Began, quella delle feste eleganti. L’ape che succhia, insomma.

Began, quella delle feste eleganti.

di Denise Pardo

La chiamano ‘l’ape regina’, perchè era la favorita del premier e dei suoi party. Indagata nell’inchiesta di Bari, in un’intervista ha detto: ‘Il bunga bunga sono io’. Ritratto senza filtri della donna che iniziò posando come prostituta in un parcheggio di Roma e, ancora una settimana fa, era a Palazzo Grazioli

(29 settembre 2011)

Sabina Began. Foto di Roberto Granata Sabina Began. Foto di Roberto GranataNe ha fatta di strada Sabina Began, è il caso di commentare, da quelle foto dei primi anni Novanta in cui impersonava una prostituta, bella e prosperosa anche se dallo sguardo parecchio truce, molto balcanico come da origine, più Beganovic che Began. Ne ha fatta di strada, in effetti, dal set di quel parcheggio di Roma Nord, rinomato centro di ritrovo per chi fa la vita, come si diceva un tempo, non Lavitola come si direbbe oggi, dove il fotografo delle dive Roberto Granata, su
sua indicazione, la ritrae nelle vesti, si fa per dire, della prostituta, ramo di cui, in quanto futura ape, non operaia – era chiaro già allora – ma regina dell’alveare berlusconiano, sarebbe stata piuttosto esperta, forse una cultrice della materia.

Una materia piuttosto hard, molto di casa in primis a Palazzo Grazioli, ovvio, dove Began, ora 36 anni, indagata dalla Procura di Bari nell’inchiesta su escort e ricatti, non più in autoreggenti ma con timorato tubino è stata in visita solo pochi giorni fa, che l’ha fatta diventare la donna più importante, forse non verticale ma centrale sì, della politica, lato intimo (ormai praticamente l’unico) di un paese in mutande (indumento di grande attualità e molto fotografato, persino confindustrialmente) per vari aspetti, sotto e sopra.

Nello spirituale reportage fotografico (Newton? Fellini?), quasi nature (la Buoncostume in sciopero o applaudiva?), Began allora strepitosa diciottenne, conferma il talento, non noto al grande pubblico, a quello Pdl di più sicuramente, vedi la lunga amicizia (due giorni) con Italo Bocchino finita in un mare di chicchissime minacce e querele. Ma allora, al tempo delle foto, molto lontana dal luminosa beatificazione a villa Certosa, era stata appena scritturata dalla Rai per una puntata di “I ragazzi del muretto” serie tv di grande successo dove era stata scelta per la parte di una prostituta albanese costretta a vendersi.

Nelle immagini, si intravedono anche alcuni importanti strumenti e simboli che avranno un ruolo fondamentale durante le sobrie notti della Repubblica del Cavaliere. Per esempio: ecco la vocazione al travestimento così caro al premier. L’ape regina mima la prostituta ma ammicca anche alla poliziotta con l’impermeabile un po’ tenente Colombo, un po’ tenente Sheridan. Forse, il ruolo non è tra i preferiti del premier che, come si è saputo, va pazzo per il genere suora, ma diciamo che l’attitudine di Began c’è già.

Per non parlare della profetica presenza del lampione. Il lampione? Sicuro: è vero che il caro corpo illuminante è proprio un masterpiece della professione. Ma cos’altro è se non l’antenato di ciò che nel giro di dieci anni sarà il noto palo di Arcore, quello della lap dance piazzato proprio davanti al trono del biscione? Tutto torna. E poi qualcuno osa negare che il passato sia spesso l’anticipo del futuro.

Fatto sta: ora si è saputo che Began è ape regina piuttosto linguacciuta. Ha dato interviste di qua e di là, anche a Simona Ventura tv sui suoi rapporti con il Capo: “Lo amo, lo venero, notti meravigliose” e va bene. Poi ha precisato offesa che il bunga bunga non è una pratica ma è lei stessa, la chiamano così gli intimi. E nonostante abbia la caviglia tatuata in modo imperituro con le iniziali del presidente del Consiglio (identiche alle sue) ora si dichiara pure comunista. Oddio, ha detto ben altre facezie, tipo: “Berlusconi è come Gandhi”.

Ma per tornare ai tempi lontani del reportage, c’è un altro simbolo, un’altra specie di presagio ancora più fortedegli altri: appoggiato sulle nude membra di Began, un impermeabile dall’inconfondibile fodera quadrettata. La prima di una lunga serie di B: da Burberry a Berlusconi (e anche Bocchino).


