FT: “Saga disperata di Berlusconi l’ultimo episodio si avvicina alla farsa”

STAMPA ESTERA

FT: “Saga disperata di Berlusconi
l’ultimo episodio si avvicina alla farsa”

Il quotidiano della City mette in prima pagina una foto del premier con la testa tra le mani dopo il discorso alla Camera e ricorda che quello di oggi è l’ennesimo voto di fiducia della legislatura

FT: "Saga disperata di Berlusconi l'ultimo episodio si avvicina alla farsa" Berlusconi alla Camera (ansa)

ROMA – Il Financial Times va giù pesante. In prima pagina campeggia una foto di Silvio Berlusconi con la testa tra le mani, con accanto Giulio Tremonti dopo il suo intervento alla Camera 1. Il titolo è: “Mal di testa: Berlusconi affronta l’ennesimo voto di fiducia”. Nella didascalia il quotidiano della City ricorda che “quello di oggi è il 51esimo voto di fiducia per l’attuale governo da quanto (il Cavaliere) è tornato al potere nel 2008”. Poi c’è l’analisi impietosa del corrispondente a Roma Guy Dinmore: “L’ultimo episodio della saga disperata di Berlusconi si avvicina alla farsa”.

Dinmore ripercorre le vicende politiche delle ultime due settimane fino al

voto di fiducia di oggi, reso necessario dal ‘no’ dell’aula di Montecitorio al primo articolo del rendiconto dello Stato. Una fiducia che, anche se il presidente del Consiglio dovesse spuntarla per pochi voti, come molti prevedono, “probabilmente confermerebbe che la sua capacità di controllo durata 18 anni sulle disparate forze del centrodestra sta arrivando alla fine”.

“Il cosa o chi verrà dopo – si legge ancora sul Financial Times – è la domanda che circola di più a Roma e fa paura ai mercati”, che “hanno punito la conseguente paralisi nelle decisioni aumentando gli interessi sul debito a livelli insostenibili nel lungo termine senza un aiuto sostanziale

dell’ue”.

“Non ci sono alternative” ha detto ieri Berlusconi davanti all’aula semi-deserta (l’opposizione è uscita durante il discorso, ndr), ripetendo uno slogan comune ai tempi di Margaret Thatcher, ricorda il Ft. “Questo almeno è ciò che il miliardario magnate dei media vorrebbe che gli italiani credessero – conclude Dinmore – Gli analisti prevedono elezioni anticipate di un anno, nella primavera del 2012, e i sondaggi non sono favorevoli a Berlusconi”.

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