Berlusconi, da Palazzo Chigi ai tribunali… quanto mi dispiace, signora mia!

Da Palazzo Chigi ai tribunali
Ecco cosa aspetta Berlusconi

processi berlusconi infografica
Non è più Presidente del Consiglio, ma resterà in ogni caso un parlamentare: cambia così la quantità e la qualità degli impegni che Silvio Berlusconi potrà eventualmente invocare per chiedere il legittimo impedimento, prerogativa però che non decade, per quanto “attenuata” e su cui di recente la Corte Costituzionale ha stabilito sia il giudice a sindacare, riguardo ai processi a suo carico. In altre parole, se prima gli impegni del Presidente del Consiglio erano fitti e anche imprevedibili, potendosi fissare anche ‘ad horas’, ora la situazione è ben diversa. Sono quattro in tutto, solo a Milano, i casi che lo coinvolgono e lo aspettano: il caso Ruby, il processo Mills, la vicenda Mediaset e quella relativa al nastro dell’intercettazione Fassino- Consorte.

Il cosiddetto caso Ruby, aggiornato al

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Il governo delle TRE I?! Semmai delle TRE T: Tasse, troie, tribunali

«Alluvionati e terremotati si paghino gli aiuti da soli»

di Bianca Di Giovanni | tutti gli articoli dell’autore

BERLUSCONI FRATTINI TREMONTI TRISTE CAMERA

Altro che assalto alla diligenza: il Milleproroghe come uscito dalle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali del Senato contiene una valanga di favori, privilegi, disposizioni oscure, tutte a carico dei cittadini onesti. «È il decreto delle mille tasse»,commentailPd Giovanni Legnini.: prelievi sul cinema, per le calamità , aumenti di accise e di addizionali. Il testo è stato varato ieri dalle commissioni e lunedì sbarcherà in Aula. Dove già si preannuncia il maxiemendamento: sarà il governo a riscrivere tutto.

LA LEGA
Ad agitare la bandiera della vittoria ècomeal solito la Lega, che perentoriamente difende una settantina di allevatori disonesti, concedendo una pioggia di denaro per il rinvio delle quote latte. Siamo al secondo rinvio di sei mesi, e – caso strano – si passa dagli originari 5 milioni stanziati addirittura a30milioni: sei volte di più. Senza alcuna ragione apparente. A nulla è servita l’insistenza del senatore Pd Enrico Morando, che ha chiesto una relazione tecnica e soprattutto la lista dei tagli da cui si prelevano quei soldi. Lista arrivata in Senato dopo qualche minuto: si taglia per il3%la tabellaCdella Finanziaria con le leggi di spesa dei ministeri. Tanto per capire, si taglia al welfare, alle pari opportunità, al ministero dell’Economia, allo sviluppo, per pagare chi ha infranto le regole. Uno schiaffo ai cittadini, ma anche all’antagonista ministro Giancarlo Galan (Pdl), che glissa sull’argomento. Ancora peggio si è fatto sulle calamità naturali e le emergenze. Un emendamento Pdl – approvato – dispone che in caso di calamità sarà la Regione interessata a dover aumentare tributi, aliquote o addizionali per provvedere all’emergenza.

Se tutto ciò non dovesse bastare, si potrà decretare l’aumento dell’accise sulla benzina fino a un massimo di5 centesimi al litro. Solo in seconda battuta si potrà accedere al fondo speciale della Protezione Civile, che poi dovrà essere «corrispondentemente e obbligatoriamente rientegrato con lemaggiori entrate derivanti dall’aumento dell’accise sul gasolio» sempre in misura di massimo cinque centesimi per litro. A questo punto ci si chiede: a che serve il fondo della Protezione civile? Forse a costruire piscine per i campionati di nuoto? Stessa cosa vale per l’emergenza rifiuti. Cittadini soffocati dalla spazzatura e tartassati dal fisco regionale. Sarebbe questo il federalismo sbandierato dal centrodestra: ognuno fa per sé. Nessuna solidarietà. «È un federalismo avvelenato », commenta il senatore Pd Francesco Ferrante. Passano gli stanziamenti per alcune Regioni alluvionate (Liguria, Veneto, Campania e Messina). Grazie al pressing delle opposizione, passa la sospensione dei tributi per gli aquilani. Nelle ultime ore di votazione rispunta anche il «condono mascherato » per la Campania: non si abbatteranno le abitazioni abusive. Insorgono gli ecologisti, ma il parlamentare Nicola Cosentino definisce l’operazione «un sostegno alle famiglie». Movimenti anche sulla Consob, dove scompare il trasferimento a Milano, ma resta una generica riorganizzazione e l’ipotesi di un trasferimento da altra amministrazione con trattamento economico adeguato all’Authority.Normaad hoc per qualcuno? (I malevoli parlano di Gaetano Caputi dal Tesoro). Altri «favori» ai traghetti inquinanti sui laghi lombardi, che restano inquinanti. E poi tre posti in più nella giunta di Roma. Ora la palla passa a Tremonti.

