Dittatura da vomito

Si prega di non disturbare

A Napoli 64 pm protestano contro il procuratore Lepore che ha avocato a sé le indagini sullo scandalo monnezza che investono il sottosegretario Bertolaso. «Lepore – rivela il procuratore aggiunto De Chiara – mi ha detto che non voleva intralciare l’attività del governo». In un paese serio l’Anm entrerebbe subito in sciopero, visto che i magistrati devono applicare la legge, anche se questa disturba il manovratore. Intanto Angelino Jolie sguinzaglia gl’ispettori contro il gip salernitano Maria Teresa Belmonte, colpevole di aver archiviato le accuse a Luigi De Magistris e, non contenta, di essere pure cognata di Michele Santoro (insomma, di disturbare il manovratore). L’ha annunciato alla Camera il sottosegretario Elisabetta Casellati, rispondendo a un’interrogazione di Amedeo Laboccetta (Pdl) che pretende «piena luce sulla torbida vicenda della dottoressa Belmonte, cognata del ben noto Michele Santoro. La inaudita gravità dei fatti appare di tutta evidenza». Il ben noto Laboccetta è stato per anni il rappresentante italiano dell’Atlantis World, società per il gioco d’azzardo partecipata dal figlio di Gaetano Corallo, condannato nello scandalo dei casinò e legato al boss Santapaola. Ora, dall’alto della sua cattedra morale, chiede di sanzionare un giudice perché ha sposato il fratello di un giornalista che non gli piace e ha emesso una sentenza che non gli piace. Al Fano, a gentile richiesta, l’accontenta. Ce ne sarebbe abbastanza per uno sciopero dell’Anm, che però deve ancora scioperare contro le cacciate di De Magistris,della Forleo e dei pm di Salerno. Senza fretta.

Marco Travaglio

thecarrot

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Angelino jolie, annamo bene!

ORDINE DEGLI INGEGNERI – IL MINISTRO NOMINA UN INQUISITO INCAPACE
Quando si dice la persona giusta al posto giusto. L’Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma è in stallo da quasi quattro anni. Le ultime elezioni si sono tenute nel settembre 2005 e sono state annullate prima dal Consiglio nazionale e poi dalla Cassazione nel luglio del 2008. Il 27 aprile scorso il ministro Angelino Alfano ha nominato finalmente il commissario dell’Ordine di Roma. Il ministero a dicembre aveva chiesto al Consiglio nazionale degli ingegneri una terna di nomi. Ma alla fine Alfano non ne ha tenuto conto.

E su chi è caduta la scelta del ministro? Su Sergio Senni, rinviato a giudizio per il crollo di un soffitto durante i lavori da lui diretti nel Palazzo delle Esposizioni a Roma, nel 2004. Il 15 giugno il neocommissario sarà alla sbarra a Roma per disastro colposo e lesioni. La nomina è stata duramente contestata dall’Assoingegneri Leonardo, la stessa associazione di categoria che aveva impugnato e fatto annullare le elezioni del 2005. Non solo per le pendenze giudiziarie di Senni, ma perché era stato proprio lui a presiedere le operazioni elettorali del 2005, poi annullate dalla magistratura. (M.L.)

servo

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