Ricordo l’esodo di massa ai tempi di Prodi, che sistemò tutto e tutti senza tanto chiasso.

Qualcuno ha dimenticato le carrette del mare stracariche che arrivavano due al giorno? Quegli immigrati, da disperati che erano sono stati tutti integrati e oggi portano oltre 10 miliardi nelle casse dell’Inps ogni anno. Poi sono arrivati i razzisti delinquenti di Pdl e lega ed è scoppiato il casino. VERGOGNA, nanodimerda!

http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/01/02/news/rifugiati_emergenza_nord_africa-49807862/?inchiesta=%2Fit%2Frepubblica%2Frep-it%2F2013%2F01%2F02%2Fnews%2Frifugiati_vergogna_italiana_2-49814216%2F

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Rialzati, Italia… col cazzo!

L’Inps: “In un anno

un milione di disoccupati”

Sono 984.286 le domande di disoccupazione liquidate dall’Istituto tra l’inizio di agosto 2008 e la fine di luglio 2009, con un incremento del 52,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Vola la cassa integrazione (Repubblica)

°°° Questi sono i NUOVI DISOCCUPATI, da sommare ai milioni di altri. Aggiungete a questi i precari, i lavoratori sfruttati in nero, quelli che ormai nemmeno si iscrivono agli uffici di collocamento, i sottopagati, i pensionati alla fame… Non c’è male, Berlusconi e la sua cosca l’hanno devastato per bene questo paese.

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silv

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Italietta mafiosa

La dirigente ha denunciato tutto ai magistrati, ora vive sotto scorta.

L’eroina che sventò la truffa all’Inps

Mogli, cognati, sorelle, fratelli, cugini, parenti e amici di uomini di rispetto si spacciavano per braccianti agricoli senza esserlo

C’ è una piccola grande donna da proteggere, in Calabria. Una donna che sta rischiando grosso per aver fatto

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Rialzati, Italia!

1) Si fermano trasporti e scuola
Giornata di disagi nelle città
Sciopero dei mezzi per 24 ore
, orari diversi a seconda delle zone. Torna la protesta contro la Gelmini. In piazza Cobas, impiegati pubblici e studenti dell’Onda

2) Stop delle Regioni, slitta il dl sul Piano casa

3) Pil in caduta libera a -5,9%
primi tre mesi peggiori dal 1980

L’Istat certifica il peggioramento della crisi. Nel primo trimestre il Prodotto interno lordo fa segnare un -2,4%: il dato peggiore da 29 anni. Nel 2009 già acquisito un -4,6%

4) Sicurezza sul lavoro, fischi a Sacconi

“Risparmiate ossigeno per il cervello”
Il ministro perde le staffe per la contestazione agli Stati generali dell’Ance: stava criticando il testo unico scritto dal governo Prodi

5) Cori razzisti, ricorso Juve respinto dal Coni
La società si era rivolta all’Alta Corte di giustizia sportiva contro la sanzione di una partita a porte chiusa dopo gli insulti a Balotelli. Ha perso. Senza pubblico con Atalanta o Lazio

6) “Repubblica ha fatto un titolo in cui si sottintendeva una mia frequentazione con una ragazza che compiva quel giorno 18 anni e quindi, fino a quel momento, era minorenne. E’ tutta una menzogna” (Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, a Rai1, Porta a Porta, 6 maggio 2009).

“Lo adoro. Gli faccio compagnia. Lui mi chiama, mi dice che ha qualche momento libero e io lo raggiungo. Resto ad ascoltarlo. Ed è questo che lui desidera da me. Poi, cantiamo assieme” (Noemi Letizia, 18 anni appena compiuti, intervista a corrieredelmezzogiorno. corriere. it, 28 aprile 2009).

