanze che contrastano con quello che abbiamo sentito e visto in famiglia”.

Gino Flaminio fa parte delle bugie o della realtà vissuta in casa Letizia?
“Gino è stato il fidanzato di Noemi esattamente per il periodo da lui descritto al vostro giornale. Gino fa parte della realtà della famiglia Letizia e tutti noi lo abbiamo conosciuto e soprattutto apprezzato fino a quando i rapporti tra loro si sono deteriorati. È un bravo ragazzo. Amava davvero Noemi e Noemi gli era molto legata”.

Vi incontravate anche con Gino?
“Certo, è accaduto più di una volta. Con l’andar del tempo, è nato un legame tra questo ragazzo e la nostra famiglia. Non mi pento di averlo avuto in casa”.

Lei sa che il padre di Noemi ha minacciato querela per quello che Gino ha ricordato?
“Sì, purtroppo l’ho sentito ai tg, e ancora mi chiedo come sia stato possibile questo. Gino ha avuto parole di assoluto rispetto per tutti, per Noemi, per i suoi genitori, per noi. E anche per Berlusconi. Qual è la sua colpa? E perché accanirsi contro un ragazzo senza alcuna difesa?”.

Lei sa che Gino nel 2005 è stato condannato per rapina?
“Quando lo abbiamo conosciuto era già un operaio. Ma sapevamo che c’era una macchia nel suo passato. E in ogni caso, il suo errore, quale che sia stato, non ha mai costituito un ostacolo al loro affetto, né all’amicizia che il ragazzo ha dimostrato ad Anna e ad Elio, peraltro venendone ricambiato”.

Lei ha letto la testimonianza di Gino?
“Certo, e mi ha provocato una grande emozione. Perché ho visto per la prima volta, in questa storia di bugie, una persona dire le cose come stanno, con un coraggio che nessuno finora nella mia famiglia ha avuto”.

E lei perché solo adesso ha deciso di offrire la sua testimonianza?
“E ancora avrei voluto tacere. Ma dopo aver visto la violenza della discussione a Ballarò, ho deciso di farmi viva. Ho visto troppe cose che non vanno. “Antiche amicizie” nate dalla notte al giorno. Fidanzati comparsi dal nulla. Dolorosi eventi che hanno afflitto la famiglia, utilizzati per sostenere nuove versioni dei fatti che hanno coinvolto mia nipote Noemi: come il riferimento a una lettera di cordoglio. E’ con molto strazio che mi sono decisa ora a parlare. Mi sono tormentata in queste settimane”.

Perché lo fa?
“Se devo dire la verità, lo faccio per i miei figli perché devono poter credere che esiste il vero e il falso, il buono e il cattivo. Voglio che sia chiaro che, per quanto mi riguarda, in questa storia non c’entra nulla la politica, nulla i complotti, ma solo la necessità di non vergognarsi quando ci si guarda allo specchio perché si è dovuto avallare una storia che, se non fosse così dolorosa, in famiglia sarebbe una barzelletta di cui ridere”.

Lei, quando ha sentito per la prima volta di Berlusconi in famiglia?
“Alla fine del 2008, tra novembre e dicembre, ho visto per la prima volta durante un pranzo familiare Noemi alzarsi da tavolo allo squillo del suo cellulare, e l’ho ascoltata dire papi. Non avevo assolutamente idea, all’epoca, chi potesse essere. Ho pensato a un gioco tra ragazze. Notai soltanto che intorno a lei ci si dava da fare per evitare ogni curiosità”.

Quando ha sentito per la prima volta indicare Berlusconi come una presenza familiare?
“Posso dirlo con certezza. L’11 gennaio 2009, il giorno del compleanno di mio figlio. Io organizzai una piccola festicciola. E seppi, quella sera, che si stavano preparando grandi festeggiamenti per i diciotto anni di Noemi. E che alla festa avrebbe partecipato, a meno di impegni improvvisi, anche Silvio Berlusconi”.
Addirittura tre mesi prima, si contava sulle presenza a quel tavolo del presidente del Consiglio?
“A me fu detto che dovevamo “prepararci” per quello. La conferma della presenza del capo del governo sarebbe arrivata solo a Pasqua”.

E poi?
“Mi fu detto che Berlusconi chiese espressamente a Noemi di essere invitato e pretese di ricevere dalle sue mani l’invito. Non so se poi Noemi lo abbia raggiunto a Roma e come siano andate le cose. In ogni caso, nella nostra riunione di famiglia al pranzo di Pasqua, ci fu confermato ancora di “prepararci” perché avremmo conosciuto il presidente il 26 aprile, alla festa organizzata nel ristorante di Casoria”.

