Alfano ci riprova, ma la Lega gli dice no. °°°Poveracci, non li vuole proprio più nessuno!

A parte un paio di decerebrati di Olbia, decerebrati e assolutamente ignoranti e disinformati: attrezzi che danno le colpe del disastro attuale a Monti! Povero Monti, che sta solo continuando la devastazione e la macelleria sociale del mafionano. Questi due ebeti sostengono che “quando c’era berlusconi a Olbia si lavorava!” Non si rendono conto che hanno cementificato spiagge e colline, deturpato tutto con porcilaie che chiamano “ville” e SONO TUTTE VUOTE E GIA’ CADENTI. Ma non si rendono nemmeno conto che proprio il nano, portando qui zoccole e lelemora di tutti i tipi, ha fottuto per sempre anche la Costa e Porto Rotondo: i Vip sono scappati e giusto qualche minetti o parietti si vedono ogni tanto ad inquinare il mare con la loro plastica.

http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/465229/

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Pseudoinsegnanti preparano alle elementari i decerebrati inutili di domani.

In gita alla base militare alle elementari
a organizzare è l’assessore “nostalgica”

Polemica a Sacile per la scelta dell’assessore Ariana Sabato: bimbi delle scuole elementari in visita di istruzione alla base militare di Aviano, tra le proteste di alcuni genitori. L’assessore comunale a Sviluppo economico, turismo, lavoro e innovazione su Facebook si presenta con la bandiera della Repubblica sociale di Mussolini e saluta i colleghi di carriera politica con l’espressione “auguri camerata”

Al ritorno dei figli da una gita nella base militare Usaf di Aviano due padri hanno mandato una lettera di protesta alla scuola, un’elementare di Sacile, provincia di Pordenone. Per esprimere, pur riconoscendo come “finora impeccabili” dirigenza scolastica e insegnanti, i loro dubbi sull’utilità di visite “tese probabilmente ad accondiscendere ad aspettative di politici”. Il politico, o meglio l’amministratore, a cui fanno esplicito riferimento nella lettera è l’assessore Ariana Sabato. Una signora che (ma questo i genitori non lo sanno) nel suo profilo Facebook si presenta non con il proprio volto ma con la bandiera della Repubblica sociale italiana di Benito Mussolini.

Assessore comunale a Sviluppo economico, turismo, lavoro e innovazione, Ariana Sabato ha un passato di consigliere comunale a Conegliano per Alleanza nazionale, ora milita nel Popolo delle libertà. Il progetto di portare i bimbi a

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I decerebrati destronzi di Oristano non si smentiscono mai.

Oristano, senegalese si ammala e perde il posto

Lo spazio nel mercatino di via Aristana è stato assegnato a un altro ambulante

di Elia Sanna

Il mercatino degli ambulanti di via Aristana

Il mercatino degli ambulanti di via Aristana

ORISTANO. Si è ammalato ed è stato ricoverato. Al ritorno non ha trovato più il posto all’interno del mercatino in via Aristana. Il Comune, dopo tre mesi di assenza, ha assegnato lo spazio ad un altro ambulante. Dopo il danno quindi anche la beffa per l’ambulante senegalese Gaye Khadim, residente da anni in via Tore Carta.

L’ambulante lavora nel capoluogo da molto tempo, fa parte di una nutrita e ben integrata comunità africana. Nel lontano 1994 aveva ottenuto dal Comune una concessione di posteggio che gli permetteva di esporre i suoi prodotti nel mercatino settimanale di via Aristana.

Quest’anno ha avuto dei seri problemi di saluto che lo hanno costretto a un ricovero. Dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Touba, in Senegal, Gaye Khadim, è rientrato ad Oristano e si è trovato il provvedimento di decadenza della concessione nel marcato degli ambulanti.

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Ladrusconi e Bertoladro. L’ultima beffa della Maddalena: addio al sogno dell’hotel del G8

L’ultima beffa della Maddalena
Addio al sogno dell’hotel del G8

L’ultima beffa della Maddalena Addio al sogno dell’hotel del G8 Licenziati i dipendenti, la Mita pronta a ridare le chiavi alla Regione.La struttura era stata data in gestione per 40 anni al gruppo Marcegaglia. I lavori furono affidati da Bertolaso al cognato Francesco Piermarini.
LA SUITE di Obama, adesso, più che una leggenda rischia di passare alla storia come il simbolo di una grande incompiuta. Alla Maddalena sull’ex Arsenale, l’unica struttura costruita per il G8 tenuta in vita, potrebbe calare presto il sipario. Colpa dei ritardi del governo e della Regione.

