Sardegna. Turismo a picco nelle zone interne. Tutto normale. Tutto previsto da anni.

Chi mi conosce e mi segue sa bene che questo crollo lo anticipo da anni. La cosa più divertente (e volgare) è leggere le scuse accampate dai sedicenti amministratori, dagli improvvisati “operatori turistici” e dagli asini che si spacciano per giornalisti. Se tu fai il contadino e non ari la terra, non la semini, non la curi e non la innaffi… poi non ci puoi venire a rompere i coglioni quando la TUA terra non produce una mazza. E’ chiaro?

emigrante

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Salute e grano. Bella settimana! Berlusconi, fiducia a picco è tornato ai livelli del 2005

Metà degli italiani crede ai pm. Gli elettori spaesati guardano a Napolitano, l’80% è con lui: Lega e Pdl compresi. Premier a parte, i leader aumentano i consensi, Tremonti il più gettonato nel centrodestra. Pdl e Pd poco sopra il 50%, è la fine del bipartitismo

di ILVO DIAMANTI

Berlusconi, fiducia a picco è tornato ai livelli del 2005 Napolitano e Berlusconi

Silvio Berlusconi resiste. Nonostante le inchieste, gli scandali e le proteste. Anzi, reagisce con violenza. Contro i nemici. La Magistratura, i giornali e i giornalisti della Repubblica Giudiziaria. Perfino  –  anche se in modo meno esplicito  –  contro il Presidente della Repubblica. Ma la sua posizione e la sua immagine ne hanno risentito sensibilmente.

LE TABELLE DEMOS 1

Come mostra il sondaggio condotto nei giorni scorsi dall’Atlante Politico di Demos per la Repubblica. Oggi, infatti, la fiducia dei cittadini nei confronti di Silvio Berlusconi ha toccato il fondo. La quota di italiani che ne valuta positivamente l’operato (con un voto almeno sufficiente) è ridotta al 30%. Meno che nel settembre 2005, quando il Cavaliere sembrava avviato a una sconfitta pesante alle elezioni politiche dell’anno seguente. Il che suggerisce di usare cautela, prima di darlo per finito, visto come sono andate le cose in seguito. Tuttavia, gli avvenimenti recenti fanno sentire i loro effetti. Quasi metà degli italiani ritiene vere le accuse rivolte dagli inquirenti a Berlusconi. E pensa che il Premier si dovrebbe dimettere. Meno del 20% considera, invece, falsi i fatti che gli sono addebitati. Anche se oltre metà degli italiani ritiene che, per quanto colpevole, il Premier resterà “impunito”. Come sempre. Anche per questo la fiducia in Berlusconi, oltre che limitata, appare in declino costante e precipitoso.

È, infatti, calata di 5 punti percentuali negli ultimi due mesi, ma di 12 rispetto allo scorso giugno e addirittura di 18 rispetto a un anno fa. I motivi di insoddisfazione degli elettori, d’altronde, vanno al di là delle feste e dei festini a casa del Premier. Solo un italiano su quattro, infatti, pensa che il governo Berlusconi abbia “mantenuto le promesse”. Quasi metà rispetto a due anni fa.

http://www.repubblica.it/politica/2011/02/14/news/cavaliere_dimezzato-12430976/?ref=HREC1-1

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“Stiamo meglio degli altri”

°°° Questo è il mantra che continua a ripetere quel mafionano che si divide tra le zoccole del suo partito e quelle di Bari o di Casoria. La verità è OVVIAMENTE un’altra: e cioè che tutti i paesi occidentali stanno uscendo dalla crisi, mentre l’italietta di Mafiolo sta colando sempre più velocemente a picco. Non bastasse, gli europei e gli americani

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COLIAMO A PICCO. Grazie, silvio…

Crisi, allarme Ocse per l’Italia Giù il pil, più deficit e disoccupati

PARIGI – L’Ocse stima una profonda recessione quest’anno per l’Italia, con un Pil in calo del 5,3% e una ripresa nel 2010 a 0,4%. E’ quanto emerge dal rapporto sull’Italia nel quale si evidenzia che “tutte le previsioni sono soggette a una forte incertezza“. L’analisi dell’organizzazione rileva che il paese soffrirà di un forte incremento della disoccupazione (“che potrebbe raggiungere il 10% entro la fine di quest’anno”) anche nel 2010, il che determinerà un calo dei consumi. Allarme grave anche per il deficit, che “raggiungerà il 6% del Pil nel 2010, mentre il debito pubblico supererà il 115% e continuerà a crescere, nonostante un certo sforzo di consolidamento fiscale”, per tendere al 120%.

