Porta a porta

Mi dicono che il nano indecente ha sparato le sue solite stronzate e i suoi delirii anche dal servo fedele azzerbinato, vespa.
Oltre alle solite puttanate, pare che abbia anche millantato della “ricostruzione in Abruzzo iniziata a tempo di record“… MA DOVE?! MA QUANDO?! Ovviamente NON E’ VERO NIENTE! Troppi mesi, se non anni, dovranno ancora stare dentro le tende invivibili e malsane quei poveri disperati creduloni. E non so come finirà con quelli deportati negli alberghi della costa: dato che gli albergatori NON hanno ancora visto una lira e stanno ricevendo disdette su disdette dai turisti che avevano prenotato…
Alcuni amici mi hanno mandato delle foto su alcuni capolavori di una ipotetica ricostruzione, che verrà fatta (SE VERRA’ FATTA) da ditte mafiose e amici degli amici pregiudicati di Mafiolo e Bertolaso. ECCOLE:

L’ORDINATISSIMO ED EFFICIENTISSIMO UFFICIO DI BERTOLASO:

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L’UFFICIO DI BERTOLASO E’ SITUATO UN UNA CASA DELLA FAMIGLIA GASPARRI. SI ENTRA DA QUI:

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LA STANZETTA DOVE LAVORA MAURIZIO GASPARRI QUANDO E’ IN ABRUZZO:

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DUE LOSCHI FACCENDIERI

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LACASERMA DELLA G.di F. DOVE SI TERREBBE IL G8, COL DEPRAVATO GENERALE DELFINO MURATO VIVO:

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LA SICUREZZA, AFFIDATA AI CERVELLI FINISSIMI: LA RUSSA, MARONI E GASPARRI. ALTISSIMA TECNOLOGIA:

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L’INGRESSO MIMETIZZATO:

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IL CITOFONO STRATEGICO:

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ALTRE IMMAGINI DELLA SPLENDIDA RICOSTRUZIONE AVVENIRISTICA. CI ASSALIRA’ L’INVIDIA DEL MONDO INTERO!

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Obama? Non se lo caga di striscio!

MURDOCH
Chiamato da Berlusconi per quello scherzetto, Murdoch ha capito che il mercato italiano era promettente e ci si è installato. Si è impadronito della pay tv satellitare italiana, che in mani italiane (L’IMPRENDITORE DEI NOSTRI COGLIONI: silvio burlesquoni…) aveva perso per anni centinaia di miliardi di lire all’anno, trasformandola nel successo che è oggi Sky; poi Mediaset gli ha sparato nelle gambe il calcio sul suo digitale terrestre e poi, peggio di tutto, il governo italiano ha raddoppiato l’Iva sulla pay tv.

OBAMA

Il fantasma che spaventa di più Berlusconi è però quello del presidente americano Barack Obama. In fondo, può pensare Berlusconi, con Murdoch alla fine ci si metterà d’accordo. Siamo imprenditori, siamo ricchi, abbiamo la stessa età, siamo fatti per intenderci. Probabilmente se pensasse davvero così sbaglierebbe, ma un fondo di ragione può avercelo.

Con Obama, invece, la paura è più che giustificata. Al di là del santino neo kennediano che ne è stato fatto in Italia, Obama è un giocatore durissimo, cresciuto alla spietata scuola della politica di Chicago, la città più violenta d’America e in cui anche la lotta politica segue regole che non sono quelle bizantine della costa orientale e meno che mai quelle di un consiglio comunale italiano. Tutto vero quello che si è detto e scritto sugli ideali, le grandi strategie, l’essere profondamente di sinistra di Obama.

Ma Obama ha anche imparato, nella città di “The Jungle”, le regole della politica, che non sono quelle di un collegio di Orsoline. Che sia un duro nel gioco politico basta vedere come ha scaricato il suo compagno di partito Rod Blagojevich, infilatosi da solo in un mare di guai ma finito nel mirino della procura della Repubblica locale proprio in quanto compagno di partito di Obama. Per convincersi che sia un duro nella gestione, basta vedere come ha affrontato i finanzieri di Wall street e i loro stipendi, l’industria dell’auto e anche i pirati somali.

Umanamente ha tutte le ragioni per detestare Berlusconi, che gli ha dato pubblicamente del negro e non in una serata a Villa Certosa, ma in Russia, in una conferenza stampa inter nazionale sghignazzando sul colore della pelle di Obama con un altro campione di tolleranza razziale, il presidente russo Medvedev.

