Salute e grano a tutti! Gente di FB

Bentrovati, amici. Durante un’altra notte agitata (ché i problemi sono tanti e qui la gente dorme anche di giorno…), pensavo  a quelle tristi figure che ti chiedono l’amicizia su FB – sapendo perfettamente chi sei e cosa fai – e poi ti rompono le palle con discorsi pedestri e senza senso. Tipo: “Ma non sai parlare d’altro che di politica? Io  non mi interesso di politica perché tanto sono tutti uguali”…  Tutti uguali? Ma perché tu e io siamo uguali? Carlo Delle Piane  è uguale a Richard Gere? Ma che cazzo dite?!

Io parlo un po’ di tutto, mi pare. Ma di cosa parli con queste amebe che non sanno un cazzo di niente e quando rispondi piccato, ti aggrediscono con frasi deliranti tipo: “Ma  cosa dici? Ecco perché l’Italia va a rotoli! Cosa insegneremo HAI nostri figli?”

Intanto, cominciate VOI a studiare l’italiano!

Non si occupano dipolitica, loro… e non sanno, poveri dementi, che anche bere un bicchiere d’acqua è un gesto politico: io l’acqua la prendo alla fonte. Qui ci sono almeno dieci fonti nel raggio di pochi km, però c’è un sacco di gente che preferisce comprare quella porcheria in bottiglia che ormai costa quanto il pessimo vino. Anche quella è una scelta politica. Dettata dall’ignoranza e dalla pigrizia fisica e mentale. Infatti, tra poco arriverà il caldo e quanti di voi vedono piantane con migliaia di bottiglie d’acqua “minerale” lasciate al sole cocente per ore o giorni interi, nei piazzali dei market? Scommetto che se si facesse analizzare quell’acqua  i bottegai sarebbero costretti a buttarla. Ma  le scimmiette “che non si interessano di politica” la comprano a caro prezzo e la bevono pure! E non sanno che, anche se loro non si occupano di politica, la politica si occupa certamente di loro e li usa, li sfrutta, li fa vivere nella merda.

Poi ci sono le altre scimmiette, ovviamente di destra, che  ovviamente non sanno un cazzo di niente e ripetono la giaculatoria propagandistica sentita ai tg di regime, e  ti dicono “Ognuno ha le sue idee: tu hai le tue  e io ho le mie.”

Ma quali idee hai? Per farsi un’idea, un’opinione, bisogna CONOSCERE I FATTI!  Bisogna  informarsi! E se tu non sai un cazzo, ma ripeti semplicemente gli slogan propagandistici e le FALSITA’ di minzolini-belpietro-gasparri-vespa e fede… che minca di opinione TUA hai?! E quando a questi attrezzi  dici: “Fatti una ricerchina su Google; digita queste parole…”  saltano fuori che su Google ci sono un sacco di stronzate. Vero. Ma per loro sono stronzate anche quelle – mutuate da documenti pubblici, da sentenze passate in giudicato – ecc. dei libri di Giovanni Ruggeri, di Peppino Fiori, di Gomez o di Travaglio!

Queste amebe NON CAPISCONO  che esiste una differenza abissale tra I FATTI, e quindi la VERITA’, e le stronzate con cui li ammorba questa tv di regime dal 1994…

Gli dici: il Colosseo sta a Roma e  questi ti rispondono: “Ma questo lo dici tu. Lo dite voi faziosi di sinistra” … UN CAZZO!  Il Colosseo sta a Roma. E’ Un fatto. Punto. Così come la Torre di Pisa sta a Pisa e non a Oristano. Che minca c’entra la faziosità?

Ricevo ogni giorno una ventina di richieste d’amicizia e ne rimbalzo parecchie. Così come ne cancello qualcuna tutti i giorni: mi sono rotto i coglioni di lavare la testa all’asino.  Vabbeh, mi sono sfogato. Bella giornata a tutti!

COME SI  FORMANO LE  OPINIONI  I  DESTRONZI: DAVANTI ALLA TV DI MAFIOLO

elettori pdl

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Marco Travaglio (da l’Unità)