Per la bonifica di questo spicchio di mare antistante l’hotel del G8 – dato in gestione dalla Regione per 40 anni alla Mita Resort del gruppo Marcegaglia, canone da 60 mila euro l’anno più 30 milioni post-bonifica – Guido Bertolaso, l’ex capo della Protezione civile, ha speso 72 milioni di soldi pubblici. I lavori sono stati affidati al cognato Francesco Piermarini: ma la pulizia della discarica marina – in perfetto stile Cricca – non è mai stata completata. E così in porto le barche non possono navigare. Come un campo da calcio dove è impossibile tirare calci al pallone. Non pervenuti nemmeno i permessi per l’hotel che doveva ospitare i capi di Stato: primo fra tutti l’abitabilità. Mita le aspettava già questa estate le carte, ma la Regione Sardegna – proprietario di questo sito di 150mila metri quadrati dove un tempo sorgeva l’Arsenale militare – non ha ancora effettuato nemmeno la perimetrazione dell’area. E’ questo il quadro di Porto Arsenale, la struttura sorta dalle ceneri dello scandalo del G8 (un affare costato 500milioni di euro, 327 per le opere alla Maddalena, il resto per l’Aquila) che nei piani del gruppo Marcegaglia doveva diventare il porto turistico più importante del Mediterraneo.
Ora potrebbe trasformarsi nell’ultima beffa della Maddalena.

Il 31 dicembre i lavoratori ancora sotto contratto con la Mita Resort – una dozzina tra guardiani e marinai – se ne andranno a casa. Gli altri essendo stagionali se ne erano già andati a settembre. L’unica azienda maddalenina che ancora lavora nell’ex Arsenale è la Roland Garden, che cura il verde. Che sia solo la prassi invernale per un porto collegato a una megastruttura turistica? Secondo il capitolato d’appalto, Mita – che ha ottenuto la concessione dell’ex Arsenale a un prezzo certamente vantaggioso – avrebbe dovuto presentare al Comune un piano industriale a garanzia che il suo business sarebbe stato per l’isola anche un’occasione di rilancio – e di indennizzo. Il piano non si è ancora visto. Secondo quanto filtra da fonti vicine alla società – che ufficialmente non dichiara nulla -, prima di fare nuovi passi ( la sola manutenzione della struttura costa 2 milioni di euro l’anno) il gruppo Marcegaglia vuole vederci chiaro. Che significa capire alcune cose: primo, se le acque dell’Arsenale continueranno – nonostante il piano della Protezione civile – a essere infestate da idrocarburi e quindi non navigabili. Secondo, se la Regione manterrà fede – finora non lo ha fatto – agli impegni presi. In pratica: non essendo nelle condizioni di poter sviluppare il proprio progetto Mita potrebbe valutare l’ipotesi di rivedere il suo impegno nell’affare di Porto Arsenale. I magazzini sono pieni di materiale ancora incellofanato: banchine galleggianti, divise del personale, attrezzature subacquee, gommoni, macchine elettriche. Tutto con il logo “Porto Arsenale”. Se sono inutilizzati non è certo per colpa di Mita. La società della Marcegaglia risulta danneggiata dalla celerità elefantiaca della Regione e dagli effetti imprevisti retaggio della scriteriata azione della Protezione civile (Bertolaso&Co) sull’isola. “Siamo di fronte a un paradosso – tuona il sindaco Pd Angelo Còmiti – c’è una società che deve fare i suoi investimenti – che servono come il pane a questa città – ma non viene messa nelle condizioni per farlo. Governo e Regione ci hanno abbandonato al nostro destino”.

Dietro la nebulosa senza fine che avvolge tutto quello che è passato sotto le grinfie della Cricca Balducci-De Santis-Della Giovampaola-Anemome, aleggia un nuovo spettro: e cioè che Mita di qui a poco decida di riconsegnare le chiavi dell’ex Arsenale alla Regione. “Cappellacci (governatore sardo, ndr) se ne sta lavando le mani”, tuona il consigliere comunale Mauro Bittu. Nell’arcipelago degli scandali e delle beffe c’è rabbia. Altro che riconversione: molto di quello che è stato costruito per il G8 langue e appassisce. L’hotel a 5 stelle sorto nell’ex ospedale militare dista un centinaio di metri dall’Arsenale: è costato 75 milioni, 742 mila euro a stanza (sono 101). A febbraio 2010 – dopo un’inchiesta di Repubblica – Bertolaso promise che sarebbe stato fatto un nuovo bando di gara per l’assegnazione. Che c’erano contatti avviati con due società. Zero. Il bestione è ancora lì, con le erbacce intorno, una cattedrale sul mare e nessuno la vuole. E ancora: più nulla si sa del Water Front, il porto turistico cittadino i cui lavori dovevano partire a ottobre. Doveva essere un’opera collegata al G8 anche quella: ma dopo gli scandali sulla corruzione, gli arresti, i costi fuori controllo, è scivolata “a data da destinarsi” sorride amaro Còmiti. Le spese? Dieci milioni di fondi Fas, altri cinque provenienti dalle casse della Regione: ma è ancora tutto fermo. Roberto La Monica fa il pubblicitario. Con una mostra fotografica aveva già lanciato l’allarme sull'”isola usa e getta”. Ora ha proposto all’amministrazione una campagna di rilancio intitolata “Maddalena c’è”. Forse bisognerebbe aggiungerci un punto interrogativo.

