“L’agricoltura è un mestiere per giovani. Grazie a Expo e tech” L’Agrogeneration segna l’occupazione di +12% di under 35enni.

Nel corso del 2016 sono aumentati del 12% gli under 35 che hanno scelto i campi. Si tratta di lavoratori altamente qualificati. La consacrazione all’evento del Mipaaf, Agrogeneration: droni e tecnologia per trasformare l’Italia nella patria dell’agricoltura “di precisione”

L'Agricoltura è un mestiere per giovani. Cresce l'interesse con Expo e tecnologia

MILANO – Quello dell’agricoltore torna ad essere un mestiere per giovani, grazie al traino di Expo, alla crescita di interesse (e di valore) del mercato dei prodotti “sani” della terra e all’impiego crescente di tecnologie avvenieristiche e raffinate.

A fare il punto su questo rapporto che si va rinsaldando è stata la Coldiretti, in occasione di un evento del Mipaaf “Agrogeneration” che ha presentato molti spunti interessanti a riguardo. Secondo l’associazione dei coltivatori, nel 2016 sono aumentati del 12% i ragazzi italiani under 35 anni che hanno scelto di lavorare in agricoltura: una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori che costituiscono uno dei principali vettori di crescita del settore agroalimentare italiano grazie a una capillare e rapida acquisizione di processi innovativi che spingono l’occupazione.

L’incremento è diffuso sia tra i ragazzi (+16%) che per le ragazze (+5%), “a testimoniare che l’appeal del settore agricolo tra i giovani è ormai trasversale ai generi”. Un risultato record rispetto al dato generale che vede l’occupazione giovanile nei vari settori crescere dell’1%, si sottolinea, e che si caratterizza anche per essere un lavoro “di qualità”: tra le new entry giovanili nelle campagne, ben la metà è laureata, il 57% ha fatto innovazione, ma soprattutto il 74% è orgoglioso del lavoro fatto e il 78% è più contento di prima.

Probabilmente, sia per l’ingresso di questi giovani altamente istruiti, sia perché la stessa agricoltura sta cambiando il passo, il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha potuto dar vita, all’Universita’ di Catania, all’evento Agrogeneration, che si è caratterizzato proprio per la presenza della tecnologia. Dagli studi spaziali per la produzione di cibo ai droni per il controllo dei terreni, dall’impiego di materiali alimentari di recupero per le stampanti 3D a sistemi di ottimizzazione dell’uso delle acque a macchine di precisione per i controlli. L’agricoltura italiana si presenta così sempre più come un lavoro “di precisione”, che per questo ha i giovani come protagonisti.

L’evento internazionale organizzato dal Mipaaf in collaborazione con Crea e’ stato interamente focalizzato sulle nuove opportunita’ per gli under 40 legate all’innovazione nella produzione di cibo. Un evento di successo anche online visto che in settimana l’hashtag #agrogeneration e’ stato trending topic per due giorni, raggiungendo piu’ di 5 milioni di persone. “Ad un anno da Expo Milano – ha dichiarato il ministro Maurizio Martina – abbiamo voluto un evento che mettesse in luce le esperienze e la passione dei giovani innovatori nel settore agroalimentare. Le storie di queste ragazze e ragazzi sono le traiettorie di futuro dell’Italia. Un futuro che vede l’agricoltura al centro, non guardando indietro ma con una spinta decisa a innovare. Agrogeneration per questo diventerà un appuntamento stabile: la seconda edizione sara’ a luglio 2017. Deve essere il laboratorio di costruzione del nuovo modello agricolo italiano. Da Catania, dalla Sicilia, dal cuore del Mediterraneo lanciamo una sfida cruciale, vogliamo portare l’Italia ad essere in 5 anni leader europeo nell’agricoltura di precisione. L’obiettivo è passare dall’1 al 10 per cento della superficie agricola lavorata con mezzi di agricoltura di precisione in tutto il Paese”.

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