Aveva 15 anni, era un ragazzino tenero. E’ stato ucciso dalla volgarità e dall’ignoranza del berlusconismo legaiolo.

Rossetto e smalto: deriso, si uccide a 15 anni
La Procura di Roma apre un’inchiesta

Insultato anche su Facebook, si è impiccato a casa. L’allarme del Gay Center: vittima di stalking.


Se n’è andato all’improvviso, martedì pomeriggio, nel modo più atroce
. Si è ucciso nella sua casa a Roma Sud, impiccandosi con una sciarpa alla scala interna.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_novembre_22/rossetto-smalto-prendono-giro-suicida-2112833272136.shtml

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B. e le sue “cene elegantissime” a base di zoccole, Priapo, volgarità e due vecchi patetici clienti.

«Ci portò Fede, fu scioccante». Segue la descrizione più esplicita del bunga bunga

Feste di Arcore, spuntano
due nuove testimoni

Chiara e Ambra, 19enni piemontesi: «Avances dal premier, rifiutammo il gioco della statuetta»

Feste di Arcore, spuntano
due nuove testimoni

Chiara e Ambra, 19enni piemontesi: «Avances dal premier, rifiutammo il gioco della statuetta»

Chiara Danese, 19 anni
Chiara Danese, 19 anni

MILANO – «I complimenti del presidente Berlusconi furono talmente intensi che Fede, non so se come battuta o meno, gli disse: “Eh, mangia nel piatto tuo che io mangio nel piatto mio(…)”. Forse nelle sue intenzioni io dovevo essere destinata a lui e Ambra a Berlusconi». Il quale, «dopo l’ultima barzelletta sconcia si fece portare una statuetta di Priapo» (personaggio della mitologia classica simbolo dell’esuberanza sessuale) «e la fece girare tra le ragazze», chiedendo loro «un gioco sconcio al quale né io né Ambra ci prestammo».
Proprio mentre

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“MIGNOTTOCRAZIA. LA SERA ANDAVAMO A MINISTRE”°°° La volgarità del mafionano

IL SESSO SFRENATO? IL MIGLIOR MEZZO DI COMUNICAZIONE PER RACCOGLIERE IL CONSENSO – PAOLO GUZZANTI SCARICA IN LIBRERIA “MIGNOTTOCRAZIA. LA SERA ANDAVAMO A MINISTRE”

Estratti del libro “Mignottocrazia” di Paolo Guzzanti da “la Repubblica”

FARE COME GLI PARE
Quando Berlusconi, di fronte al caso della ragazza Ruby afferra i microfoni dei cronisti e scandisce il fatto che lui fa e intende seguitare a fare come gli pare, a condurre lo stile di vita che vuole e che in quello stile di vita c´è la festa, le donne e il piacere, non fa una dichiarazione impudente o imprudente. Fa una dichiarazione politica. La dichiarazione politica è anzi ideologica.

(…) Berlusconi si fa forte del disprezzo popolare – in Italia e soltanto in Italia – per tutte le forme di controllo. Quando lui definisce i controlli e i contrappesi «lacci e lacciuoli», chiama l´applauso dello stesso pubblico televisivo ed elettorale che apprezza, loda e anzi si entusiasma per le sue attività sessuali vere o presunte, per il suo disprezzo per le regole e lo stile di vita che dovrebbe essere consono a un capo di governo. (…)

MIGNOTTOCRAZIA COME STUPRO DELLE REGOLE
Le regole della vita civile come le regole della vita democratica sono faticose, pedanti, poco agili e create con l´esperienza di secoli proprio allo scopo di impedire che prevalgano gli istinti, la forza, la sopraffazione e anche un eccesso di carisma personale in competizione con le regole e che tende a soffocarle, ucciderle, deriderle.

La mignottocrazia come sistema di potere ha esattamente questo scopo ideologico: assuefare l´opinione pubblica con un continuo e rivendicato stupro delle regole, delle norme, delle consuetudini, introducendo una prassi apparentemente anarchica, l´esibita passione per le feste piene di ragazze in attesa del loro regalino, ma in realtà funzionale al mantenimento del potere. (…)

IL VOLTAFACCIA DELLA SANTANCHÉ
In tutte le salse le sue avventure o supposte tali sono state difese con una sloganistica semplificata: la sinistra protegge e si identifica con omosessuali di ogni varietà, transessuali, travestiti e comunque persone sessualmente ambigue, mentre la destra berlusconiana spiccia e casereccia si identifica con il maschio standard, quello delle barzellette cui piace fondamentalmente “la fica”.