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Niente, non mi permettono di riposare…

… questi arroganti di sedicenti muratori se ne impippano della gentilezza e delle leggi. Domattina chiamo i carabinieri e vediamo… Per ora, dunque, andiamo a vedere le minchiate e gli annunci del mafionano e della sua cosca e il NULLA da essi realizzato dopo oltre un anno di regime:

http://www.lavoce.info/dossier/pagina2941.html

a) Quasi azzerata la cooperazione internazionale e gli aiuti a paesi poveri, con conseguente figura di merda proprio ora che all’Italia spetta la presidenza del G8 anche sugli aiuti globali: simo l’unica nazione inadempiente, mentre prodi aveva destinato un miliardo e aumentato dell’86% le risorse.

b) Piano casa – edilizia abitativa. Solo chiacchiere e annunci NON un solo euro è stato stanziato e NON una sola pietra è stata posata. BUFFONI!

3) Energia e ambiente. Solo propaganda: dopo aver creato il problema rifiuti in Campania, coi suoi uomini legati alla camorra, burlesquoni spaccia per rusolto un problema che invece è solo agli inizi della sua via cricis giudiziaria. I rifiuti sono stati SPOSTATI in un’area pericolosissima: il cuore del pascolo e degli allevamenti delle bufale… quindi fine della mozzarella di bufala campana. In compenso, ha inaugurato l’inceneritore di Acerra, voluto e finanziato da Prodi, che però ancora non ha funzionato un solo minuto. E, mentre in tutto il mondo si stanno chiudento e smantellando le centrali nucleari, Mafiolo sta procedendo con l’iter per la delirante costruzione di alcune centrali nucleari già oggi obsolete, costosissime, e pericolossime (e proibite da un referendum stravinto).
4) Fisco. Col regime burlesquoni le tasse sono aumentate arrivando a quasi il 44% di prelievo: sono le più alte da almeno 20 anni, mentre i furbetti hanno ripreso a NON pagarle. Cìè un aumento dell’evasione vicina al 10% in più rispetto al governo Prodi, mentre le entrate sono giù del 7% in meno. Non solo: l’abolizione dell’Ici ai miliardari e alla chiesa ha costretto il 99% dei Comuni italiani ad aumentare i balzelli e le imposte ed a ridurre di molto i servizi e la qualità di quelli restanti.
5) Politiche per le famiglie. Che dire delle buffonate note come SOCIAL CARD o BONUS FAMIGLIE? Due autogol che pagano i pensionati più poveri e le famiglie più disagiate. Senza una SERIA politica anche in questo campo, il regimetto ha triplicato i poveri e tra un anno si prevede un uklteriore collasso della classe media.
6) Giustizia. Oltre al LODO ALFANO e ai continui attacchi ai magistrati onesti che lavorano, il regime del mafionano si è contraddistinto per alcune norme razziste ed incostituzionali del cosiddetto “Pacchetto sicurezza”, utile solo ad incasinare ancor più il lavoro dei tribunali e delle indagini.
7) Immigrazione. Anche qui, la politica ottusa, cieca e razzista del governicchio si è tirata addosso le ire di tutto il mondo civile, dell’Onu, della Comunità Europea, e persino della chiesa. In sostanza, gli sbarchi sono triplicati e il regimetto di mafiolo rischia delle denunce internazionali per procurata strage e genocidio, col loro insistere sul barbaro comportamento dei respingimenti violenti e indiscriminati.
8) Informazione. Qui siamo vicini al regime totalitario e l’Italia in questo anno è stata trascinata agli ultimi posti tra tutti i paesi del mondo come libertà di stampa. Le tv sono sempre più inguardabili e sempre più nelle mani della propaganda di regime. I media italiani oscurano pedissequemente la verità e scrivono o mandano in onda solamente minchiate indifendibili e calunnie nei confronti della rarissima stampa libera. Anche in questo campo siamo la vergogna del mondo.
9) Infrastrutture. Anche qui molti annuci e nessuna sostanza: siamo fermi ai lavori voluti e finanziati dai governi Prodi. Questo regime ha soltanto abolito i controlli antimafia negli appalti e cancellato le gare trasparenti per affidare agli amici degli amici, senza alcun controllo, tutta una serie di lavori. Per fortuna NON C’E’ UN CENT DA RUBARE. Per ora.
10) Privatizzazioni. Qui il regimetto che si è sempre professato “liberale” ha stoppato tutte le liberalizzazioni volute da Prodi e Bersani. Ha però derubato gli italiani di un pacco di miliardi di euro con la buffonata-truffa Alitalia.
11) P.A. Dopo tantissimo fumo e troppi effetti speciali, la “cura Brunetta” si è rivelata già per quel che si poteva prevedere: un fiasco.
12) Aggiungiamo la devastazione della sanità pubblica (che sotto il breve governo Prodi era stata messa sotto controllo di spesa ed efficienza, responsabilizzando le regioni), della Pubblica Istruzione e della ricerca: settori strategici per l’immediato e per il futuro sviluppo di una nazione civile, che un regimetto miope ed ignorante ha deliberatamente ucciso. Ed ecco che abbiamo un quadro completo di un anno di disastri, falimenti, insuccessi e devastazione uniche al mondo. RICORDATEVELO quando vedete il mafionano fare i suoi sproloqui in televisione o sulla stampa asservita.

bduce2

berlusconi_dimettiti

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