COME LA SIAE (Società Autori ed Editori… e non Società dei funzionarietti raccomandati e impiegatucci strapagati coi nostri soldi) deruba sistematicamente gli Autori e probabilmente smazzetta con i soliti noti e i ladroni delle tv, Rai in testa. Di seguito, alcune mie Pec senza risposta, dopo un contenzioso che dura da anni.

luciosalis47<luciosalis47@pec.it>08/02 18:04A: info.rivistadirittodiautore Spett. Direzione Generale Siae
Servizio Iscritti e Soci.

Nel 2005, facevo uno show in una piccola emittente di Oristano che era illuminata in tutta la Sardegna e facevo oltre mezzo milione di ascolti ogni giorno, tra diretta e replica in prima serata.
Lo show si chiamava “A CASA DI LUCIO SALIS”, SIGLA D’APERTURA (DA ME SCRITTA E INTERPRETATA con un brano dei Beatles e la sigla di chiusura con “Addio Salis” brano da me scritto coi miei cugini Antonio e Francesco e da noi interpretato. La regia dello Show era mia, naturalmente.
Lo show, in diretta dalle 12 alle 13,30 e con replica alle 21,00, consisteva in una sit-com, scritta, interpretata e diretta dal sottoscritto, che vedeva me: “IL MAESTRO” un po’ cialtrone, dialogare con la sua colf con velleità di soubrette, un improbabile maggiordomo alla Emilio Fede e uno chef che cucinava live e aveva continui battibecchi con me. Nel corso della puntata, a “casa mia” venivano intervistati: artigiani e artisti di pregio, Polizia Urbana, Vigili del Fuoco, Medici, GdF, esponenti di associazioni varie, dalla Protezione animali alla Donazione di Organi e di Midollo Osseo (nella fattispecie i donatori aumentarono da 6 (sei) a circa 200 solamente nell’arco delle 30 puntate. Davamo notizie utili ai telespettatori, oltre che farli divertire coi nostri sketch. Abbiamo salvato vite umane, grazie ai consigli dei nostri ospiti, e “piazzato” un centinaio di cuccioli di cani e gatti abbandonati. Per lanciare la pubblicità, avevo inventato un centinaio di gag, che venivano registrate in esterni e mischiate agli spot, per cui ci garantivamo un grande ascolto. Di solito, durante la pubblicità televisiva, le persone vanno in bagno o fanno altro ma non seguono, bombardati come sono. Naturalmente, anche i testi e la regia per detti spot erano miei.

Vorrei sapere perché la Siae considera un mero programma di interviste come quello di Fazio, SHOW, e non  il mio “A CASA DI LUCIO”, ben più completo e utile, seppure realizzato con risorse minime e tante idee e mestiere, e visto volentieri da una intera regione. La mafia/massoneria, proprietaria di Videolina e degli impianti di ripetizione del segnale, fece cassare il programma: un po’ per invidia (facevo in un giorno i loro ascolti di un mese) e probabilmente per ordini superiori, giunti da Cologno.

Depositai la dichiarazione con una VHS e con i testi, ma qualche annoiato funzionario non lesse né si affaticò a guardare la cassetta e mi fu risposto che “non rientrava nei canoni”.
Sono iscritto alla Siae da quando avevo 16 anni.  Conosco bene i canoni. Dai 24 anni sono iscritto anche come editore musicale con la mia “LA STREGA RECORD” di Via S.Lucifero a Cagliari (scippata illegalmente dal mio ex socio, #marcello mazzella). Ho migliaia di testi depositati e pagati malissimo dalla #fininvest, dove per quattro anni ho fatto il picco d’ascolto con punte di 16/18 milioni di telespettatori in programmi che di media ne facevano 4/5, come “DRIVE IN”,  “STRISCIA LA NOTIZIA (rubato da #antonio ricci) dal mio “TELEGIORNALE DELLA PERA”, depositato nel 1974 ed eseguito da me con partner per centinaia di volte in teatro, alla RadioUno e in tv romane, e ospitate varie in tutte le reti #mediaset. 
In questo momento di grave difficoltà finanziaria, devo cambiare casa per uno sfratto illecito, dovrei acquistare un’auto, anche usata, dove entri la mia carrozzina (sono invalido al 100% e imbottito di medicine pesanti) e ho una figlia di maturità che deve recarsi a Cagliari e i costi dei libri per la 5a liceo classico non sono irrisori… Ecco, in questa situazione, vorrei almeno quello che mi compete. O almeno una parte, visto che molti comicaroli si esibiscono con monologhi miei e moltissimi gruppi e radio suonano le mie canzoni senza pagare diritti. Quest’anno poi, oltre i 350/400 € mensili di solidarietà (avevate parlato di riprendere nella scorsa primavera, ma non ho visto un cent) è mancato anche quel minimo di aiuto pre-natalizio…
Posso aspettarmi da voi un gesto di giustizia, anche perché sono stato privato negli anni di decine di milioni per via dell’assurdo “calderone”?
Vi ringrazio e aspetto con fiducia  