Daniela Santanché, che come avversaria di Berlusconi aveva denunciato anche lei la maniacale sessualità di quest´ultimo specificando di non aver mai ceduto alle sue seduzioni, una volta tornata all´ovile berlusconiano con una carica da sottosegretario si è sbracciata nella difesa di Berlusconi come maschio sanamente affamato di sesso femminile. (…)

LE HAI MESSO LE MANI SUL CULO?
Eravamo seduti e si svolse il rituale comizio del Cavaliere il quale sa avere con la folla il rapporto carnale che è un parafrasi dell´atto sessuale (…) Berlusconi sceso dal palco si stava dirigendo verso il punto dove ero seduto io (…) una folla a poltiglia si spalmò sulla mia fila di sedie e vari corpi mi si appiccarono contro (…).

Fu a quel punto che il presidente del Consiglio dei Ministri del governo italiano, con un coup de théatre dei suoi aprì il sipario dei corpi umani e apparve a pochi centimetri dalla mia faccia, raggiante, compagnone, studentesco e mi disse con un sorriso a quarantadue denti: “Bé? Ma l´hai toccata? Hai visto che gnocca che ti è venuta addosso? Le hai messo almeno le mani sul culo?

TRATTARE LE DONNE DA PROPRIETARIO
Ho sempre pensato che Berlusconi sarebbe caduto sulle donne. L´ho pensato negli anni in cui ero parlamentare di Forza Italia, quando accettai la candidatura per poter proseguire la mia inchiesta sul dossier Mitrokhin, e l´ho pensato quando ho lasciato lo stesso partito, prima che si compisse il rito equivoco dell´unificazione fra Alleanza nazionale e il partito di Berlusconi.

(…) Un comportamento aziendale, padronale, fintamente paterno, segnato dal più profondo disprezzo per l´altro sesso, un disprezzo nasalmente negato nel modo più sinceramente sfrontato: «Io odiare le donne? Ma tu sei pazzo! Io amo le donne, corteggio le donne perché le adoro e loro lo sanno». (…)

USA IL DENARO COME SEX APPEAL
Molti anni fa Berlusconi disse a Beppe Piroddi, un celebre playboy degli anni Ottanta: «Il denaro, i mega-affari e il potere? Certo, caro Beppe, sono importanti, ma per me contano in quanto mi permettono di competere con te e i tuoi colleghi nella conquista delle più belle donne del mondo. (…)

CARICHE DI PROSTITUTE IN OFFERTA SPECIALE
Si vantava di massacrare due donne al giorno con una pillola che non era il Viagra perché l´episodio è di molti anni fa. Ciò dimostra che per lui è più importante far sapere agli altri che è uno scopatore irrefrenabile, più che un conquistatore di donne, un amante desiderabile e desiderato.
veronica berlusconi

(…) La sua ex consorte Veronica Lario parla di lui come dell´imperatore, o del drago al quale vengono sacrificate legioni di vergini. In realtà, più modestamente, sullo scannatoio sacrificale del lettone di Putin vengono portate spesso delle puttane in offerta speciale (…)

BELLA RAGAZZA E TESTA VUOTA
Il sistema mignottocratico consiste nel creare una classe dirigente di esseri umani clonati, robotici, composta prevalentemente da donne ma non soltanto, selezionati secondo criteri di sex appeal. Che poi ci siano o non ci siano incentivi sessuali alla carriera, questo è un optional. Secondo la bibbia del berlusconismo, una bella ragazza con la testa vuota è sempre meglio di una brutta ragazza con la testa piena di idee e di cultura.

maschietti-gelmini

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La stampa estera: “Berlusconi affonda nella volgarità”°°° L’ultimo regalo del mafionano.

“Berlusconi affonda nella volgarità”
La vicenda sulla stampa internazionale.

Dall’America all’Europa ampio spazio e dure critiche per lo scandalo Ruby e per la frase sui gay. Duri anche giornali conservatori come la Frankfurter Allgemeine. Il Financial Times: “Il suo destino non è più nelle sue mani”
http://www.repubblica.it/politica/2010/11/03/news/berlusconi_stampa_internazionale-8698409/?ref=HREA-1

°°° Certo che questo è davvero l’ultima tragedia che ci consegna il farabutto di hardcore: proprio ora che l’Italia DEVE vendere i nostri titoli all’estero…

b-immunita

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Volgarità contro le donne nell’italietta di Burlesquoni

Da l’Unità
«Degusta la Passera», «Estate Figa»… Donne e spot, le foto dei lettori a l’Unità
Te la do gratis», «Fatti il capo», «Montami a costo zero…»: continuano le segnalazioni dei lettori sulle pubblicità offensive contro le donne. Oggi in edicola su l’Unità uno speciale di quattro pagine con articoli e analisi di Lorella Zanardo, Manuela Modica, Emanuela Valente.