Topolanek, Bocchino, Pompa & F.lli

Siccome «nomina sunt consequentia rerum», sulla scena degli scandali berlusconiani, dopo Topolanek, irrompe l’on. Bocchino: «In questa vicenda ci sono apparati dello Stato fuori controllo». Non ce l’ha con l’apparato riproduttivo di Al Tappone, già devastato da un editoriale di Feltri, ansioso di far sparire l’arma del delitto («facendo strame della privacy, affermo che Silvio è senza prostata… e buonanotte al sesso. La scienza fa miracoli tranne uno: quello»). No, Bocchino ce l’ha coi servizi segreti, ovviamente deviati: «Dovrebbero occuparsi della sicurezza del premier, scortarlo, proteggerlo». Invece colludono coi nemici della Nazione: tipo il fotografo Zappadu che, secondo l’autorevole Il Giornale, ha «rapporti coi servizi». Tesi suggestiva, anche perché Al Tappone ha governato 8 anni su 15 e ha sempre trafficato coi servizi. E l’altro giorno ne ha riuniti i capi a Palazzo Chigi: c’erano il coordinatore Gianni De Gennaro, a suo tempo confermato da Al Tappone a capo della polizia nonostante i fattacci del G8 di Genova, o forse proprio per quelli (ora è imputato per induzione alla falsa testimonianza dell’ex questore); e l’ex direttore del Sismi Niccolò Pollari, sebbene sia imputato a Milano per il sequestro di Abu Omar e a Perugia per peculato con Pio Pompa (avrebbero spiato «presunte opinioni politiche, contatti e iniziative di magistrati, funzionari dello Stato, associazioni di magistrati anche europei, giornalisti e parlamentari»), o forse proprio per questo. Dal che si deduce che cosa intendano lorsignori per «servizi deviati»: quelli che lavorano per lo Stato.

foglia

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E tutti risero

FRANCIA
Silvio Berlusconi nuovamente accusato di corruzione
Articolo di Giustizia, pubblicato mercoledì 20 maggio 2009 in Francia.

[Le Nouvel Observateur]

Il capo del governo italiano è accusato di aver versato 600.000 dollari al suo avvocato in cambio di una falsa testimonianza. Silvio Berlusconi denuncia una “sentenza scandalosa” di “magistrati rossi”.

La pubblicazione delle motivazioni di una sentenza che accusa Silvio Berlusconi di aver corrotto il suo ex avvocato in cambio di una falsa testimonianza, è “un attacco politico calcolato” da parte di magistrati di sinistra, ha denunciato mercoledì 20 maggio Paolo Bonaiuti, portavoce del capo del governo.
A meno di due settimane dalle elezioni europee, “è un attacco politico calcolato” e Silvio Berlusconi ha risposto con il suo calore e il suo lato umano”, ha affermato Paolo Bonaiuti.
Lunedì, questa pubblicazione ha piuttosto contrariato il capo del governo. Berlusconi si è scagliato contro questa “ennesima sentenza scandalosa” dei “magistrati rossi” complici, secondo lui, di un’opposizione “sconfitta” e di una stampa che “dovrebbe vergognarsi”.

Berlusconi vuole “dire cosa pensa di questi magistrati”

“Ho già dovuto affrontare 102 processi e spendere 200 milioni di euro in parcelle di avvocati“, ha affermato il Cavaliere che ha annunciato che riferirà “davanti alle Camere” per “dire ciò che pensa di questi magistrati”.
Condannato lo scorso febbraio a quattro anni e mezzo di prigione, David Mills, ex avvocato del capo del governo, è stato giudicato colpevole di falsa testimonianza in favore di quest’ultimo per affari riguardanti investimenti off-shore. Secondo le motivazioni della sentenza, Mills ha fornito una “falsa testimonianza (…) al fine di concedere a Silvio Berlusconi e al (suo) gruppo Fininvest l’impunità (…) o almeno, di conservare gli ingenti profitti realizzati”.
David Mills ha riconosciuto di aver accettato tangenti da Silvio Berlusconi. Quest’ultimo è accusato di aver versato 600.000 dollari a quello che era il suo avvocato all’epoca dei fatti, in cambio di due false testimonianze.
Il Cavaliere, immune da qualunque procedimento giudiziario a suo carico durante il suo mandato, avrebbe volentieri fatto a meno della pubblicazione di queste accuse di corruzione che lo infangano in piena campagna elettorale.

L’interesse per le vallette-showgirls e le minorenni

Questo nuovo grattacapo sopraggiunge solo tre settimane dopo le sue disavventure coniugali sciorinate dalla stampa e conculsesi con una richiesta di divorzio da parte di sua moglie Veronica Lario.
Veronica ha lanciato delle accuse pubbliche sul supposto interesse di suo marito per giovani vallette e persino per le minorenni.
“E’ una dolorosa faccenda privata”, ha dichiarato Silvio Berlusconi, rifiutando tutte le accuse di sua moglie e affermando che è stata fuorviata e manipolata dall’opposizione di sinistra.
Diversi eventi che vanno direttamente ad intaccare la popolarità del capo del governo italiano. Secondo l’istituto IPR, il Cavaliere perde 3 punti a metà maggio e scivola al 53% di opinioni favorevoli, mentre il numero di coloro che gli accordano “poca o nessuna fiducia” passa dal 42% al 46%.

“Ho l’appoggio del 74,8% degli elettori”

Silvio Berlusconi, fedele alla ricetta che gli è spesso riuscita, porta tutto il dibattito politico attorno a se stesso piuttosto che incentrarlo sui risultati del suo governo. Comparendo ogni giorno alla televisione, denuncia senza sosta “gli attacchi personali menzogneri e calunniosi” dei quali si ritiene vittima.
Con lo stesso spirito, per le elezioni europee del 6 e 7 giugno, ha deciso di mettersi a capo delle liste del suo partito il Popolo della Libertà (PDL) in tutte le circoscrizioni elettoriali. “Ho il supporto del 74,8% degli elettori”, ha affermato martedì Silvio Berlusconi citando gli ultimi sondaggi che ha fatto realizzare lui stesso.

