Gli schiavi del caudillo alla riscossa. PATETICI.

La Santanché: «E’ il palazzo dell’ingiustizia». In piazza anche i contromanifestanti di Ricca

«Silvio resisti», «Politica solo nei seggi»
Presidio pdl davanti al tribunale di Milano

Alcune decine di manifestanti indossano cartelli a sostegno del Cavaliere: «No alla repubblica giudiziaria»

La Santanché: «E’ il palazzo dell’ingiustizia». In piazza anche i contromanifestanti di Ricca

«Silvio resisti», «Politica solo nei seggi»
Presidio pdl davanti al tribunale di Milano

Alcuni dei partecipanti al presidio (Salmoirago)
Alcuni dei partecipanti al presidio (Salmoirago)

MILANO – Presidio del Pdl in corso di Porta Vittoria, a Milano, davanti al Palazzo di Giustizia, a sostegno di Silvio Berlusconi indagato dai magistrati milanesi per concussione e prostituzione minorile della giovane Ruby. Un ceninaio di persone si sono raccolte attorno ad un gazebo sventolando bandiere del Pdl. Al collo hanno cartelli con su scritto: «No alla repubblica giudiziaria», «Cento processi, zero condanne uguale persecuzione», «Silvio devi resistere, resistere, resistere» e «La politica nei seggi elettorali non nei tribunali». In piazza è scesa anche i sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Daniela Santanchè e alcuni esponenti del Pdl lombardo (SEGUI la diretta).

C’E’ ANCHE TORREGIANI – Tra i manifestanti anche Alberto Torregiani, responsabile del settore giustizia del Movimento per l’Italia e figlio di Pierluigi, il gioielliere milanese ucciso dai Pac di Cesare Battisti nel ’79. «Sono qui perchè parte della magistratura continua ad alzare la voce, mentre dovrebbe lavorare in silenzio, come la maggior parte dei magistrati». A proposito dell’inchiesta riguardante la marocchina Ruby, che vede coinvolto il premier, Torregiani ha detto: «Forse c’è un briciolo di verità, ma in una montagna di assurdità». Molta gente che passa davanti a palazzo di giustizia dove c’è il presidio dei manifestanti, si ferma per esternare la sua contrarietà. Fino ad ora, però, al di là di qualche battibecco, non è accaduto nulla.

«PALAZZO DELL’INGIUSTIZIA» – «Vi dò una notizia, questo processo finirà in niente, non ci sono vittime dato che quelle presunte smentiscono di esserlo, e non c’è concussione perché non c’è un concusso: questo è il palazzo dell’ingiustizia» ha detto la Santanché parlando ai giornalisti e ai militanti presenti. Con lei ci sono anche Valentina Aprea, della commissione Cultura della Camera, Romano La Russa, assessore lombardo all’Industria. «Berlusconi è una vittima dell’ingiustizia e di una vera e propria persecuzione giudiziaria, quanti processi ha subito che sono finiti in niente?», ha proseguito la Santanché sottolineando che «il problema è che le vittime sono gli italiani e l’immagine del Paese all’estero».

LA CONTROMANIFESTAZIONE – Di fronte a loro proprio al termine della scalinata del Palazzo di Giustizia una decina di persone, guidate da Pietro Ricca espone cartelli con scritto «Berlusconi rispetta la Costituzione», «Basta impunità» e «Fatti processare». Tra i due gruppi contrapposti non sono mancati reciproci scambi di insulti subito sedati dalle forze dell’ordine che sono schierati tra le due fazioni.

Redazione Online

°°° Miserabili decerebrati ladri e cocainomani. Il regimetto delle zoccole e dei servi mafiosi. Ma quanto ci hanno lavorato e quento hanno speso per portare qualche decina di scimmiette davanti al tribunale?

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