P.S. Presumo che voi sappiate ciò che sa tutta Italia: la mafia ai miei NO mi ha assassinato all’acme della mia carriera artistica, il 17 Dicembre del 1990, quando ero il comico più richiesto e pagato d’Italia insieme a Benigni e pagavo regolarmente montagne di contributi all’Enpals. Da quel giorno mi sono saltati tutti i contratti, il mio agente è stato minacciato, al mio impresario è saltata per aria una Bentley nuova e alti dirigenti Rai che mi volevano sono stati prepensionati o demansionati. La mafia ha fatto sparire dal computer centrale anche il 90% di quei ricchi contributi quarantennali e mi ritrovo con un misero ASSEGNO SOCIALE” che basta a malapena per l’affitto e il condominio.
Detto questo, vi auguro buona salute e buon lavoro

IL CALDERONE INVENTATO DAI FURBETTI. Si tratta di un grande contenitore dove affluiscono molti miliardi derivanti da borderò sbagliati: ad esempio, se tra gli autori scrivi “Luccio” anziché “Lucio Salis”, quei diritti filano dritti nel “CALDERONE. Se sbagli una virgola in un titolo, idem; se la grafia è incerta… tutto confluisce in questo CALDERONE che poi si dividono in pochi. Vi faccio un solo esempio: vi pare possibile che, con tutto il rispetto, uno come Ligabue fatturi di Siae più di chi vende ed è eseguito in tutto il mondo come Modugno, Dalla, Paoli, Rascel (Arrivederci Roma), Zucchero, Nannini, Ramazzotti, Pausini, etc?

Lucio Salis
www.cappittomihai.com

luciosalis47<luciosalis47@pec.it>01/10 15:03A: art90aieSono sotto sfratto da sei mesi e non so dove andare con mia figlia, che deve iniziare il 1° anno della facoltà di LINGUE a Cagliari e non abbiamo un cen né per caparra e affitto e né per trasloco mobili nostri da Oristano o per un appartamento ammobiliato in affitto: qui non si ttrova nulla a meno di 600/800 euro mensili più condominio. Sono senza auto e non potrei nemmeno guidare perché non deambulo. Ho versato fin dalla mia iscrizione alla Siae e coi miei primi proventi, dall’età di 16 anni, molti soldi al fondo assistenza Autori Anziani. Attendo da voi un pagamento di 58 mila euro per le famose 30 puntate 8con repliche) del mio show A CASA DI LUCIO, interamente scritto, presentato, interpretato e diretto da me, andato in onda presso NOVA TELEVISIONE di Oristano oltre 10 anni fa. Un impiegato certificò che non poteva essere depositato, cosa che feci con testi e una VHS di una puntata a caso. Nessuno mi può insegnare cosa sia o meno uno show: è stato il mio pane per 50 anni ai massimi livelli, finché la mafia non mi ha assassinato civilmente e professionalmente il 17 dicembre del 1990, per i miei NO a prestarmi come portavoce e vessillifero della nascente “forza italia”(che nasceva allora e non nel 1993)  e per essermi rifiutato fermamente di diffamare tramite il mio personaggio clou di Striscia la notizia (programma MIO, depositato alla Siae nel 1974 col titolo si “TELGIORNALE DELLA PERA” E DA ME ESEGUITO CENTINAIA DI VOLTE ALLA RADIO, IN ALCUNE TV ROMANE, NEI TEATRI E NELLE PIAZZE, FINO AL 1989, il giornalista Eugenio Scalfari, odiato da berlusconi, e il senatore Giovanni Spadolini.Confido nel vostro senso di responsabilità e attendo fiducioso una rimessa sul mio conto di quanto mi spetta. Grazie e buon lavoro

Lucio Salis

luciosalis47<luciosalis47@pec.it>10/11 15:13A: segreteria.societariaE p/c: procura.roma@giustiziacert.it

Cari dirigenti e impiegati della mia società, SIAE,

che è appunto la società di noi Autori ed Editori, che vi paga lautamente, e non la Società dei dirigenti e impiegati.

Voi scrivete A ME! Minaccianddomi di cancellarmi dagli iscritti qualora non vi versi la somma di 120 euro per l’iscrizione?!