I consumi accuseranno un calo del 2,4% per restare poi fermi l’anno prossimo mentre gli investimenti fissi a fine 2009 crolleranno del 16% (-20,2% per macchinari ed equipaggiamenti) per tornare a crescere di appena l’1,3% nel 2010. Particolarmente negativo anche l’andamento del commercio estero: le esportazioni scenderanno del 21,5% (-0,7% nel 2010) e le importazioni del 20,2% (-0,2% nel 2010).

Rispetto alle previsioni pubblicate lo scorso 31 marzo, oggi l’Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica rivede le stime sul Pil a -5,3% nel 2009 (da -4,3%) e +0,4% nel 2010 (da -0,4%). L’aumento dell’impatto negativo è dunque bilanciato da qualche nota più ottimistica. “La recessione italiana ha sorpreso per la sua ampiezza – osserva il rapporto – ma grazie alla relativa solidità dei bilanci delle famiglie e delle imprese, la ripresa potrebbe essere più robusta che altrove“.

Quanto alle banche italiane finora hanno ben sostenuto il primo impatto della crisi e non hanno avuto bisogno di aiuti, “ma avranno probabilmente necessità di ulteriori mezzi propri man mano che la recessione si aggrava. Bisogna continuare gli sforzi per ricapitalizzarle, di preferenza con finanziamenti privati, sul mercato interno o all’estero, ma senza escludere l’iniezione di capitali pubblici”.

L’Ocse ricorda che l’Italia, inoltre, sconta i “lenti progressi nell’introduzione delle riforme strutturali per migliorare la competitività dei servizi e l’efficienza della pubblica amministrazione“. Dunque vede con favore le misure anticrisi che, “nonostante il limitato spazio di manovra”, sono state introdotte dal governo italiano, ma raccomanda che “nel lungo periodo la performance economica può essere migliorata con riforme macroeconomiche e strutturali”.

Quanto al federalismo fiscale, “potrebbe essere difficile da perseguire. L’introduzione del meccanismo del federalismo fiscale al momento attuale può porre difficoltà ed è importante che abbia un forte sostegno politico e regionale“, afferma l’organizzazione, dando comunque atto che “le linee base della legge, in particolare il finanziamento della spesa essenziale da parte delle entrate centrali su una base standard dei costi e un trasparente meccanismo di suddivisione delle entrate basato sull’Iva e sulla capacità di introito fiscale, sono sane“. Secondo l’Ocse, inoltre, “una nuova tassa locale, in parte basata sul valore delle proprietà di case, sarebbe altamente desiderabile dal punto di vista del federalismo fiscale“.

L’Ocse non sembra essere favorevole agli incentivi italiani per l’acquisto dell’auto varati ad inizio 2009. “Il sostegno all’industria dell’auto rischia di provocare una allocazione squilibrata di risorse“. L’Ocse afferma che gli incentivi sono stati, probabilmente, motivati dalle preoccupazioni che gli aiuti decisi da altri paesi potessero penalizzare i produttori nazionali.
(17 giugno 2009)

°°° Da profano, mi salta agli occhi una cosa terribile: l’Ocse fa i suoi conti basandosi sul fatto che noi abbiamo un GOVERNO NORMALE!!! Invece qui abbiamo un dittatorello del cazzo, malavitoso e incapace, e una serie di suoi domestici buoni solo per farne sapone: da alfano alla brambilla, dalla gelmini a maroni, da calderoli alla carfregna… gente che non potrebbe amministrare nemmeno un condominio di pollai!

