Il trogolo-troiaio di brunetta-berlusconi

LE PERIPEZIE DI NADIA MACRÌ, METEORINA MANCATA, ARCORINA DI SUCCESSO – TAORMINA RINCARA LA DOSE: “IL MINISTRO BRUNETTA ERA FORTEMENTE COINVOLTO, MOLTO PRESO, E MI HA PRESSATO CON INSISTENZA PER SEGUIRE IL CASO. SOLO DOPO CAPII CHE LA MIA CONSULENZA LEGALE ERA PARTE DELLA CONTROPRESTAZIONE” – L’EX MANAGER DI NADIA, PUPILLO DI MORA E PIGMALIONE DI NOEMI E BARBARA GUERRA: “ERA INSTABILE. PARLAVA DI MARCHETTE E INDICAVA I SUOI CLIENTI DURANTE CENE IMPORTANTI. LA PRESENTAI A FEDE, NON LA ASSUNSE, MA LA INSERì NELL’ ‘ARCHIVIO’ DELLE RAGAZZE DA PORTARE DA BERLUSCONI”…

1- FRANCESCO CHIESA SOPRANI, IL SUO EX MANAGER: “PRESENTAI LA MACRÌ A EMILIO FEDE”
Carlo Mondonico per “Novella 2000”
Carlo Taormina – Copyright Pizzi

Francesco Chiesa Soprani ha imparato il mestiere da Lele Mora, ora fa il manager di Vip in proprio. Nella sua scuderia sono passate anche la showgirl

Quando ha seguito anche Nadia Macrì?
«Nell’estate 2007. Gestivo le serate al Pineta, locale di Milano Marittima, procuravo le ragazze immagine. Nadia era una di loro».

Che persona era?
«Era instabile, aveva una doppia personalità. Passava dall’euforia alla depressione in un attimo. Spesso aveva reazioni violente, una volta entrò nel mio ufficio urlando con in mano un paio di forbici. Per non parlare delle volte che mi ha messo in imbarazzo… Una sera, a una cena molto importante, se ne uscì con: “Tre sere fa ho fatto una marchetta…”. Un’altra, gelò tutti i presenti sbottando: “Ma stasera devo andare a letto con lui?”, indicando uno degli ospiti vip».

Però vi siete frequentati per un po’?
«Se è per questo, ci sono pure andato a letto».

Gratis?
«Certo. Lei, però, era sempre senza soldi e spesso li chiedeva anche a me. Ma dopo quell’estate con me non ha più lavorato, salvo proporla per un paio di casting».

Quali?
«Il primo è stato per la trasmissione Uomini e Donne di Maria De Filippi. Al primo approccio è piaciuta, ma se non ricordo male è durata il tempo di una puntata: ha avuto un violento litigio con la redazione del programma e l’hanno cacciata. Per darle un contentino allora la presentai a Emilio Fede per fare la meteorina».

E la prese?
«In Tv non andò mai, ma il direttore del Tg4 la “schedò” nell’archivio delle sue ragazze».

In che senso, scusi?
«Fede fa i casting di persona. Funziona così: entra una ragazza, lui la guarda, ci fa due chiacchiere e da lì capisce che tipo è. Anche Noemi Letizia aveva fatto un provino con Fede».

La Macrì sostiene di essere riuscita a incontrare il premier proprio tramite Emilio Fede.
«Mi sembra credibile. Una volta, il direttore del Tg4 usava intermediari come Lele Mora o me per far conoscere le ragazze a Berlusconi. Dopo Vallettopoli, ha cominciato a gestire le ospiti da solo: meno passaggi, meno pericoli».

Sta dicendo che lei andava con Mora e le ragazze alle feste del premier?
«Sì, ma dopo Vallettopoli sono uscito dal giro. Fui indagato per aver chiesto a Barbara Guerra se voleva venire a Villa Certosa. Però delle feste non ho intenzione di parlare».

2 – PARLA L’AVVOCATO TAORMINA: “ECCO PERCHÉ BRUNETTA ERA FISSATO DELLA MACRÌ”
Massimo Murianni per “Novella 2000”

Nadia Macrì dice di essere andata a letto con Renato Brunetta, per soldi. Il ministro ribatte di averla conosciuta a un convegno, di essersi commosso per il suo caso disperato, e di averla presentata a Carlo Taormina perché la difendesse in tribunale, e di non averla mai più vista. Ma l’avvocato ha un ricordo diverso.

Avvocato, quando ha visto il nome della Macrì sui giornali si aspettava di essere coinvolto?
«No. In un primo tempo Brunetta ha dichiarato che avviò la Macrì a un avvocato matrimonialista. Io, che non sono mai stato un matrimonialista, capii che non voleva mettermi in mezzo, o meglio: voleva che non stessi in mezzo. Poi quando ho letto che la Macrì ha ricostruito tutta la storia, ricordando che Brunetta l’ha portata da me, che lui avrebbe provveduto alle spese legali, e che il giorno dopo se ne sarebbe andata a letto con Brunetta, che le avrebbe dato 300 euro e un vestito, allora ho sentito la necessità di intervenire».

Perché?
«Perché ho capito che la mia prestazione professionale faceva parte della controprestazione a Nadia Macrì. Questa è una figura che non posso permettere».

Quando ha incontrato la Macrì?
«Tra la fine del 2005 e giugno del 2006. Brunetta mi chiamò due o tre volte prima di venire, dicendomi che voleva sottopormi una questione di riguardo che coinvolgeva una sua carissima amica. La prima volta vennero insieme, Brunetta e la Macrì. Lei mi raccontò di questa vicenda giudiziaria che la riguardava sotto due profili: uno legato al Tribunale dei minori e un altro a una questione penale. Sulla questione penale, in quell’incontro lei fu molto sfumata, insistette più che altro sull’altra vicenda: era disperata perché le era stato tolto il bambino, che all’epoca aveva circa un anno».

Quante altre volte vi siete incontrati?
«Ricordo almeno altre due volte in cui sono venuti insieme, e una volta in cui venne soltanto lei. E ricordo soprattutto un numero infinito di telefonate di Brunetta e della Macrì per avere informazioni».

Brunetta sostiene che il suo interessamento è solo un atto umanitario nei confronti di una ragazza conosciuta per caso a un convegno.
«Magari un pizzico di ragione umanitaria ci sarà anche stata, ma certamente il viatico mi sembrava l’esistenza di un forte rapporto tra i due. La ragazza era bella, decisamente eccentrica nel comportamento e nel modo di vestire. Lui era fortemente coinvolto, molto preso, e mi ha pressato con insistenza perché seguissi il caso».

Perché poi lei ha lasciato la difesa?
«Approfondendo scoprii che alla Macrì fu tolto il figlio proprio a causa della vicenda giudiziaria penale nella quale era coinvolta. Era stata denunciata dal marito per una storia veramente squallida, che non posso rivelare per rispetto del segreto professionale. Allora cercai di allontanare questa ragazza, che continuava a telefonarmi».

Riferì a Brunetta quello che aveva scoperto?
«Sì. Gli dissi: “Renato, datte ‘na regolata, perché questa vicenda mi sembra molto diversa dal fatto umanitario che mi è stato rappresentato”. Ecco, gli detti questo segnale. E smisi di seguire il caso, anche perché ancora non ero stato pagato».

In questi giorni si è sentito con Brunetta?
«No, non mi ha chiamato».

brunetta

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