[Articolo originale “Silvio Berlusconi de nouveau accusé de corruption” di Nouvelobs.com]


BRASILE

Nostalgie da Casanova
Articolo di Società cultura e religione, pubblicato venerdì 8 maggio 2009 in Brasile.

[CartaCapital]

In un articolo pubblicato di recente, Scalfari, invece di dirigersi verso il nucleo smembrato dell’antica URSS, prende la direzione della Penisola Arabica e compara Berlusconi ad un sultano. Quest’ultimo approfitta dell’assenza di avversari all’altezza e del provincialismo di un’Italia decadente disposta a vedere in lui la diga contro l’inesistente minaccia comunista, ancora e sempre evocata nei suoi discorsi e nelle sue scene di propaganda. Non manca il parere concorde dell’ultimo numero del The Economist, che parla di “berlusconizzazione” della penisola. O, in altre parole, della capacità di molti italiani di adottare, ognuno a modo suo, il modello berlusconiano di fuberie a base di colpi bassi.

Sicuro è che il premier raggiunge indici di popolarità altissimi, anche se la situazione non è tutta rose e fiori: per quest’anno è prevista una contrazione del PIL del 4,4%. La massiccia adesione a questo personaggio così ridicolo, a volte perfino pagliaccesco, al punto da diventare spesso oggetto di dileggio internazionale, meriterebbe uno studio a parte. Rimane da vedere quanto potrà pesare sulla popolarità del primo ministro e sui risultati delle elezioni dell’8 giugno la richiesta di divorzio presentata dalla sua seconda moglie Veronica Lario, stanca di apparire come la consorte di Casanova, o di un suo grottesco surrogato.

[Articolo originale “Saudades de Casanova” di Giuliano Lancelotti]

°°° Mi fermo qui, ma tutti i giornali del mondo gettano merda (giustamente) su questo malavitoso che si spaccia per politico.

APTOPIX ITALY BERLUSCONI

berl-pagliaccio

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la tv italiota dimmmmmmmerda

Risse in tv: una ogni 8 minuti

“Comunicazione Perbene”, è un’associazione no profit che studia l’ecologia nella comunicazione facendo una particolare attenzione ai bambini. Negli ultimi mesi ha intervistato 130 persone tra psicologi, pubblicitari e sociologi e posto sotto osservazione le reti televisive nazionali per capire quanto spazio abbiano le risse e gli scontri verbali nei programmi quotidiani. Il risultato è sconfortante: ogni 8 minuti, sui canali televisivi nazionali, scatta l’insulto. Quando va bene sono al massimo dieci minuti. Una media che se non fosse grottesca e preoccupante sarebbe ridicola. Perché gli insulti e le risse verbali (quelle fisiche sono più rare, e ci mancherebbe altro) avvengono per la maggior parte dei casi in fascia protetta, dunque diventano un esempio per i bambini italiani, che con il tempo si convinceranno che quella e solo quella è l’unica modalità e possibilità per dibattere e scambiarsi opinioni.

Non si tratta qui di ripescare il solito dibattito sulla televisione cattiva maestra, neppure di invocare i bei tempi antichi di una televisione educata e composta. Ma sostenere, in modo superficiale, che i tempi sono cambiati, non basta affatto. C’è molto di più, c’è il fatto che non esistono filtri soprattutto su certi tipi di programmi che per anni sono stati considerati un esempio di modernità televisiva, fenomeni mediatici da osservare con attenzione.

Secondo “Comunicazione perbene” i reality show e i talent show sono i programmi dove l’esplosione dell’insulto è più frequente e più estrema. Sono i soliti ignoranti che vogliono diventare famosi con niente, attori di risse provocate ad arte per diventare più popolari? Forse. Ma i programmi di informazione non sono da meno. Anche in quelli, con una media leggermente più alta di un insulto ogni 10-11 minuti, l’insulto è norma. Fanalino di coda, ed è sorprendente che sia così, i tradizionali programmi sportivi, dove un tempo, complice il tifo fazioso degli appassionati di calcio, si vedeva e si ascoltava di tutto. Oggi in quei programmi la media dell’insulto è di uno ogni 18-20 minuti.

C’è poco da consolarsi. Questo piccolo dettaglio, cronometrato e monitorato, non stupisce nessuno che abbia avuto la curiosità di fare zapping televisivo anche una sola volta nella vita negli ultimi anni. Ma pensare che siamo a una media di soli 8 o 10 minuti fa veramente impressione. Però questi signori – bombe a orologeria dell’inciviltà – non li sanziona nessuno, e nessuno si scandalizza, naturalmente.

rissa

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