poverta

povertyct1

viuleenz

cesso

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ITALIA A PICCO

Berlusconi accoglie Gheddafi
eroe anti-italiano sul petto

Il leader libico a Roma, il premier: “Chiusa pagina dolorosa”. Ma il colonnello esibisce l’immagine di Mukhtar, ucciso dai fascisti. E porta al seguito il suo ultimo discendente. Straordinarie misure di sicurezza. Oggi gli incontri ufficiali. Domani l’intervento in Senato, proteste da Pd, Radicali, Idv e Udc

°°° Questo è, amici miei. Un mafioso ignorante, pedofilo, e cocainomane (giusto per dire le cose come stanno)… uno che nella sua dependence di Porta a Porta (televisione di stato) dice a quel coglionazzo in cachemire di bertinotti (amico di valeria marini...) “MI saluti papà Cervi” e al timido “Ma… vevamente è movto da tanti anni…” incalza con: “Me lo saluti lo stesso…” Nel silenzio tombale del servo che si spaccia per conduttore…
Ecco, un omuncolo che solo per questa crassa manifestazione di ignoranza sarebbe stato schizzato in e da tutto il mondo civile… si permette di accogliere IN CASA NOSTRA un criminale, ignorante-rozzo-e razzista quanto lui – e acerrimo nemico dei diritti umani! Non basta nemmeno questo per mandarlo definitivamente a cagare?

berlusconi-razzista

ghedda

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FIGUR’EMMMMERDA!

GLI ITALIANI ALL’ESTERO SI VERGOGNANO COME LADRI DI BURLESQUONI.

Qui sotto la disperazione degli italiani in Francia, ma in GB, Germania, Spagna e Stati Uniti la situazione è ancora più grave e pesante.

«Vogliono sapere è imbarazzante»
di Luca Sebastiani

Dall’imbarazzo all’esasperazione. Che si tratti di barzellette, battute o del feuilleton matrimonial-velinettistico, via via che la stampa francese riporta le gesta di Silvio Berlusconi, l’immagine del Paese subisce una caduta a picco nella considerazione dei cugini d’oltralpe e la vita della comunità italiana in Francia si fa sempre più dura.
Le domande dei francesi inizialmente scherzose, hanno assunto col tempo un tono più preoccupato, e le risposte gli italiani non sanno più dove trovarle. «Io sono pure tendenzialmente di destra, ma non so più cosa dire» dice Eugenio Nucci, manager in una società finanziaria. «Ogni giorno, quando arrivo in ufficio, i colleghi mi interpellano sulle parole del presidente del Consiglio che hanno letto sui giornali. All’inizio la buttavo sul ridere, ora preferisco tagliar corto e cambiare discorso». In effetti basta scorrere i titoli degli ultimi mesi riguardanti l’Italia. Si va dalla battuta del premier sui terremotati dell’Aquila che devono prendere la vita nelle tende come una fortunata occasione di campeggiare, al rifiuto di una società multietnica. Dalle liste europee farcite di soubrette, fino al caso Noemi e al divorzio del premier. «Prima rispondevo sempre che sì, noi abbiamo Berlusconi, ma loro hanno Sarkozy – dice Nicola Iodice ricercatore all’università – ma il presidente francese non potrebbe mai dire di essere contro una società multietnica, qui tirerebbero su le barricate». E poi, dice, «anche se Sarkò ama la bella vita e i soldi, non ostenta, anche perché in Francia sarebbe politicamente controproducente». Nei café, al ristorante, le domande sul premier tengono banco. «Non mi era mai capitato che il vicino di tavolo, sentito che parlavo in italiano, mi chiedesse del premier», dice Annalisa Tornieri, che vive a Parigi da sette anni e lavora nella moda. Un recente sondaggio ha chiesto ai francesi chi volessero alla guida della presidenza permanente del Consiglio europeo. Al primo posto è arrivata Angela Merkel. In ultima posizione il Cavaliere.

governare

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bclown

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