Adesso guarda la tv ché babbo c’ha da fare.

Mandi tuo figlio o tua figlia a svernare davanti a queste tv dimmerda del mafionano: Raiset, per intenderci, nel pomeriggio (ma la programmazione è identica anche a notte inoltrata) e sembra uno di quei teatrini dei burattini dimenticato in soffitta per anni e anni. Tutto impolverato e pieno di ragnatele resistentissime, sgranocchiato da tarli e topi, ma fisso, immobile. MORTO!

C’è sempre l’invasato, stuprato per anni in collegio e quindi odia il mondo intero, che strilla: “CAPRA! CAPRA! CAPRA! SEI UN IGNORANTE! CAPRA! CAPRA! CAPRA!” dando prova di grandissima cultura umanistica, di profonda misura, e di incommensurabile senso estetico.

Poi c’è la coscialungadellasinistra – barricadera e bagassera -, che ha grappoli di cellulite sia alla coscia destra che a quella sinistra (par condicio), e che protende un naso finto e due canotti da diporto per porgere le identiche, trite, cazzate, quasi più vecchie di lei. Poi c’è l’amante ufficiale di mezza

 lega, quella miracolata che si sposò col figlio della sua nipotina e che poi mollò per essere più libera di  darla ai funzionari di questa similtv, e apparire più della madonna di fatma in tutti i programmazzi della mutua con un nuovo look da “Dove cazzo mi sono finiti i capelli ricci?!”

Poi ci sono i “vuccumpra’” che hanno sempre un libro del cazzo sotto il culo, giusto per non perdere il sentòre di merda, e che lo tirano fuori al momento opportuno, schermendosi: “Ma no, non sono venuto nella tua trasmissione per questo…”. Ma va?  Imbrattacarte e libercoli che hanno ucciso l’editoria italiota e pure la voglia di quei pochissimi frequentatori delle librerie che erano sopravissuti a berlusconi e alla sua ignoranza crassa.

Poi ci sono i vuccumprà dei filmazzi nostrani di serie C: registi figli di…  parenti di… o amanti di… con guittacci amanti di… ecc. Poveri mentecatti che blaterano battute improbabili e terrificanti, in storie inesistenti, girate da invalidi mentali, dove non si capisce un cazzo di quello che dicono, figurarsi del “film”! Ma già, i parenti poveri e brutti li hanno messi a fare i fonici. Poverini…

Poi ci sono i soliti tre tuttologi: il  criminologo, che non ha mai fatto un cazzo nella vita (a parte leccare culi utili) epperò ha letto più gialli di una portiera; lo psicologo sfuggito al barbecue… sempre abbronzato e spettinato, ma con un casino di NIENTE da dire e ribadire; il direttore o la direttora di un giornale di gossip: che farebbero bene a condannare all’ergastolo solo perché spacciano per “giornale”  o “magazine”della normalissima carta igienica in fogli e non a rotoli. Come si usava nei cessi dei barbieri, coi quotidiani vecchi fatti a quadretti, negli anni ’50.

E infine, ci sono LORO! I politicanti. Sempre loro, sempre gli stessi, e sempre a ripetere le loro minchiate monumentali: chiappette d’oro, che sputazza in giro e si bea di far vedere che “è in televisione” ai suoi parenti carabinieri; Mefisto, che con inappuntabile accento meneghino: dato che vive a Milano da un paio di vite, ripete pedissequamente: “Minchia, giassegnatevi, havete piessso! Noi ci abbiamo i voti del poopolooo!” E c’è quell’icona, strappata a qualche murale di Giotto, che con la faccia da frate beato, parte lemme lemme, ma alla prima verità conclamata detta sommessamente da qualche rincoglionito del csx… minca! sembra un panzer che caracolla giù per una una scarpata! “Lei non mi può aggredire così! Lei è una persona sgradevole. Lei è un violento! Lei è uno del partito dell’odio! (magari  quello ha detto semplicemente “Guardi che il governo a riguardo non ha fatto nulla, solo annunci”, il che vale per tutto l’operato  inesistente e dannoso di questo regimetto da due soldi, ma magari – molto probabile – il “santino” al suo interlocutore educatissimo, anche troppo, gli ha appena fatto un pompino nei bagni della rai – dopo mesi di corteggiamenti, poesie dedicate, appostamenti e messaggini, ma subito, appena si altera, dà del lei a chiunque, anche alla sua povera mamma…) e però diventa paonazzo e tremulo e scaracchia ingiurie a più non posso e lo fermano solo con la sigla di chiusura e con le previsioni del tempo. Poi un  badante lo accompagna a casa. Sennò si perde.

 Poi c’è un mento di plastica che ricopre a malapena i denti aguzzi, finti pure loro, e dei tacchi a spillo che usa anche quando si strascina dal divano al letto, ubriaca come una cucuzza e col naso rifatto pieno dentro e fuori di cocaina, che starnazza: “Mi lasci finireeee! MI lasci finireee! Lei è pagato coi soldi dei cittadini (invece a lei la paga Babbo natale…). Mi lasci finireee!” e non ha nemmeno cominciato una frase di senso compiuto.

Questa esaltata,  che tutti i  Muppet show del mondo ci invidiano, è spesso in coppia con un altro mento ambulante che ha un sorrisetto ebete stampato e che qualcuno poco “uscito”  l’ha convinto essere SORNIONE. Costui pesa oltre 100 kg, anche se sembra di struttura ossea abbastanza rachitica. Ma se gli sfilate i dossier segreti (dei servizi deviati, dei servizi libici, del KGB, dei servizi israeliani, dal culo...) improvvisamente pesa 25 kg.

Poi c’è zio Fester, fisso e fesso: un altro ammennicolo berlusconico che non sa mai di che si parla e in verità non gliene fraga una cazzo: tanto lui è pagato per ripetere ad libitum due o tre stronzate senza senso, tutte false e calunniose, per le quali  insistono parecchi delinquenti in galera o ai domiciliari. Le ripete anche in bagno quando sta evacuando, in taxi: quando l’autista gli chiede dove deve accompagnarlo, dal barbiere, al ristorante, ecc. ecco perché sta combinato così: nessuno gli dà mai retta. E’ fulminato e si vede. Spero che non sia sposato contro nessuna donna, se lo fosse…  che lei non gliela dia e che non abbia mai figli.

Insomma, potrei andare avanti per ore. Purtroppo devo finire qui, perché dalla stanza della tv è uscita la mia bambina coi capelli dritti e si sente un esagitato che strilla: “CAPRA! CAPRA! CAPRA!”

Alla prossima, amici.

zoccole

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter