PDL. Li stanno arrestando tutti. Di questo passo tra sei mesi si riuniranno in una Panda.

Corruzione a Lucca
arrestato un assessore

Sono cinque le persone per cui è stata decisa la custodia cautelare al termine di un’indagine dei carabinieri. Coinvolto l’assessore della mobilità della giunta di centrodestra, Marco Chiari, e il dirigente dell’ufficio urbanistica, Maurizio Tani. Uno degli arrestati è il figlio del presidente del tribunale di Lucca

di FRANCA SELVATICI

Corruzione a Lucca arrestato un assessore Maurizio Tani, dirigente dell’ufficio Urbanistica del Comune Foto di Vip

LUCCA – Da questa mattina sono in carcere per corruzione l’assessore al Comune di Lucca Marco Chiari, al quale il sindaco Mauro Favilla (che guida una giunta di centro-destra) aveva affidato le deleghe alla mobilità, al centro storico e ad alcuni grandi progetti come lo stadio, e il dirigente dell’ufficio urbanistica Maurizio Tani. Agli arresti domiciliari, con la stessa accusa di

corruzione, sono stati mandati l’architetto Giovanni Valentini del Gruppo Valore di Prato, sino a martedì pomeriggio azionista di maggioranza della Lucchese Calcio, e i professionisti Luca Antonio Ruggi, dello studio professionale di Chiari, e Andrea Ferro, già presidente della commissione ambientale del Comune di Lucca. Ferro è anche il figlio del presidente del tribunale di Lucca, Gabriele.

Una nota dei carabinieri, che stanno eseguendo anche numerose perquisizioni, spiega che i cinque arrestati sono ritenuti responsabili di “reati contro la pubblica amministrazione, per aver creato uno stabile accordo corruttivo con promesse e dazioni di danaro, finalizzato all’adozione ed approvazione di provvedimenti amministrativi, che consentissero la realizzazione di importanti progetti edilizi ed urbanistici”.

Su richiesta della procura e per ordine del gip, i carabinieri hanno sequestrato beni ed immobili per circa 20 milioni di euro al Gruppo Valore e l’intera area del Parco di San’Anna, dove i terreni hanno cambiato più volte destinazione d’uso e dove l’architetto Valentini progetta di costruire appartamenti, un albergo, negozi, un centro commerciale, una multisala. La vicenda fu ricostruita nel 2007 da un articolo del Tirreno, a seguito del quale venne costituita la Associazione Parco di Sant’Anna, che in questi anni si è battuta contro “l’eccessivo e incontrollato consumo del suolo”e che il 28 marzo scorso aveva inviato in Regione una analisi delle norme urbanistiche adottate dal Comune di Lucca il 17 gennaio: norme che, secondo l’Associazione, pur dichiarando di voler fermare la corsa al cemento, rimettevano in corsa “il mega-intervento immobiliare” del Gruppo Valore nel Parco di Sant’Anna.

Il reparto operativo dei carabinieri  parla di “un quadro di corruttela esistente tra amministratori, funzionari pubblici, liberi professionisti lucchesi e mondo imprenditoriale toscano. Le indagini partono da alcuni esposti presentati alla procura in cui veniva prospettata l’illegittimità di alcune scelte urbanistiche adottate dal Comune”. L’inchiesta va avanti da un anno. “Per giungere al completamento dell’iter amministrativo è risultato decisivo l’operato dell’assessore Chiari con la fattiva collaborazione dell’architetto Tani, dirigente comunale all’urbanistica, e di Rugi e Ferro – dicono i carabinieri – Chiari ha sfruttato la situazione per perseguire il proprio profitto facendosi promettere e/o percependo da Valentini compensi illeciti”.

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