Qualcuno ci svegli dall’incubo

Maria Novella Oppo

Qualcuno ci svegli dall’incubo

Si vota, non si vota, ad ogni momento cambiano le dichiarazioni di esponenti dello stesso governo. Dipende quasi dalla edizione del tg. I membri di questo folle esecutivo, come una compagnia di guitti, improvvisano un copione demenziale. La ministra Gelmini, che sarà ricordata per aver firmato il più grande licenziamento della storia d’Italia, improvvisamente finge di preoccuparsi delle migliaia di precari gettati sul lastrico, dicendo loro che, se avranno la gentilezza di sopravvivere, tra qualche anno saranno riassorbiti nei ranghi. Magari più magri, ma felici. Intanto, appare sempre più evidente, e viene ribadito da tutti senza scandalo, che il Paese è nelle mani di Bossi, uno che si trastulla con ampolle di acqua infetta e che ormai si esprime solo a rumori corporali, subito interpretati dai più accreditati politologi come segni di intelligenza politica. Ma dove siamo capitati? Speriamo che al più presti qualcuno ci svegli dall’incubo o cambi canale.

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