Sono iscritto alla Siae quando c’erano quattro impiegati in tutto: avevo 16 anni, oggi ne ho 75. Ho macinato centinaia di milioni di diritti d’autore nelle sezioni Musica e D.O.R.

MUSICA: Autore e spesso produttore di oltre cento successi internazionali, che ancora vengono pubblicati e venduti in mezzo mondo, dall’America del Sud al Giappone.

Oltre all’Italia, naturalmente. Ho scoperto De André, Salis&Salis, Alunni del Sole e Rino gaetano, ma anche qualche altro. Ho vinto cinque premi della critica come miglior autore italiano, venduto qualche milione di dischi; (sono l’unico autore italiano apparso su Billboard Usa), le radio e le tv continuano a mandare le mie canzoni in onda, ma… dove sono i miei soldi?

Voi avevate inventato quel trucco chiamato IL CALDERONE nel quale gettare miliardi da suddividere tra amici degli amici e mazzette varie. Ed ecco che gli assegni pesanti vanno sempre ai soliti noti.

*

Vogliamo parlare delle truffe combinate con Rai e Mediaset? Che mi dite dei miliardi che girano negli “acquisti dei pacchetti di film e format”? E dei miliardi pagati a signori chicazzè per inutili “sottofondi” che nessuno sente, ma per i quali la Siae sborsa centinaia di milioni di euro anche oggi. E come funziona? Con le mazzette. E perché #mediaset paga un terzo dei diritti che paga la Rai?

Spero che la PROCURA VOGLIA ACCERTARE ANCHE QUESTO.

Quando il direttore di RaiUno, Brando Giordani, mi affidò due programmi perché si vergognava di quello che DOVEVA mandare in onda, venni circondato immediatamente dai vari mazzettari interni: #pinelli, #scaffa, etc. E da un signore che mi portò 50 milioni in contanti, COME ANTICIPO, se avessi messo come “tappeto” mentre si parlava, delle insulse musichette copiate più che composte dalla solita cricca. Lo presi a calci. E denunciai anche lui.

Io sono stato derubato di centinaia di milioni di diritti, nel corso degli anni. Sono l’inventore del Pop-Rock e non esisteva band, radio, piano bar che non eseguisse più volte al giorno brani miei, a manetta fino a circa 10 anni fa, più raramente oggi. Ma io li vedo e li sento continuamente nelle radio e nelle tv locali in Sardegna. Diritti? Mai visti. Ad esempio, qualchesettimana fa, Videolina ha mandato in onda una sigla di un mio vecchio programma, con la mia faccia e con il mio brano “SALIS ADDIO” senza chiedermi nessun permesso o liberatoria. Voi, pagati per controllare e incassare per mio conto… cosa avete fatto? Il 29 Settembre, è andato in onda su TTS- Sardegna l’intero mio LP “SEDUTO SULL’ALBA A GUARDARE…“, con la dicitura: Archivio: Mario Cervo. Voi ne sapete qualcosa? E delle ristampe di tutti i miei dischi, con relative vendite, in Argentina, Brasile, Colombia, Giappone, etc. Che mi dite?

E di tutte le radio e tv sarde che non mancano di trasmettere le mie canzoni ogni giorno? Quando me ne sono lamentato col direttore regionale, mi ha risposto che “loro non possono controllare tutto” . Ma vi sono numerose sentenze della Cassazione, oltre al motivo per cui vi paghiamo profumatamente , che ve lo impongono. VOI! Dovete controllare e incassare per nostro conto. Quando ancora abitavo a Roma e venivo di persona alla Direzione Generale, metà del personale era al bar o a farsi la spesa.

Ultima, ma non ultima vexata quaestio: come mai permettete ad alti dirigenti Rai di iscriversi alla Siae (cosa assolutamente VIETATA) e smazzettare milioni coi loro raccomandati: un nome per tutti: Bruno Voglino, ex vice-direttore di Raitre. Quando mi chiamò il Direttore Guglielmi per dare finalmente dei testi ai programmazzi inguardabili e fallimentari della Dandini, Guglielmi mi affidò a questo signore piemontese, ormai in pensione, che mi fece il suo discorsetto esprimendo le sue richieste “conditio sine qua non”: io lo mandai a quel paese e lo denunciai, nel 1994, facendo verbalizzare per tre mesi presso il comando della GdF di Roma, tutte le malefatte a mia conoscenza. Feci nomi e cognomi di tutti i ladri di miliardi alla Rai, i loro legami con le varie mafie e massonerie, fornii nomi, numeri di telefono, prove e testimoni. Poi un pessimo PdC, D’Alema, bloccò la retata.

