Il cazzaro e i suoi pappagallini

Berlusconi è il leader mondiale meno popolare
Pubblicato da Massimo Brignolo alle 13:08 in Diario
Con buona pace di Euromedia, di Silvio Berlusconi e de Il Giornale che nei giorni scorsi ha dedicato anche un infografica alla notizia (vedi dopo il salto) della popolarità record del Presidente del Consiglio, arriva da Harris Interactive un sondaggio sulla popolarità dei leader mondiali eseguito per conto di France24 e International Herald Tribune e segnalato nei giorni scorsi da Termometro Politico.Il campione rappresentativo considerato è il seguente

Un campione di adulti da Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Stati Uniti e Italia, nel periodo di tempo che va dal 25 febbraio al 3 marzo ha messo in luce come il leader più popolare in assoluto sia Barack Obama con un dato eccezionale, l’80% dei consensi. Il leader europeo più popolare è Angela Merkel (51%) e il meno popolare è Silvio Berlusconi con il 17%. Un dato che Harris Interactive sottolinea è come Silvio Berlusconi sia di gran lunga più popolare in Italia (38%) che nel totale (17%); si tratta di un fatto non così diffuso che si verifica ma con un differenziale molto inferiore anche per Zapatero (48% vs 35%) e Angela Merkel (59% vs 51%).

Nel comunicato stampa che ha diffuso i risultati, si trova anche un tentativo di spiegazione di questo fenomeno: “la grande differenza tra la popolarità in Italia e globale di Silvio Berlusconi riflette il suo controllo sulla maggioranza dei media italiani”.

A proposito di controllo dei media, come detto in apertura, nei giorni scorsi Il giornale ha dato spazio ad un sondaggio Euromedia che è passato sulla bocca di tutti dopo la discussione tra Gad Lerner e Maurizio Belpietro ad Anno Zero. Non vi sono molte indicazioni sulla natura del sondaggio ma verrebbe da pensare si tratti di un sondaggio sulla popolarità in patria dei diversi leader. Appare subito singolare come il dato che si riferisce a Silvio Berlusconi appaia esattamente il doppio di quanto registrato da Harris Interactive tra gli intervistati italiani.

Prescindendo dal lotto di leader presenti nel sondaggio di Euromedia, vale la pena sfogliare la classifica della popolarità in Italia così come emerge da Harris: anche in Italia la classifica è guidata da Barack Obama (86%). Silvio Berlusconi, all’undicesimo posto (38%) precede il presidente brasiliano Lula (31%) e Fidel Castro (29%) di qualche incollatura.

°°° Non avevamo dubbi. Berlusconi tarocca se stesso (plastiche, soprattacchi,parrucchini,trapianti,cerone a chili,pennellamenti,ecc.), tarocca la verità, tarocca i dati Auditel, tarocca i conti delle “sue” aziende, tarocca coi brogli i risultati elettorali… truffa continuamente i cittadini e volevate che non taroccasse i sondaggi?


I PIU’ POPOLARI REALMENTE

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il taroccamento di euromedia

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LO SCEMPIO TOtAlE

Il costo della vita cresce dopo 7 mesi di cali: + 0,3% su marzo
Grandi Imprese: scende l’occupazione, giù anche le retribuzioni
Istat, l’inflazione torna a salire
Ad aprile tasso a +1,3%

Autostrade, al via aumenti del 2,4%
su alcune tratte rincari anche maggiori
Previsti dalla Convenzione Unica del 12 ottobre 2007. Sulla Tirrenica +5,14%, sulla Tangenziale di Napoli +6,63%, sulle Autostrade Meridionali +4,89%
Aerei, il ministro differisce gli scioperi del 4 maggio

Decreto sicurezza, Maroni in pressing
“Chiarimento, oppure chiederò la fiducia”
Il ministro dell’Interno attacca sulle norme bocciate nei precedenti passaggi parlamentari, come i sei mesi di permanenza nei Cie. Attacco anche sull’emendamento che modifica l’anti-racket: “Sostenuto da lobby”

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Cesare Previti: la vera storia

CESARE PREVITI

Quando nacque il piccolo Previti ne parlò persino Quark, e il National Geographic gli dedicò uno special. Era accaduto infatti che, suo padre stesso cercò di tirare giù, con un colpo ben assestato di doppietta, la cicogna che lo portava a casa. Sbagliò la mira ma, per la prima volta nella storia, le cicogne si ammutinarono. Ci fu un tentativo di sommossa nei cieli e, per non turbare l’ecosistema, si decise di far portare il fagotto col piccolo Cesare (ogni riferimento al gangster è puramente voluto. N.d.A.) ad un volatile adatto e poco schizzinoso. Così, anziché una cicogna, Previti lo portò un avvoltoio. Il quartiere dove nacque osservò lutto stretto per oltre un mese. Il piccolo Cesare cominciò subito a studiare legge. Studiò talmente bene tutte le leggi ed il modo migliore per aggirarle, che è diventato quello che è diventato. Nessuno comprerebbe nemmeno una macchina nuova da lui. Laureatosi in legge alla scuola Radio Elettra di Torino, cominciò subito a fare il praticone… pardon, il praticante, presso lo studio di famiglia. Il suo quartiere di residenza entrò in lutto stretto per oltre due mesi. Intorno ai trenta-trentaquattro anni, conobbe Silvio Berlusconi e fecero insieme vita di società. Diedero anche vita a tante di quelle società, con intrichi e trucchi tali, che nemmeno un esorcista sarebbe in grado di capirci qualcosa. Ma i giudici ci stanno lavorando… Il capolavoro del gatto e la volpe è stato: Arcore e tutte le altre proprietà della povera marchesina Casati Stampa. Le hanno fatto sparire tutto e così rapidamente, che David Copperfield gli fa due pippe! Molto colto, ma mai sul fatto, e simpatico come Hitler, Cesare Previti ha sempre avuto molto successo come affarista. Meno nelle aule di tribunale e nella vita di relazione. Lui non ha amici, ma soci. Il suo Dio è il denaro e per lui sarebbe disposto a vendere anche l’anima, se ce l’avesse. Oltre alle messe nere e ai riti satanici, ha l’hobby del calcetto. Ovviamente gioca con una squadra di picchiatori, la “ME TE MAGNO ER CORE”, e sono sempre in quindici contro cinque: come nelle migliori tradizioni squadriste. Hanno anche un fascio di supporters che fanno un casino del diavolo, fanno mulinare gioiosamente i manganelli, e minacciano fisicamente i bambini degli avversari. Nonostante questo non vincono mai una partita. Grazie al suo sodalizio con Berlusconi è stato candidato ed eletto alla Camera dei Deputati, nel tragico 27 Marzo del 94. Gli sono bastate poche apparizioni televisive per prendere i voti bastanti e per prendere ai coglioni il restante 97% degli italiani seri. Per sette-otto mesi è stato persino Ministro della Difesa… Ma ne vogliamo parlare?!

N.B. Spero che coli a picco con tutto il suo veliero, mi deve un pacco di soldi ed ho dovuto persino cambiare nome per colpa sua.
zia Lella

previti

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