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Da Vittorio Zucconi

zucconi

In termini eleganti e processuali, quello che è stato detto nell’oscena puntata, si chiama “blame the victim”, colpevolizzare la vittima, genere della ragazza violentata che “se l’era cercata”, perchè girava in minigonna. In termini più nazional popolari, la signora Berlusconi, che ora dovrebbe scusarsi con il marito dopo essere stata umiliata in pubblico dall’attempato gallinaro, è la classica “cornuta e mazziata”. Magnifico e solenne esempio dato agli uomini italiani di come “the first husband”, il primo marito e l’uomo più popolare della nazione concepisce il rapporto con le donne. E chi ha fornito il bastone siamo stati noi, gli abbonati della Rai usata dal proprietario di Mediaset per combattere le proprie vicende matrimoniali private. Scusate se mi ripeto: Alice nel Paese delle Meraviglie.

In attesa dello show di Silvio Berlusconi davanti al proprio ciambellano a Porta a Porta, suggerisco, come chiave di interpretazione delle parole che sentiremo scorrere, questo dialogo fra Alice e la Regina Rossa, nel meraviglioso “Attraverso lo specchio” di Lewis Carrol:
— Ma nel nostro paese, — disse Alice, che ancora ansava un poco, — generalmente si arriva altrove… dopo che si è corso tanto tempo come abbiamo fatto noi.
— Che razza di paese! — disse la Regina – Qui invece, per quanto si possa correre si rimane sempre allo stesso punto. Se si vuole andare in qualche altra parte, si deve correre almeno con una velocità doppia della nostra.
L’Italia è Alice. Ha ormai attraversato lo specchio e le parole significano soltanto, come dice il Cappellaio Matto, quello che il Cappellaio Matto vuole che significhino. Se si accetta di vivere nel regno delle meraviglie, tutto si spiega, e niente si spiega. E sul regno dell’assurdo e del nonsense si stende rassicurante il sorriso dello Stregatto. Lasciate perdere editoriali, blog, talk show, saggi. Per capire l’Italia del 2009 si deve leggere Lewis Carrol.

In vista di un massiccio spostamento familiare in Italia dagli Usa all’inizio dell’estate, sfoglio i vari “forum” (”fora”? Latinorum) di passeggeri che hanno volato Alitalia negli ultimi mesi, dopo il miracoloso salvataggio compiuto dal nostro “governo del fare”. I risultati della ricerca non sembrano incoraggianti e suggeriscono di starne “alialrga”. Sono soltanto le solite lamentele di passeggeri irritabili e sfortunati, o qualcuno di voi ha notizie ed esperienze di prima mano su questo nuova “good company” che ci è costata finora 3 miliardi di Euro a fondo perduto? O dobbiamo avvertire i terremotati d’Abruzzo che se il governo del fare otterrà gli stessi risultati nella ricostruzione dell’Aquila che ha ottenuto con la rinascita di Alitalia, faranno bene a emigrare? Attendo fiducioso notizie.

Ora, di tutti gli argomenti che si possono usare per difendere “lui” contro “lei”, secondo il classico e squallido schema italiano della Curva Nord e della Curva Sud, e presumo che ce possano essere, il più cretino e insolente è quello delle “faccende private”. Questo argomento, usato da colui che in introdotto in Italia e preso il potere vendendo prima di ogni altra cosa sè stesso, il proprio modo di essere, il proprio stile di vita privato, l’ostenazione di sè, del proprio corpiccino malato, guarito e restaurato, come elemento ideologico vincente sul grigiore burocratico e anonimo degli avversari, che ha imposto il modello della politica come “reality show” continuo, è semplicemente ridicolo. Chi di telecamera vive di telecamera soffre. L’obbiettivo, come scrisse un giornalista americano, non sbatte mai le palpebre.

°°° Ora, personalmente stenderei una spessa coltre di letame su quello che è avvenuto ieri sulla Tv cosiddetta pubblica, ma che di pubblico ha solo il pagamento del canone. Mi vergogno molto da parte del servo insetto, del direttore sottopadrone e melenso del Corriere della serVa, e dell’ignobile cazzaro mafioso che – per l’ennesima volta – ha avuto a disposizione da un suo sguattero invertebrato il balcone più ambito d’Italia… senza contraddittorio alcuno. Queste porcate si verificano esclusivamente in questo regimetto delle banane e sarebbe INCONCEPIBILE persino in Corea del Nord. Prosit.

bluffalitalia

asino_cavallo

b-cocaina

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