7) Silvio e Noemi finiscono sul Times
«Berlusconi attacca la stampa»

8) Carceri sovraffollate, il governo
«vara» le prigioni galleggianti

Non saranno le navi-prigione di vittoriana memoria ma le carceri galleggianti stanno per spuntare nelle acque antistanti le città italiane. È l’idea del capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Franco Ionta, per superare l’affollamento delle celle del nostro Paese.

9) Napolitano: «Retorica xenofoba»
Bossi: «Io ascolto la gente»

10) Falsi braccianti agricoli
Truffa all’Inps per 20 milioni

Sequestrati dalla guardia di finanza di Enna e Catania beni e conti correnti per 20 milioni di euro. Sono 51 le persone indagate per aver creato una rete di 33 aziende agricole fittizie necessarie per ingaggiare, sulla carta, oltre 4.000 falsi braccianti agricoli e incassare l’indennità di disoccupazione dell’Inps.

°°° Ecco, amici miei, in questi dieci punti c’è la devastazione dell’Italia messa in pratica dal bandito silvio berlusconi e dalla sua cosca di malavitosi incapaci.
1) Il mafionano millanta il favore e “l’amore” che gli italiani dimostrerebbero per la sua personcina oltre il 75%… un’ovvia cazzata: tutti scioperano contro le sue stronzate governative e, quando si presenta senza claque in pubblico, viene sommerso da insulti, fischi, e sputazzi.
2) Nonostante una maggioranza bulgara (ottenuta con compravendita di voti e di parlamentari disonesti e con sporchi brogli) mette la fiducia-ricatto su qualunque minchiata che… poi rimane lì. Dato che non ci sono soldi in cassa. Si sono mangiati tutto il tesoretto lasciato da Prodi e la gente non paga più le tasse.
3) Ed ecco il debito pubblico ai massimi storici e la crisi che ci colpisce dieci volte più di ogni altra democrazia mondiale. E meno male che Prodi, Padoa Schioppa, e Bersani avevano messo in sicurezza le banche… altrimenti oggi saremmo noi al posto dei migranti: sui barconi e sui gommoni per scappare in Albania! E NON E? VERO, come ripetono i pappagallini del regime in tutte le tv, che “noi stiamo meglio di Francia e Germania”: in tutta Europa gli stipendi e le pensioni sono circa il triplo dei nostri e si trova facilmente lavoro, senza raccomandazioni vergognose.

4) Questi hanno preso voti di scimuniti ignoranti dopo una massiccia campagna propagandistica volta a seminare paura e terrore: il “problema sicurezza” PRIMA NON ESISTEVA! L’Italia e le sue città erano una specie di oasi felice, dove la microcriminalità era di molto al di sotto del livello fisiologico di una grande nazione. ORA invece tutta la piccola delinquenza e tutta la feccia razzista si sono scatenate e i reati in un solo anno sono triplicati!
5) Infatti: ecco esploso un razzismo e una xenofobia che in Italia non si vedevano da almeno 62 anni.
6/7) Ma silvio berlusconi se ne fotte e continua a vivere nella sua folle fiction, e continua combinare disastri e a sparare cazzate. E diventiamo ogni giorno di più LA BARZELLETTA DEL MONDO.
8) Ma non dovevano risolvere ANCHE il problema delle carceri, nei cinque anni passati? No, hanno voluto l’indulto (per salvare il culo di Previti e altri delinquenti della loro cosca). Ma ci sono almeno dieci carceri NUOVISSIME e mai aperte! E chi sono i carcerati? Il 70% sono dei poveri immigrati disperati e al 90% persone per bene, che però NON HANNO i soldi per gli avvocati. I veri delinquenti, lo sa tutto il mondo, sono a Montecitorio, Palazzo Chigi, Palazzo Madama, Palazzo Grazioli e nelle amministrazioni destronze del sud Italia. Come si può facilmente verificare al punto 10.
Siamo al disastro totale, amici miei.

