La scomparsa di Alfano, la marionetta del nano.

La scomparsa di Alfano

Maria Novella Oppo

E così, anche Ballarò ha chiuso per ferie, con una puntata finale a doppio Crozza, che ha offerto l’occasione al sindaco di Vicenza, Tosi, per tacere (e da questo si vede la sua superiore intelligenza rispetto agli altri leghisti urlanti, digrignanti o semplicemente ghignanti, come la iena ridens Roberto Castelli). Comunque, dei programmi di Raitre, rimane in pista Chi l’ha visto, che speriamo si occuperà presto di una delle scomparse più impressionanti degli ultimi tempi: quella di Angelino Alfano, il segretario del Pdl (non) eletto a furor di popolo da nessuno. Anzi, eletto da quel nessuno che è diventato Berlusconi, nonostante Giuliano Ferrara lo voglia risvegliare dalla catalessi, come Gesù fece con Lazzaro. Ma siccome, purtroppo, Giuliano non è Gesù e, se lo fosse, si curerebbe di rianimare qualcun altro, il letargo di Berlusconi continua. E anche Bossi, al suo fianco sui banchi del governo, ieri dormicchiava durante il discorso di Silvio. Di Alfano invece non si sa più nulla. Da quando è segretario non ha fatto una mossa, un sospiro, neanche due righe scritte da Bisignani.

al  fano

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