Soliti metodi fasciodelinquenziali si Scelba, Kossfiga, Scajola, e maroni: infiltrano i loro per cercare il morto.

Cosa ci fa un finanziere con la pistola in mano tra i manifestanti? – Le foto dello scandalo qui:

http://violapost.wordpress.com/2010/12/14/cosa-ci-fa-un-finanziere-con-la-pistola-in-mano-tra-i-manifestanti/

14 dic

Non dovrebbe mai accadere che in una manifestazione, per quanto problematica come quelle di oggi a Roma, un esponente delle forze dell’ordine giri con una pistola in mano tra i manifestanti. Poteva finire male.
Osservate bene la foto: c’è un tizio col cappuccio grigio tra i facinorosi in prima fila.

Una seconda foto mostra lo stesso finanziere che, una volta rialzatosi, viene soccorso da un giovane (il “facinoroso” in prima fila) che vorrebbe sembrare un manifestante di quelli tosti: imbavagliato e incappucciato. Ma notate il guanto del presunto manifestante: è quello in dotazione alla Guardia di Finanza. Ora ci chiediamo: come si fa a distinguere un vivace manifestante da un esponente delle forze dell’ordine infiltrato tra i dimostranti? E soprattutto, se infiltrato, con quale mandato?

In questa foto, sempre il “facinoroso” in prima fila col cappuccio grigio, quello che soccorrerà il finanziere. Sulla destra notate un altro facinoroso” col giubbotto beige che poco dopo rivedremo brandire un manganello.

In una quarta foto si vede un altro presunto manifestante (il “facinoroso” con giubbotto beige) con un paio di manette ciondolanti e un manganello. Non vorremmo che in questa sequenza di violenza, alla fine, non siano presenti più infiltrati che autentici manifestanti.

E adesso (scioccante) guardate dov’era poco prima il facinoroso col giubbotto beige:tra i black bloc con un bastone in mano

Il facinoroso col giubbotto beige e il bastone in mano adesso impugna un manganello!

Insomma criminalizzano gli studenti e la verità è solo una: erano finanzieri in divisa contro finanzieri infiltrati. Una scandalosa fiction su cui chiediamo risposte immediate.

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Il popolo viola denuncia: “Finanzieri infiltrati tra i dimostranti, si faccia chiarezza” →

pistola

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Ronde

Procura di Milano: indagine sulle ‘ronde nere’

La procura di Milano ha disposto accertamenti da parte degli agenti della Digos sulle cosiddette “ronde nere”, il gruppo che vorrebbe collaborare con le forze dell’ordine in tema di sicurezza e che è stato presentato ieri a Milano composto per un terzo da ex membri delle forze dell’ordine legate al nuovo Msi di Gaetano Saya. Gli accertamenti, a quanto si è saputo, sono stati disposti dal procuratore aggiunto Armando Spataro, capo del pool antiterrorismo, d’intesa con il procuratore Manlio Minale. Allo stato non ci sono indagati e non vi è una ipotesi di reato che, comunque, potrebbe essere quella di una violazione delle legge Scelba che punisce la ricostituzione e l’apologia del fascismo. Le divise delle ronde nere, infatti, richiamano simboli di età fascista.

Gli agenti della Digos analizzeranno filmati, notizie di stampa, sulla scorta delle quali è stato aperto un fascicolo, e redigeranno un rapporto da consegnare nei prossimi giorni alla Procura. Allora, a quanto si è saputo, sarà formulata una precisa ipotesi di reato. Il fondatore delle cosidette ronde nere, Gaetano Saya, era rimasto coinvolto in un’inchiesta della Procura di Genova su una sorta di polizia parallela, chiamata DSSA (Dipartimento studi strategici antiterrorismo).

Ieri era stato il deputato del Pd Emanuele Fiano, membro del Copasir ed ex presidente della Comunità ebraica di Milano, ad auspicare che «la magistratura indaghi sulla natura di questa organizzazione per verificarne la sua costituzionalità e per evitare che l’Italia diventi il teatrino triste e pericoloso dei nostalgici di un tempo passato». Come per Fiano, anche secondo il capogruppo alla Camera dell’Idv, Massimo Donadi, queste ronde sono una conseguenza del ddl sulla sicurezza ed è per questo che «il governo – spiega – deve fare marcia indietro».

Ma anche oggi la politica si sta mobilitando per fermare le “ronde nere”: «Il governo intervenga subito per vietare le ronde nere di militanti neofascisti pronti a farsi giustizia come fossimo nel ‘ventennio’» dice il capogruppo dell’Udc al Senato, Giampiero D’Alia. «Avevamo messo in guardia – aggiunge – sui rischi di un provvedimento demagogico e pericoloso come le ronde: oggi abbiamo il primo esempio di una giustizia sommaria fai da te che porterà solo danni al Paese e nessuna sicurezza». «Presenteremo – conclude – un’interpellanza chiedendo al governo di vietarle per motivi di pubblica sicurezza: che siamo nere, rosse o verdi, le ronde sono la resa dello Stato e un vero rischio per i cittadini».


ECCO DUE ESPONENTI DELLE RONDE PADANE CON LE LORO DIVISE SOFISTICATISSIME

vacca

vacco


PROVETTA TIRATRICE PADANA, POCO PRIMA DI DIVENTARE CIECA E RONDA DELLE DONNE FASCISTE

rinculo

processione

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