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Le porcate continuano e i morti sul lavoro aumentano

La direttiva del 25 febbraio. La bozza del provvedimento del governo. Contro Cgil e Uil
Nelle indicazioni date agli ispettori anche quella di concentrarsi sulle imprese “etniche”
E l’Inps già “anticipa” il decreto
“C’è la crisi, controlli meno rigidi”

di ROBERTO MANIA

E l’Inps già “anticipa” il decreto “C’è la crisi, controlli meno rigidi”
ROMA – Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, lo chiama “radicale mutamento delle attività ispettive e di vigilanza”. E l’Inps l’ha messo in pratica: in questa recessione i controlli degli ispettori non devono ulteriormente danneggiare le imprese.

Nero su bianco, nella circolare n° 27 del 25 febbraio 2009, firmata dal direttore generale dell’istituto, Domenico Crecco, dove c’è anche scritto che nel 2009 “dovrà essere privilegiata l’azione di vigilanza nei confronti delle realtà economiche gestite da minoranza etniche”.

Di fronte a “un’emergenza mondiale” – scrive il dirigente dell’ente previdenziale – anche i controlli “se non opportunamente indirizzati, potrebbero aumentare il disagio e le difficoltà dei soggetti imprenditoriali”.

L’indirizzo, dunque, è di “saper distinguere quelle situazioni di irregolarità dovute essenzialmente ad errori di carattere formale che non ledono i diritti dei lavoratori, o a non sufficiente conoscenza delle numerose opportunità offerte dalla normativa vigente, da quei comportamenti aziendali che sono messi in atto al solo scopo di trarre vantaggio economico, attraverso l’utilizzo del lavoro nero”.

Se si tratta di un abbassamento della guardia lo si verificherà, certo è uno dei tanti tasselli che compongono il cambio di rotta culturale e politico impresso dal governo Berlusconi nella lotta al lavoro nero e per la sicurezza.

Perché Sacconi ha dichiarato guerra al formalismo e alla burocrazia; ha abolito i libri paga e matricola, e ora si prepara a portare al Consiglio dei ministri un decreto correttivo al Testo unico sulla sicurezza approvato dal governo Prodi. Un pacchetto di norme che attenua l’impianto sanzionatorio precedente.

Riduce i casi in cui è possibile l’arresto dell’imprenditore e lo pone in alternativa alla pena pecuniaria, poi diminuisce praticamente tutte le ammende ora in vigore. “C’è un generale affievolimento delle sanzioni”, sostiene Paolo Carcassi, segretario confederale della Uil, sindacato “dialogante” secondo il noto schema di Sacconi. “L’unico miglioramento – aggiunge Carcassi – riguarda il fatto che, ai fini della sicurezza, i lavoratori atipici sono considerati al pari degli altri”.

Al dicastero del Lavoro dicono che la nuova legge è ancora in una fase di elaborazione e che non sarà la prossima riunione del Consiglio dei ministri ad esaminarlo. Eppure sindacati e imprenditori sanno che il tempo del confronto è scaduto e che Sacconi ha già inviato ai vari ministri interessati il provvedimento.

L’idea di Sacconi era quello di pervenire a un “avviso comune” delle parti sociali da recepire nel provvedimento. L’opposizione della Cgil lo ha impedito e ha suggerito agli altri (Cisl e Uil in testa) di non ripetere su un tema così delicato come la sicurezza nel lavoro, la spaccatura già sperimentata sulla riforma dei contratti. Così tutti, tranne la Cgil, hanno detto sì al progetto di una marcata semplificazione normativa, ma senza giudizi di merito. Non proprio un’adesione.

Dice Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro: “Credo che sia giusto ripulire, semplificare ed eliminare alcune formule ridondanti, ma temo che il significato dell’intervento normativo sia tutt’altro: dare fiato all’opposizione che Confindustria ha condotto fin dall’inizio in particolare sulle sanzioni. C’era un equilibrio che ora rischia di rompersi a favore delle imprese”. E secondo Damiano nel 2009 i controlli sono diminuiti. Ma non è detto che sia già colpa della circolare-Crecco.

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