Ma passiamo alla Sezione D.O.R.

*

Ho creato il Cabaret, Satira politica e di costume, nel 1974, portandolo davanti a molti milioni di spettatori nei teatri, negli stadi e nelle piazze. Sempre tutto sold-out. Sono uno degli autori più saccheggiati di tutti i tempi. Non passa giorno che qualche comicarolo delle peggiore tv del mondo non “venda” battute mie senza citare la fonte. Lo fece anche Benigni, ma poi si scusò e pagò la colazione per 120 persone da Vanni. Non mi sta bene che i plagiari della cosca #antonio ricci, insistano dal 1990 ad usare il MIO FORMAT (Striscia non è altro che il mio TELEGIORNALE DELLA PERA), centinaia di mie battute e a far scimmiottare la mia voce e il mio slogan “CAPPITTO MI HAI?!“. E NON MI STA BENE CHE DIFFAMATORI COME #CROZZA o barzellettieri un tanto al chilo in tv e su TikToK FACCIANO ALTRETTANTO.

VOI MI CHIEDETE 120 euro e mi dovete decine di milioni.

Sto ancora aspettado i 58 mila euro che mi dovete per il mio Show:

“A CASA DI LUCIO” andato in onda su Nova Televisione di Oristano, per trenta puntate in diretta dalle 12,30 alle 14 e con replica ogni sera alle 21 e con ascolti doppi a quelli di Rete 4 o Rai2.

Un impiegatuccio, non so da qual pulpito, decise che “non rientra nelle opere da tutelare”…

Ma che minchia ne sa un mio dipendente di cosa sia uno show?

E’ il mio pane da una vita. “A CASA DI LUCIO” era un signor show da RaiUno, ma di quella RaiUno che facevano i miei maestri ed amici: i Falqui, i Marchesi, con Chiari, Panelli, Valori, Luttazzi, Simonetti, Valeri, etc. Non certo la cloaca che è diventata dal 1994 ad oggi.

C’erano più idee nelle sigle di quel mio show che in anni di programmazioni di tutte le tv italidiote. E lo show comprendeva: una sit-com, totalmente scritta, diretta e recitata dal sottoscritto, un suo ipotetico maggiordomo, una maggiorata che mi corteggiava perché avrebbe voluto fare la #velina, e uno chef che cucinava (malissimo) in diretta. Poi c’erano gli ospiti che intervistavo ogni giorno: GdF per spiegare tasse e contributi; VVFF per informare i cittadini su come evitare moltti incidenti domestici; vigili urbani, medici, artisti, artigiani, etc. Infine, le associazioni: ENPA (Protezione animali): ogni giorno portavano dei cuccioli da adottare e trovavano casa in diretta. Se li avessero portati da #fazio o dalla #venier sarebbero morti in studio di vecchiaia. Ho ospitato tutte le associazioni: dall’Avis ai Verdi. L’ADMO, i donatori di midollo osseo in Sardegna eravamo in SEI, dopo un mese eravamo 18 mila. Ho addirittura scritto, girato e diretto, decine di brevi gag da insertare negli stacchi pubblicitari tra uno spot e l’altro.

E questo è uno show per il quale non devono essere pagati i diritti?

Il funzionario cretino che ha ricevuto il copione e e la VHS di una puntata a caso, aveva le maracas al posto dei neuroni?

Insomma, mi dovete almeno 58 mila euro per quell’opera, per farla breve. Oltre a qualche milioncino sparito nel famigeralo CALDERONE.

*

Per chiudere: voi, come mezza Europa, sapete che sono stato assassinato civilmente e professionalmente dalla mafia per aver detto molti NO al famigerato plagiaro e sicario di Berlusconi, #antonioricci, e dal peggior PdR mai avuto. Faceva la parodia della zia di Kossiga a Striscia, con ascolti fissi dai 16 ai 18 milioni. (Sono ancora oggi il recordman di ascolti e gradimento di radio e tv e ho visto personalmente i dati Auditel minuto per minuto già da quando facevo Drive In a casa del capo ufficio Marketing. Ho sempre fatto molti punti share in più del programma in sé, portando centinaia di miliardi al socio di craxi e dell’utri). Bene. Cioè, male: dal 17 dicembre del 1990, fregandosene ampiamente dei contratti verbali per svariati miliardi stipulati coi vari capi di Fininvest… mi sono state chiuse tutte le porte. Kossiga telefonava personalmente in Rai per minacciare chiunque mi avesse assunto. Al mio impresario, Vincenzo Ratti, hanno prima minacciato e poi bruciato un’auto milionaria. Come se non bastasse. Ho visto coi miei occhi, nell’ufficio del Direttore Generale dell’ENPALS, ero con Franco Bracardi, una lenzuolata di miei contributi versati in 40 anni: tra radio, teatri, piazze, tv, locali, convention, etc. 38 anni di radio, 4 di tv e oltre 4000 live e stand up.