(22 dicembre 2010)

°°° Da pigliare a calci nel culo tutti quei sardi ladroni o decerebrati che hanno dato fiducia a una banda di ladri come berlusconi, cappellacci, corona, bertoladro, e la loro cricca. Mi vergogno sempre di più di certi sardi.

hotel g8

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SCUOLA. Tutti i legaioli e i decerebrati di destra in classi differenziate! Leggete qui…

legaiolo

ECCO LA TESTA DI CAZZO FONTANINI

L’idea del leghista Fontanini
“I disabili in classi differenziate”

Il presidente della Provincia di Udine gela la platea di un convegno. “Ritardano lo svolgimento dei programmi scolastici”.

 

 

I disabili nella scuola? “Ritardano lo svolgimento dei programmi scolastici, più utile metterli su percorsi differenziati”. Il leghista Pietro Fontanini interviene a un convegno a Palmanova e si scatena la bufera. Le dichiarazioni del presidente della Provincia di Udine davanti a 300 operatori del settore disabilità, trovano in serata la reazione “attonita e indignata” dell’assessore regionale alla Sanità, disabile, Vladimir Kosic (Pdl)
di Marco Ballico

TRIESTE. I disabili nella scuola? “Ritardano lo svolgimento dei programmi scolastici, più utile metterli su percorsi differenziati”. Il leghista Pietro Fontanini interviene a un convegno promosso dal Consorzio per l’assistenza medico-pedagogica a Palmanova e si scatena la bufera. Le dichiarazioni del presidente della Provincia di Udine, confermate da più testimoni e contestate dalla platea di 300 operatori sul tema della disabilità, trovano in serata la reazione “attonita e indignata” dell’assessore alla sanità Vladimir Kosic. Ma il primo a prendere le distanze, già al tavolo dei relatori, è Paolo Ciani, consigliere regionale del Pdl.

LA DENUNCIA A riferire le parole di Fontanini è Francesco Martines, capogruppo del Pd in Provincia. “Ritengo queste affermazioni offensive nei confronti delle famiglie che vivono situazioni di disabilità – scrive Martines in una nota – e nei confronti di operatori che cercano in tutti i modi di rendere operative teorie e comportamenti di massima integrazione e inclusione nel mondo della scuola e nella società”.

LA SMENTITA ontanini, all’ora di cena, detta all’agenzia una smentita sul termine “ritardi”. E precisa: “Quello che ho detto è che, rispetto al modello italiano che prevede l’insegnante di sostegno, si potrebbe pensare a quello in vigore in altri Paesi europei: la classe differenziata”. E ancora: “Non mi sono espresso nei termini che mi sono stati attribuiti e mai affermerei simili cose. Ho riportato un’esperienza personale, da insegnante, riferita a una quinta della scuola secondaria superiore che si stava preparando all’esame di maturità”. Tra l’altro, conclude Fontanini, “come Provincia finanziamo progetti per l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro”.

LE CONFERME Martines ribadisce però quanto riportato nella prima denuncia: “Ho verificato con decine di operatori presenti. Tutti furibondi”. E pure Ciani, testimone diretto, smentisce Fontanini: “Quanto riportato è, purtroppo, corretto. Non a caso sono subito intervenuto prendendo le distanze. Non si capisce – aggiunge il consigliere del Pdl – quando Fontanini parla da presidente della Provincia o da segretario della Lega”. Critico anche l’assessore Kosic: “Se rispondono al vero le affermazioni riportate, devo constatare il palese contrasto con quello che stiamo facendo con gli enti locali e le famiglie sul tema della disabilità. Ricordo che la legge nazionale 517/1977 ha abolito, con una scelta di umanità e rispetto, le “classi speciali” che altro non erano che ospedali psichiatrici per bambini”.

