Ennesima figura da peracottaro

di Mario Calabresi
Il tour de force del presidente faccia a faccia con tutti, o quasi

Barack Obama con il premier spagnolo Zapatero
PRAGA – “La marcia dei bilaterali continua”, così i giornalisti americani che seguono il viaggio di Barack Obama hanno ribattezzato la nuova ondata di incontri che ha caratterizzato il sesto giorno di visita in Europa del presidente americano. In meno di una settimana Obama ha visto tutti i leader dei Paesi del G8, poi cinesi, indiani, sauditi e sud-coreani, cui ha aggiunto i turchi e per par condicio i greci, i cechi e per non far dispiacere a nessuno pure i polacchi. Ha sanato la ferita degli anni di Bush e ha voluto riservare un faccia a faccia allo spagnolo Zapatero, messo al bando dalla Casa Bianca repubblicana, gratificandolo con il migliore complimento della settimana: “E’ un mio amico e un leader che comprende non solo la straordinaria influenza della Spagna nel mondo, ma che prende questa responsabilità molto seriamente”.

Tra un vertice e l’altro, tra un discorso e una conferenza stampa è riuscito ad incontrare ex presidenti come Havel e possibili futuri primi ministri come il britannico David Cameron, solo per Silvio Berlusconi non è riuscito a trovare un attimo di tempo. Ma il Cavaliere, rendendosi conto che ormai la situazione si faceva pesante, ha rotto gli indugi alla fine del vertice di Praga e si è fatto invitare a Washington: “I giornalisti italiani – ha detto a Obama – attribuiscono molta importanza al fatto che non c’è stato questo incontro bilaterale, ma se me lo chiedi, io te lo concedo…”. A quel punto il presidente americano gli ha detto che lo aspetta alla Casa Bianca prima dell’estate. Il tormentone è finalmente finito, non solo per i giornalisti ma anche per la diplomazia italiana, che le aveva inutilmente provate tutte per trovare un buco nell’agenda di Obama.

°°° Cioè, ragazzi… è andato a chiedere l’elemosina di un incontro e poi spara la sua cazzata : “Obama MI HA INVITATO alla Casa Bianca…”
Non ci si crede alla faccia da culo di questo ominide!!!
In pratica, Mafiolo fa la stessa figura di merda dell’attorucolo sfigato che a Las Vegas vede entrare in hotel Frank Sinatra. Lo tampina per giorni e giorni, infine lo blocca in un’ascensore e si getta ai suoi piedi: “Frank, ti prego, la mia vita è nelle tue mani. La mia carriera, la mia famiglia, il mio domani dipendono da un tuo sì.” E giù baciamano, gli abbraccia le ginocchia e piange a dirotto. Sinatra, più scoglionato che commosso, lo fa tirare su dai suoi gorilla e gli chiede cosa cazzo voglia. “Una stupidaggine, per te, ma per me è la vita o la morte. Devi solo fingere di conoscermi e salutarmi… Mi chiamo Mimmo. Mimmo, ti ricordi? Mimmo, come Modugno… Io domani sarò con un grosso agente che NON mi vuole rappresentare allo stesso ristorante dove hai cenato stasera. Mi farò dare un tavolo vicino al tuo e, quando mi vedi, ti supplico… Basta che dici solo “Ciao, Mimmo! O Hallò, Mimmo. Come ti pare.” Farai questo per me, ché sono siciliano come te, per la mia vita, per il futur della mia famiglia? TI SCONGIURO! MIMMO SONO.” MIMMO!” Sinatra guarda i suoi, sogghigna e dice semplicemente “OK”. La sera dopo, The Voice si reca a cena al solito posto, sta per sedersi quando vede Mimmo, seduto al tavolo di fianco, che parlotta con un vecchio agente di Hollywood. Omo de core, Frank si avvicina al povero guitto e gli dà una pacca amicale sulla spalla: “Hallò, Mimmo. How are you?” E Mimmo, seccatissimo: “O Frank, ma sempre il solito scassacazzo sei? Non lo vedi che sto parlando?! Vaffanculo, Frank!”

sinatra

berpagliaccio2

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