Poi qualcuno dei servizi deviati, ha cancellato il 90% di quei contributi e mi ritrovo con un misero assegno sociale che non basta nemmeno per l’affitto.

SPERO CHE LA PROCURA FACCIA LUCE ANCHE SU QUESTA RAPINA

E che fine ha fatto il contributo di 450 euro che davate ai vecchi autori indigenti? Io ho versato per una vita una quota per loro, oltre alla tassa di iscrizione. Ora LORO sono anch’IO. I 450, per qualche mese, poi sono diventati 350 e poi ZERO.

Chi si ruba i nostri soldi?

Mi era stato assicurato che avreste ripreso a versare il contributo entro la primavera, del 2019 ma… CHI L’HA VISTO?

Potrei allegarvi tanti documenti, ma cre do che basti e avanzi quanto scritto.

In attesa di un vostro congruo bonifico, vi saluto e vi auguro quell’onestà che ha sempre contraddistinto me e i miei figli.

Lucio Salis

luciosalis47<luciosalis47@pec.it>10/11 15:26A: procura.roma

Cari dirigenti e impiegati della mia società, SIAE,

che è appunto la società di noi Autori ed Editori, che vi paga lautamente, e non la Società dei dirigenti e impiegati.

Voi scrivete A ME! Minaccianddomi di cancellarmi dagli iscritti qualora non vi versi la somma di 120 euro per l’iscrizione?!

Sono iscritto alla Siae quando c’erano quattro impiegati in tutto: avevo 16 anni, oggi ne ho 75. Ho macinato centinaia di milioni di diritti d’autore nelle sezioni Musica e D.O.R.

MUSICA: Autore e spesso produttore di oltre cento successi internazionali, che ancora vengono pubblicati e venduti in mezzo mondo, dall’America del Sud al Giappone.

Oltre all’Italia, naturalmente. Ho scoperto De André, Salis&Salis, Alunni del Sole e Rino gaetano, ma anche qualche altro. Ho vinto cinque premi della critica come miglior autore italiano, venduto qualche milione di dischi; (sono l’unico autore italiano apparso su Billboard Usa), le radio e le tv continuano a mandare le mie canzoni in onda, ma… dove sono i miei soldi?

Voi avevate inventato quel trucco chiamato IL CALDERONE nel quale gettare miliardi da suddividere tra amici degli amici e mazzette varie. Ed ecco che gli assegni pesanti vanno sempre ai soliti noti.

*

Vogliamo parlare delle truffe combinate con Rai e Mediaset? Che mi dite dei miliardi che girano negli “acquisti dei pacchetti di film e format”? E dei miliardi pagati a signori chicazzè per inutili “sottofondi” che nessuno sente, ma per i quali la Siae sborsa centinaia di milioni di euro anche oggi. E come funziona? Con le mazzette. E perché #mediaset paga un terzo dei diritti che paga la Rai?

Spero che la PROCURA VOGLIA ACCERTARE ANCHE QUESTO.

Quando il direttore di RaiUno, Brando Giordani, mi affidò due programmi perché si vergognava di quello che DOVEVA mandare in onda, venni circondato immediatamente dai vari mazzettari interni: #pinelli, #scaffa, etc. E da un signore che mi portò 50 milioni in contanti, COME ANTICIPO, se avessi messo come “tappeto” mentre si parlava, delle insulse musichette copiate più che composte dalla solita cricca. Lo presi a calci. E denunciai anche lui.

Io sono stato derubato di centinaia di milioni di diritti, nel corso degli anni. Sono l’inventore del Pop-Rock e non esisteva band, radio, piano bar che non eseguisse più volte al giorno brani miei, a manetta fino a circa 10 anni fa, più raramente oggi. Ma io li vedo e li sento continuamente nelle radio e nelle tv locali in Sardegna. Diritti? Mai visti. Ad esempio, qualchesettimana fa, Videolina ha mandato in onda una sigla di un mio vecchio programma, con la mia faccia e con il mio brano “SALIS ADDIO” senza chiedermi nessun permesso o liberatoria. Voi, pagati per controllare e incassare per mio conto… cosa avete fatto? Il 29 Settembre, è andato in onda su TTS- Sardegna l’intero mio LP “SEDUTO SULL’ALBA A GUARDARE…“, con la dicitura: Archivio: Mario Cervo. Voi ne sapete qualcosa? E delle ristampe di tutti i miei dischi, con relative vendite, in Argentina, Brasile, Colombia, Giappone, etc. Che mi dite?