Che idea si è fatta della conoscenza tra Berlusconi e Noemi?
“So soltanto quel che mi ha raccontato Anna, mia cognata, la madre di Noemi. Anna sosteneva che il presidente del Consiglio aveva per mia nipote l’affetto di un padre. Ricordo l’espressione: “l’ha presa a cuore”. Io non ne dubitai. Noemi è sempre stata una brava ragazza, dolce, buona. Con un grande sogno: fare la ballerina, l’attrice o la showgirl. Ricordo che in famiglia si diceva: “Magari così, Noemi entrerà dalla porta principale”. Si intendeva dalla porta principale nel mondo dello spettacolo. E d’altronde la stessa Noemi – ho letto – lo ha già detto in un’intervista. Come peraltro Anna. Nelle primissime interviste, mia nipote e mia cognata sono state sincere e hanno raccontato in pubblico ciò che dicevano a noi in privato. E stato dopo che ho visto troppe cose confondersi”.

Vuole darci la sua opinione su questa storia?
“Sono molto preoccupata per la mia famiglia. Se mi espongo così, lo faccio perché siamo una famiglia di gente semplice e per bene. Parlo dei fratelli di Anna, dei suoi genitori, degli altri cognati, dei nostri figli e nipoti, tutti ragazzi sani. Tutti trascinati, dalla mancanza di chiarezza e sincerità, in una situazione che ci imbarazza moltissimo”.

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D’Avanzo

I veri conti con la giustizia
di GIUSEPPE D’AVANZO

È vero come ha accertato Repubblica ieri che, nel giugno 2005, Gino Flaminio, l’ex-fidanzato di Noemi, è stato arrestato per rapina. Rito direttissimo. Condanna a due anni e sei mesi con la condizionale. Il ragazzo non ha mai fatto un giorno di prigione. Questa è la rivelazione, nel salotto di Ballarò, di Belpietro e Bondi. Che non hanno ricordato come anche Benedetto Elio Letizia, il padre di Noemi che Berlusconi definisce un caro e vecchio amico, è stato arrestato, condannato in primo grado per corruzione, poi assolto. Accortamente Belpietro e Bondi si sono tenuti lontani dalla vera questione. Berlusconi ha sempre detto di “aver incontrato Noemi tre o quattro volte, sempre in presenza dei genitori” (France2). Gino ha svelato che la ragazza, per una decina di giorni, fu ospite del Cavaliere a Villa Certosa in Sardegna a cavallo del Capodanno 2009. Berlusconi ha dovuto ammettere la circostanza smentendo se stesso. Conta qualcosa l’errore di gioventù di Gino rispetto alla verità che racconta e che il presidente del consiglio è costretto a confermare? Non pare. È spericolata la manovra dei corifei del capo del governo che vogliono screditare un ragazzo per la sua unica colpa dimenticando, come d’incanto, quante volte e come il Cavaliere ha evitato la severità della giustizia liberandosi delle sue condanne per prescrizione, con leggi che si è scritto abolendo il reato di cui doveva rispondere (falso in bilancio) o per l’immunità che si è fabbricato evitando una condanna a quattro anni e sei mesi per corruzione (Mills). Se Gino non può raccontare una verità che ha trovato una conferma indiscutibile, il curriculum giudiziario del Cavaliere a che cosa dovrebbe destinarlo?

°°° A sei o sette ergastoli in qualunque paese civile del pianeta.

berlusconi-intoccabile3

b-giustizia1

b-osso1

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Cari amici

Sono uno dei 30 milioni di italiani truffato dall’Enel. Nella mia casetta in montagna non abbiamo nemmeno metà degli elettrodomestici (ché sono tutti in un deposito di Oristano, insieme ai nostri mobili nuovi, abiti,quadri, ecc., da quasi cinque anni). Qui abbiamo uno scaldino da 15 lt. tenuto a 40° anche d’inverno, salvo il sabato per la doccia, e sei lampadine a basso consumo in tutto, di cui solo una è quasi sempre accesa, la sera.
Ho il pc e la tv, oltre al frigorifero. Anche la lavatrice, a basso consumo, viene accesa sabato e domenica. Sapete quanto pago mediamente? Quasi 300 euro a bimestre. Che ormai non è nemmeno più un bimestre, visto che le bollette arrivano ogni 40 giorni. L’Enel mi deve circa 2200 euro per una loro centralina che si è bruciata tre anni fa e mi ha fuso tutto ciò che avevo in casa di elettrico. Non rispondono alle raccomandate né ai fax. Per telefono i capoccioni sono irraggiungibili come i santi in paradiso. Sapete di qunt’è l’ultima bolletta – che non voglio e non posso pagare? – 353,04…MA VAFFANCULO! E c’è pure scritto che NON è un conguaglio, ma una cifra a cazzo. Quanti di voi sono vittime di questa rapina ad opera di tremonti? (Lo sapete, vero, che l’Enel fa capo al ministero del Tesoro)?

lucio6

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