Berlusconi e la macelleria della Rai, solo nani e ballerine zoccole e incapaci?

Calano gli ascolti di “Porta a porta”
Anche Vespa rischia il taglio

Parte la raccolta di firme per Saviano Bersani: “È giusto che abbia il suo spazio”. Salta “Mi manda RaiTre”. Un uomo Mediaset verso Raifiction
di LEANDRO PALESTINI
Bruno Vespa – Le puntate settimanali di Porta a porta potrebbero scendere da 4 a 3
ROMA – La stagione autunno-inverno della Rai è piena di incognite. Oltre al “caso Saviano”, si preannunciano le chiusure di programmi storici come “Mi manda RaiTre” e show “sgraditi al premier” come Glob di

Enrico Bertolino. Andrea Vianello sarà dirottato alla guida di un’altra serata. Per il comico invece resta il “niet” pronunciato da tempo a Via del Plebiscito nei suoi confronti. Parla con me di Serena Dandini, invece, sarebbe destinato a cedere una serata, L’ultima parola di Gianluigi Paragone è in bilico, il talk show di Maurizio Belpietro non si farà. E, soprattutto, persino Porta a porta, il talk show di Bruno Vespa (che pure compare nei palinsesti) rischia di perdere per strada uno dei suoi quattro appuntamenti settimanali: si deve fare spazio ai “150 anni” di Giovanni Minoli. Non solo. I risultati dell’auditel infatti non sarebbero stati apprezzati pienamente nell’ultima stagione.

“I palinsesti Rai come le ombre cinesi”, commenta chi li ha già visti. Il dg Rai, Mauro Masi, nasconde le sue carte, eppure tra una settimana Sipra (concessionaria di pubblicità Rai) dovrà vendere i programmi agli inserzionisti: è in ballo una torta da 1,5 miliardi di euro. Martedì è prevista la votazione dei palinsesti, ma alcuni consiglieri Rai vorrebbero far slittare la data, perché il dossier (80 cartelle) è stato consegnato solo venerdì sera (il regolamento parla di due giorni feriali per la visione) e ci sono troppe caselle generiche. Si intuisce un rimescolamento tra le reti. Per esempio, la Piazza di Guardì, ora su RaiDue, traslocherà su RaiUno; Caterina Balivo (RaiUno) passerebbe a RaiDue. Da Mediaset arriva Paola Perego: per lei uno spazio del pomeriggio di RaiDue e forse anche uno spicchio di Domenica In.

Per la collocazione di Vieni via con me di Saviano e Fazio si fanno varie ipotesi (lunedì e venerdì le più gettonate), c’è chi parla di quattro serate consecutive. Antonio Di Bella, aspetta che si pronunci Masi. Il direttore di RaiTre soffre un certo isolamento dentro la rete, i suoi cambiamenti non vengono graditi da strutture legate al suo predecessore Ruffini (figura che incombe dopo la sentenza che lo reintegra), quindi spera di andare via. Aspettando la conferenza di Michele Santoro (domani, nella sala grande della Rai dirà se resterà in azienda), dall’associazione Articolo 21, parte una raccolta di firme pro Annozero, Dandini e Saviano, a difesa delle “trasmissioni Rai minacciate” di ridimensionamento o chiusura. “Cara Rai vogliamo vedere otto serate con Saviano, sette alla settimana con la Dandini e Annozero, vogliamo il potenziamento di Rainews 24, vogliamo che nessuno dia seguito alle volontà di Berlusconi e Romani e che le trasmissioni sgradite restino dove sono”, dicono in una dichiarazione congiunta Federico Orlando e Giuseppe Giulietti di Articolo 21. All’appello aderiscono i senatori del Pd Felice Casson e Vincenzo Vita. Così come Angelo Bonelli dei Verdi (“il governo Berlusconi e la maggioranza vogliono ridurre al silenzio anche le poche voci non allineate che restano nella tv pubblica”). Il segretario del PD, Pierluigi Bersani, ribadisce che “è giusto che Saviano abbia il suo spazio. Non capisco quale possa essere il problema”. Luigi De Magistri (Italia dei Valori) si scaglia contro i “soloni del crimine: “Saviano in tv è una minaccia per questo governo che con una sequela scellerata di leggi ha favorito le mafie”.

°°° Avete capito fino a che punto si spinge l’arroganza del dittatorello malato di mente? E  l’opposizione? Balbetta…

La cosa agghiacciante è che questa sedicente opposizione sa tutto! Sa che i palinsesti Rai sono nelle mani di Alessio Gorla fin dal 1994: Gorla è un manutengolo di Berlusconi tra i più spietati e pericolosi. Il Pd, che ha regalato la Rai e il Paese alla mafia di Hardcore, sa benissimo che i capi di Sipra, Auditel, tg, reti e strutture della Rai, sono in mano a servi del mafionano.

Sanno, questi cialtroni poltronisti del Pd, che anche la Fiction (ricchissima torta da disossare) sta in mano a Berlusconi (vedi Saccà), così come in mano al mafioso complessato sono tutti i vari magnaccia di Endemol e produzioni esterne varie. MA CHE CAZZO FA L’OPPOSIZIONE?! NIENTE!

Proprio ora che a destra si stanno scannando e che Berlusconi è isolato e finito, sarebbe il momento di dare una bella SPALLATA e cercare di riportare l’Italia su un binario decente e occidentale.

Invece NO. Invece, questi stronzi lo riesumano e gli danno ossigeno e nuovo potere per l’ennesima volta e qauindi sono

COMPLICI!

IMPEGNARCI, CHI? NOI?! NAAAA!

dalema

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