E di tutte le radio e tv sarde che non mancano di trasmettere le mie canzoni ogni giorno? Quando me ne sono lamentato col direttore regionale, mi ha risposto che “loro non possono controllare tutto” . Ma vi sono numerose sentenze della Cassazione, oltre al motivo per cui vi paghiamo profumatamente , che ve lo impongono. VOI! Dovete controllare e incassare per nostro conto. Quando ancora abitavo a Roma e venivo di persona alla Direzione Generale, metà del personale era al bar o a farsi la spesa.

Ultima, ma non ultima vexata quaestio: come mai permettete ad alti dirigenti Rai di iscriversi alla Siae (cosa assolutamente VIETATA) e smazzettare milioni coi loro raccomandati: un nome per tutti: Bruno Voglino, ex vice-direttore di Raitre. Quando mi chiamò il Direttore Guglielmi per dare finalmente dei testi ai programmazzi inguardabili e fallimentari della Dandini, Guglielmi mi affidò a questo signore piemontese, ormai in pensione, che mi fece il suo discorsetto esprimendo le sue richieste “conditio sine qua non”: io lo mandai a quel paese e lo denunciai, nel 1994, facendo verbalizzare per tre mesi presso il comando della GdF di Roma, tutte le malefatte a mia conoscenza. Feci nomi e cognomi di tutti i ladri di miliardi alla Rai, i loro legami con le varie mafie e massonerie, fornii nomi, numeri di telefono, prove e testimoni. Poi un pessimo PdC, D’Alema, bloccò la retata.

Ma passiamo alla Sezione D.O.R.

*

Ho creato il Cabaret, Satira politica e di costume, nel 1974, portandolo davanti a molti milioni di spettatori nei teatri, negli stadi e nelle piazze. Sempre tutto sold-out. Sono uno degli autori più saccheggiati di tutti i tempi. Non passa giorno che qualche comicarolo delle peggiore tv del mondo non “venda” battute mie senza citare la fonte. Lo fece anche Benigni, ma poi si scusò e pagò la colazione per 120 persone da Vanni. Non mi sta bene che i plagiari della cosca #antonio ricci, insistano dal 1990 ad usare il MIO FORMAT (Striscia non è altro che il mio TELEGIORNALE DELLA PERA), centinaia di mie battute e a far scimmiottare la mia voce e il mio slogan “CAPPITTO MI HAI?!“. E NON MI STA BENE CHE DIFFAMATORI COME #CROZZA o barzellettieri un tanto al chilo in tv e su TikToK FACCIANO ALTRETTANTO.

VOI MI CHIEDETE 120 euro e mi dovete decine di milioni.

Sto ancora aspettado i 58 mila euro che mi dovete per il mio Show:

“A CASA DI LUCIO” andato in onda su Nova Televisione di Oristano, per trenta puntate in diretta dalle 12,30 alle 14 e con replica ogni sera alle 21 e con ascolti doppi a quelli di Rete 4 o Rai2.

Un impiegatuccio, non so da qual pulpito, decise che “non rientra nelle opere da tutelare”…

Ma che minchia ne sa un mio dipendente di cosa sia uno show?

E’ il mio pane da una vita. “A CASA DI LUCIO” era un signor show da RaiUno, ma di quella RaiUno che facevano i miei maestri ed amici: i Falqui, i Marchesi, con Chiari, Panelli, Valori, Luttazzi, Simonetti, Valeri, etc. Non certo la cloaca che è diventata dal 1994 ad oggi.

C’erano più idee nelle sigle di quel mio show che in anni di programmazioni di tutte le tv italidiote. E lo show comprendeva: una sit-com, totalmente scritta, diretta e recitata dal sottoscritto, un suo ipotetico maggiordomo, una maggiorata che mi corteggiava perché avrebbe voluto fare la #velina, e uno chef che cucinava (malissimo) in diretta. Poi c’erano gli ospiti che intervistavo ogni giorno: GdF per spiegare tasse e contributi; VVFF per informare i cittadini su come evitare moltti incidenti domestici; vigili urbani, medici, artisti, artigiani, etc. Infine, le associazioni: ENPA (Protezione animali): ogni giorno portavano dei cuccioli da adottare e trovavano casa in diretta. Se li avessero portati da #fazio o dalla #venier sarebbero morti in studio di vecchiaia. Ho ospitato tutte le associazioni: dall’Avis ai Verdi. L’ADMO, i donatori di midollo osseo in Sardegna eravamo in SEI, dopo un mese eravamo 18 mila. Ho addirittura scritto, girato e diretto, decine di brevi gag da insertare negli stacchi pubblicitari tra uno spot e l’altro.