Ma anche sul piano politico Obama ha molte ragioni per infliggere all’Italia di Berlusconi qualche umiliazione. Berlusconi si è appiattito per anni su Bush, in modo totale e assoluto, senza avere l’aplomb (che è tutto dire) dell’inglese Tony Blair; inoltre, insiste nel volere essere il grande mediatore con lo zar russo Vladimir Putin. e anche questa cosa è fatta per non piacere agli americani, che il gioco con la Russia lo vogliono condurre loro, con le loro mani, come serve alle loro strategie.

L’Italia, per gli americani, dopo la fine dell’impero russo, è un paese marginale. Per chi governa l’Italia, che è colonia americana (meglio dell’America che di chiunque altro, ma sempre colonia) la legittimazione americana è fondamentale e anche per questo Berlusconi si buttò subito nelle braccia di Bush, certamente non credendo una parola delle fandonie sulla guerra al terrore ma sapendo che se non si fosse schierato con il padrone di Washington, avrebbe avuto vita ben più difficile, in Italia e fuori.

E Obama non ha fatto certo mistero della sua freddezza verso Berlusconi e l’Italia. È stato in Europa, ai primi di aprile, è andato dappertutto tranne che in Italia, a Londra ha visto anche gente di Stati meno importanti dell’Italia ma non Berlusconi. Una riprova della freddezza dei rapporti tra i due viene anche dal noto episodio che tanto irritò la regina Elisabetta, quando Berlusconi chiamò con un tono di voce non da corte il presidente americano. “Mister Obama” gli disse, invitandolo a posare assieme per una foto ricordo. Obama accettò, anche perché con lui e Berlusconi posarono praticamente tutti gli altri capi di governo presenti.

Ma non sono passati a chiamarsi col primo nome, che per gli americani è il nostro tu. In quell’occasione, Berlusconi ha strappato a Obama, un invito a andare a Washington, per parlare del G8 (della cui nuova location il povero Obama non ha bene contezza) ma, a quel che si legge, finora la conferma definitiva dell’incontro alla Casa Bianca non è arrivata.

Intanto Obama va a Riyad, in Arabia Saudita, a vedere re Adbullah (indicativo della dipendenza americana dai sauditi fu l’inchino di Obama davanti al sovrano a Londra), va al Cairo, va in Germania. Cosa gli costerebbe un piccolo detour su Roma, giusto una toccata e fuga, tanto per consentire a Berlusconi di non parlare più di lui come «mister Obama», ma «il mio amico Barack», come faceva con «l’amico George». E invece nulla, solo un glaciale silenzio. Nemmeno con la melatonina uno normale riuscirebbe a dormire.

MARCO BENEDETTO

°°° Murdoch non mi piace, è di destra, ma è un cazzutissimo imprenditore internazionale. Burlesquoni un malavitoso di piccolo cabotaggio che sarebbe finito in galera da decenni IN QUALUNQUE PAESE CIVILE.
Obama è un grandissimo statista e lo sta dimostrando. Burlesquoni un vecchio pedofilo miserabile e cocainomane che politicamente non conta un cazzo nemmeno a Malta o a Corfù… Ma di che parliamo?

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BUFFONE BANDITO E DELINQUENTE!

L’Aquila, 16:13
TERREMOTO: PIOGGIA, FANGO E FREDDO; DISAGI IN TENDOPOLI

Il maltempo non concede tregua ai terremotati provocando disagi agli abitanti delle tende allestite all’Aquila e nei paesi limitrofi. La pioggia cade ininterrottamente da ieri sugli accampamamenti degli sfollati causando allagamenti e fango, mentre il freddo e’ tornato a farsi sentire soprattutto di notte e nelle prime ore del mattino. La temperatura registrata all’Aquila alle 14 di oggi e’ stata di 12 gradi, a Campo Imperatore e’ stata di 5 gradi.

°°° Quel pezzo di merda puzzolente di berlusconi anche ieri ha sparato le sue cazzate, debitamente contestato e fischiato: delirando di case pronte e e di crociere offerte dal culo di sua mamma morta. La realtà è questa ed è che NON è arrivato nemmeno un cent in Abruzzo. La speranza è che anche i 480 milioni di euro in arrivo dall’Europa proprio per la ricostruzione, non vengano rubati e sperperati in Sicilia per non perdere i soli voti della mafia.

berl-pagliaccio

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Pum! Pum!

La figlia usa troppo la minigonna
e il padre la fa uccidere da tre sicari

17:56 Russia
Un azero, di 46 anni, si era stancato di sentire
i rimproveri dei suoi connazionali: ha assoldato due uomini
che hanno sparato alla giovane di 21anni, studentessa di medicina

°°° Bravo. Così si fa! E domani, a letto senza cena!

minigonna

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