DEGRADO E DEVASTAZIONE

Centro storico Operatori Ama impegnati per ripulire tutta la zona
Arrampicate e immondizia
Il degrado della Fontana di Trevi
I vigili presidiano la piazza ma i turisti sono scatenati

Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari annuncia, sul Gazzettino, che pubblicherà sul sito del Comune le fotografie che ha scattato in giro per le altre città d’arte, a cominciare da Roma e Firenze, per mostrare situazioni di degrado ben più gravi di quella lagunare. E il Corriere decide di verificare, portando obiettivo e taccuino a Fontana di Trevi, uno dei luoghi più visitati (e spesso più vandalizzati) alle ore 16 di sabato.

Una passeggiata tra migliaia di turisti che si accalcano per gettare la tradizionale monetina nell’acqua. Un afflusso costante e disordinato di persone che, inevitabilmente, lascia a terra una scia di cartacce e mozziconi, coppette di gelato e lattine vuote. Se ne trovano un bel po’ ai lati della fontana, anche se la situazione appare nel complesso piuttosto ordinata. Anche per merito dell’addetto che, armato di ramazza verde fluorescente, alle 15.55 ha spazzato con cura tutta l’area davanti alla settecentesca fontana progettata da Niccolò Salvi.
A colpire l’attenzione, però, sono gli incoscienti che si arrampicano sui marmi antichi, approfittando degli scalini laterali sulla destra che portano praticamente dentro la rappresentazione barocca. Prima una coppietta che, incurante della norma antibivacco voluta dal sindaco Alemanno, si rifocilla con pane al prosciutto. E poi un’intera scolaresca – la «Mitica quinta» come è scritto sulle magliette arancioni – che trasforma le sponde della fontana in uno scivolo e si esercita in giochi di equilibrio rischiando di fare un tuffo alla Anita Ekberg. «Ragazzi, tutti giù subito!» intima urlando un vigile che per tutto il giorno ha gli occhi puntati sulla grande statua di Oceano scolpita da Pietro Bracci.

In tutto erano otto le divise che sabato pomeriggio vegliavano sulla piazza, anche per prevenire i classici ladri di monetine: due carabinieri in moto e sei vigili, quattro dei quali impegnati contro i venditori abusivi. Sulla piazza, infatti, si aggirano solo un paio di fotografi improvvisati che offrono ai turisti il tradizionale scatto davanti alla fontana. Per evitare i controlli, gli abusivi preferiscono le strade laterali: in via della Stamperia, per esempio, sono accalcati tra le macchine posteggiate e i cestini stracarichi di immondizia. Nessuna divisa, però, sembra notare il gruppo di operai al lavoro su piazza di Trevi. Davanti al palazzo che ospitò il presidente Pertini, infatti, si è rotta una condotta d’acqua. La perdita deve aver coinvolto anche il vicino negozio di scarpe da cui, a intervalli regolari, esce fuori un uomo con un secchio in mano. L’acqua sporca finisce nei tombini e sui sanpietrini, creando pozzanghere puzzolenti proprio sotto i piedi dei turisti.

°°° Che dire? Questo regimetto di merda sta sfasciando completamente tutto il nostro Bel Paese. Ormai siamo il fanalino di coda del mondo. In tutti i settori… E gli stessi razzisti che Sgovernano sono quelli che odiano gli immigrati: molto più colti e civili di loro!

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Carlotta De Leo

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