E questo è uno show per il quale non devono essere pagati i diritti?

Il funzionario cretino che ha ricevuto il copione e e la VHS di una puntata a caso, aveva le maracas al posto dei neuroni?

Insomma, mi dovete almeno 58 mila euro per quell’opera, per farla breve. Oltre a qualche milioncino sparito nel famigeralo CALDERONE.

*

Per chiudere: voi, come mezza Europa, sapete che sono stato assassinato civilmente e professionalmente dalla mafia per aver detto molti NO al famigerato plagiaro e sicario di Berlusconi, #antonioricci, e dal peggior PdR mai avuto. Faceva la parodia della zia di Kossiga a Striscia, con ascolti fissi dai 16 ai 18 milioni. (Sono ancora oggi il recordman di ascolti e gradimento di radio e tv e ho visto personalmente i dati Auditel minuto per minuto già da quando facevo Drive In a casa del capo ufficio Marketing. Ho sempre fatto molti punti share in più del programma in sé, portando centinaia di miliardi al socio di craxi e dell’utri). Bene. Cioè, male: dal 17 dicembre del 1990, fregandosene ampiamente dei contratti verbali per svariati miliardi stipulati coi vari capi di Fininvest… mi sono state chiuse tutte le porte. Kossiga telefonava personalmente in Rai per minacciare chiunque mi avesse assunto. Al mio impresario, Vincenzo Ratti, hanno prima minacciato e poi bruciato un’auto milionaria. Come se non bastasse. Ho visto coi miei occhi, nell’ufficio del Direttore Generale dell’ENPALS, ero con Franco Bracardi, una lenzuolata di miei contributi versati in 40 anni: tra radio, teatri, piazze, tv, locali, convention, etc. 38 anni di radio, 4 di tv e oltre 4000 live e stand up.

Poi qualcuno dei servizi deviati, ha cancellato il 90% di quei contributi e mi ritrovo con un misero assegno sociale che non basta nemmeno per l’affitto.

SPERO CHE LA PROCURA FACCIA LUCE ANCHE SU QUESTA RAPINA

E che fine ha fatto il contributo di 450 euro che davate ai vecchi autori indigenti? Io ho versato per una vita una quota per loro, oltre alla tassa di iscrizione. Ora LORO sono anch’IO. I 450, per qualche mese, poi sono diventati 350 e poi ZERO.

Chi si ruba i nostri soldi?

Mi era stato assicurato che avreste ripreso a versare il contributo entro la primavera, del 2019 ma… CHI L’HA VISTO?

Potrei allegarvi tanti documenti, ma cre do che basti e avanzi quanto scritto.

In attesa di un vostro congruo bonifico, vi saluto e vi auguro quell’onestà che ha sempre contraddistinto me e i miei figli.

Lucio Salis

Cell. 3396365943

via XX Settembre, 44 – Iglesias (SU)

https://scrivoquandoequantovoglio.blogspot.com/2013/08/lucio-salis-iocomico-irriverente.html

luciosalis47<luciosalis47@pec.it>15/11 12:05A: segreteria.societaria

Buongiorno. Ricevo questa sciocchezza in risposta alla mia richiesta di avere copie dei miei testi depositati alla Sezione D.O.R. tra il 1974 e il 1975 del secolo scorso. Ligio allo statuto, ho sempre depositato tutto quello che poi sono andato a recitare; così come ho sempre compilato i borderò alla fine di ogni recital, varietà o stand up comedy, che ho diligentemente consegnato al nostro agente Siae presente sul posto. E ne ho fatti circa quattromila in mezza Europa, di spettacoli live.

Il “TELEGIORNALE DELLA PERA” (da cui poi il plagiaro #antonio ricci ha rubato “Striscia” ) l’ho scritto nel Febbraio del 1974, mentre facevo Radiolina a Cagliari) e l’ho recitato centinaia di volte, con varie attrici partners e con il supporto di diapositive: nei teatri, negli stadi, nelle piazze, nei locali alla radio e in alcune tv private romane. I miei tour col varietà “SARDEGNA VIVA“, cui i media locali hanno dedicato centinaia di paginone: prima-durante- e dopo lo show sono datati 1975/1978, con oltre SETTANTA ESIBIZIONI A STAGIONE e con una presenza media di almeno ventimila spettatori, negli spazi aperti.

Questo mi fa supporre che, così come i miei diritti musicali, sono stati fatti sparire anche molti milioni di lire derivanti dai MIEI DIRITTI D’AUTORE teatrali mai riscossi?