L’OPPOSIZIONE Pure dal Pd arrivano forti contestazioni. “Chi parla così dimostra di non capire niente”, dichiara la deputata Alessandra Siragusa. Durissimo anche Gianfranco Moretton: Le dichiarazioni insane di Fontanini richiederebbero un percorso differente per lui e non per le persone meno fortunate”. Secondo il capogruppo del Pd il presidente della Provincia di Udine “ha perduto il lume della ragione e del buon senso. Il suo agire ci porterebbe alla disgregazione della società allontanandola dall’obiettivo del vivere civile per un ambiente giusto ed equilibrato”. Per Debora Serracchiani, infine, “quando un politico parla di ghettizzare i bambini disabili, vuol dire che non c’è più limite e che ci stiamo già muovendo in un territorio pericoloso”. (23 ottobre 2010)

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Salute e grano! Il pregiudicato Berlusconi occupa i tg con le sue minchiate:20 ore l’anno!

Il Cavaliere impazza nei tg
in nove mesi 16 ore e mezza

°°° La cosa tragica, amici, è che per i sondaggi intervistano solo ed esclusivamente questi poveri decerebrati da tg! Gente che non sa NULLA di ciò che accade realmente in Italia e nel mondo. Perché non provano a intervistare noi della Rete? Avrebbero delle amare sorprese.

alfano

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Altro regalo di Berlusconi

L’apertura delle iscrizioni lanciata via internet con slogan deliranti

Gli obiettivi della “lotta” sono negri, immigrati, omosessuali, ebrei

“Aderisci e salva la stirpe bianca”
Ku Klux Klan in Italia, l’ultima follia

“Riprendiamoci quello che ci è stato tolto e diamo ai nostri figli il futuro che meritano”

“Aderisci e salva la stirpe bianca” Ku Klux Klan in Italia, l’ultima follia

Dal sito della sezione italiana
di MARCO PASQUA

MOTO  RAZZISTA

motodrillo

Lanciano “un appello” a chiunque, in Italia, voglia difendere “la stirpe bianca”, perché “l’uomo bianco non è mai libero di esercitare il proprio potere nelle proprie terre e nazioni”. L’ombra del Ku Klux Klan (KKK), che, in America, riunisce xenofobi e razzisti nascosti dietro al tradizionale cappuccio bianco o colorato, si allunga anche sul nostro Paese, dove è stato

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CAZZARI ALLO SBANDO

L’avvocato lo aveva presentato a Roma
Le 5.000 immagini scattate da Zappadu non saranno sequestrate
Foto Villa Certosa: no della Procura
respinto l’esposto di Ghedini

Il fotoreporter ascoltato dal Garante della Privacy

Niccolò Ghedini

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ROMA – La procura di Roma cambia strada e respinge l’esposto dell’avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini sul sequestro delle cinquemila nuove foto scattate a Villa Certosa dal fotoreporter Antonello Zappadu. Non più tardi di dieci giorni fa, di fronte al primo esposto, relativo a 700 scatti, la Procura dispose il sequestro immediato. Questa volta si è limitata a passare gli atti ai colleghi sardi di Tempi Pausania competenti per territorio.

Ghedini aveva già annunciato, alla fine della settimana scorsa, il nuovo ricorso alla magistratura. “E’ un fatto gravissimo, chiediamo al Garante e all’autorità giudiziaria che vengano sequestrate tutte le cinquemila fotografie che Zappadu dice di aver scattato”, aveva dichiarato l’avvocato del premier. Le foto scattate dal 2006 al 2009 sarebbero, per l’avvocato, “intollerabili” in quanto violerebbero la privacy del premier e dei suoi ospiti. E’ proprio al reato di violazione della privacy, previsto dall’art. 651 bis del codice penale, che Ghedini si appella.

Zappadu dal Garante – Questa mattina il fotoreporter sardo è stato ascoltato dal Garante della Privacy in merito alla vicenda delle foto scattate a Villa Certosa. Zappadu ha tempo sino alle 16 di mercoledì per consegnare una memoria difensiva. Intanto il Garante procederà con l’istruttoria sulla vicenda.

°°° Ma davvero questo azzeccagarbugli spiritato crede di prendere per il culo tutti? Lui e il suo padrone bandito e cocainomane si ostinano a trattare i cittadini italiani come se fossero decerebrati come i suoi elettori. O ghedini! Piglia, incarta, e porta a casa!!!

ECCO GHEDINI STUPITO PER IL VAFFANCULO DEI GIUDICI.

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