Si tratti di un marchiano errore o della scarsa diligenza degli impiegati addetti: io non posso passarci sopra. Voglio i miei diritti e i miei soldi.

Ho migliaia di testimoni ancora vivi che possono attestare davanti a qualunque giudice la veridicità di quanto asserisco.

Ma, in caso la Siae voglia persistere con questo comportamento truffaldino, preparerò un bel comunicato stampa e i miei avvocati riceveranno presto il mandato per un esposto querela con la richiesta di risarcimento danni, interessi maturati negli anni, e un sequestro preventivo di almeno cento milioni di euro. Non ho lavorato per quasi 50 anni per essere derubato e preso in giro daquattro galoppini corrotti e disonesti.

Vi prego dunque di controllare meglio e farmi avere i diritti a me spettanti e le copie dei miei testi rischiesti.

Grazie e buon lavoro.

Lucio Salis

via XX Settembre, 44 – 09016 IGLESIAS (CI)

Ticket n° TT1017310 | Richiesta completata

A

Assistenza SIAE<noreply@siae.it>

12/11 14:46

A: me


Gentile utente,
la tua pratica é stata completata.

Gentile Lucio, La informiamo che il materiale inviato non trova tutela persso la sezione Dor lirica. In caso di futuri invii di materiale, Le suggeriamo di argomentare e specificare sempre la natura degli eventuali depositi.

  • Tipologia richiesta: Informazione/Assistenza
  • Repertorio: DOR
  • Ambito: Repertorio Teatrale e Opere Radiotelevisive, Lirico e Coreografico ► Format/Copioni ► Informazioni su deposito format; richieste copioni
  • Descrizione: “a) TELEGIORNALE DELLA PERA” b) Tour teatrale 1975/6/77/78 dal titolo “SARDEGNA VIVA”



Cordiali saluti

SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori
Viale della Letteratura, 30 – 00144 Roma, Italia
Tel. 06 59905100-Autori ed Editori · Tel. 06 59905200-Utilizzatori

Gentilissima dottoressa  Maria Cristina Callegarini, comprendo benissimo di aver ricevuto, bontà vostra, quello che mi avreste dovuto corrispondere ogni anno che Dio manda in terra in tutti questi miei SESSANTANNI di iscrizione e produzione. Non si fa parola dei miei diritti intascati e mai girati al sottoscritto per la Sez. Musica, per via del famigerato CALDERONE, né dei famosi 58 mila euro a me dovuti dalla Sez.D.o.r. per il mio show televisivo “A CASA DI LUCIO”.SONO CURIOSO DI VEDERE COME ANDRA’ A FINIRE QUESTA STORIA.
Per il momento,  le faccio i miei migliori auguri per le feste e la saluto cordialmente
Lucio Salis

luciosalis47<luciosalis47@pec.it>09/12 12:51A: documentazione.dorliricaBuongiorno. Ero un ragazzino e non sapevo niente della sez. D.O.R., sta di fatto che ho sempre depositato tutto ciò che poi sono andato a eseguire, dal 1974 in poi. Il “TELEGIORNALE DELLA PERA” (da cui antonio ricci ha rubato Striscia) così come la scaletta e i testi dei miei spettacoli denominati “SARDEGNA VIVA” .Della D.O.R. mi parlò Dario Fo dopo un mio spettacolo e infatti mi iscrissi subito. Ma il punto è: quando ho depositato inconsciamente alla Siae questi miei lavori… cos’è successo? Che un solerte funzionario, invece di scrivermi “Guardi che si deve iscrivere alla sez. DOR o non percepirà nessun soldo di diritti” ha bellamente buttato tutto nel cestino? E se un mio avvocato vi chiederà, e ve lo chiederà: che fine hanno fatto i milioni di oltre seicento repliche degli spettacoli contenenti il materiale di cui sopra,  fatti nei teatri, nelle piazze, negli stadi stracolmi e nei locali tipo: Ermitage di Montecarlo, Casinò di Saint Vincent, Casinò di Campione d’Italia, Grand Hotel Excelsior di Venezia, che sono stati pagati alla Siae, come risulta certamente dagli oltre QUATTROMILA borderò compilati e firmati dal Maestro Lucio Salis, in oltre 30 anni di carriera, dopo ogni esibizione?Preparatevi risposte plausibili.Distinti saluti
Lucio Salis

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I miei dischi si ristampano in tutto il mondo: dall’America Latina al Giappone. I miei diritti dove sono?
Un anno dopo gli inizi. Io sono quello bello in smoking
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