Dopo l’invito de l’Unità a segnalare pubblicità offensive nei riguardi delle donne, ci sono arrivate moltissime foto. Il caso di Milazzo, «Montami a costo zero», sembra dunque aver fatto scuola: segnalazioni dalle città di Torino e Roma, spot contro il corpo delle donne anche a Udine (segnalazione di Michele Lembo) e in tutta Italia, dove il liquore “Vecchio amaro del capo” viene pubblicizzato con un cartoncino intorno al collo della bottiglia riportante la foto del viso di una “segretaria” con lo slogan «Fatti il capo». «Personalmente – ci dice il lettore Roberto Cena Lombardi, che ci ha mandato la segnalazione – ho smesso di acquistare questo prodotto».

Continuate a mandare le vostre segnalazioni, segnalateci con una foto, le pubblicità choc della vostra città.

Inviate una mail a: centrale@unita.it, specificando dove è stata scattata la foto e cosa pubblicizza.

°°° Ormai siamo crollati sotto ogni livello accettabile di inciviltà, amici. Così come il berlusconiscmo ha dato la stura a tutte le mezzeseghe in politica e nello spettacolo: uccidendo di fatto la cultura; anche in campo pubblicitario la fanno da padroni gli spostati e i malati di mente. E che dire dei bottegai loro clienti, senza gusto?  Ma cosa vogliono fare ancora a questo paese?

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La volgarità impenitente di silvio berlusconi, vergogna del mondo.

Stamani in albergo volevo farmi una ciulatina con una cameriera. Ma la ragazza mi ha detto: “Presidente, ma se lo abbiamo fatto un’ora fa…”. Vedete che scherzi che fa l’età?».

Silvio Berlusconi agli imprenditori italo-brasiliani, 29 giugno

°°° Questo delinquente idiota è completamente fuori di testa. E’ davvero convinto che le persone normali, dotate di un cervello e dei pollici opponibili,  siano tutte stolide come la sua misera corte italiota? Ma crede davvero che ovunque e in qualunque consesso internazionale possa presentarsi con vecchissime barzellette volgari e mal raccontate? Patetico  omiciattolo…

B.porco

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La sindrome del maschio

di CHIARA SARACENO

“Non sono un santo”, ha dichiarato Berlusconi, meritandosi i titoli di apertura di tutti i giornali. È davvero una ammissione di colpevolezza, una assunzione di responsabilità rispetto al pericolo serio in cui ha messo la sicurezza dello stato con i suoi comportamenti a dir poco sventati, e rispetto alle menzogne profuse con generosità al paese?

Persino gli ambienti della Santa Sede sembrano aver accolto con benevolo favore questa ammissione, mostrando ancora una volta quanta real politik ci sia nell’atteggiamento della gerarchia cattolica nei confronti dei politici italiani. Pronta a chiudere non uno, ma due occhi di fronte alle nefandezze comportamentali, purché (verrebbe da dire, in cambio) sia assicurato il mantenimento e l’approvazione delle norme che le stanno a cuore, anche se contro il principio di sovranità dello stato e di rispetto della libertà dei cittadini. Viceversa pronta ad attaccare violentemente i politici, specie se cattolici, che tentano di trovare ragionevoli equilibri normativi tra le diverse opzioni valoriali. Ne sanno qualche cosa Prodi e Bindi.

In realtà a me sembra che, con la solita furbizia e tempismo, Berlusconi abbia semplicemente detto, strizzando l’occhio alla platea di cittadini maschi, ma anche di un bel po’ di donne: sono uno come voi, solo più fortunato e più potente. Sono un “maschio vero”, e per questo potenzialmente incontenibile e incontinente. A differenza di voi, mi posso permettere tutte le donne giovani e carine (e disponibili) che voglio, perché le posso pagare sia direttamente sia utilizzando risorse pubbliche (posti di lavoro, candidature in parlamento, ministeri). Per questo ci sono schiere di “belle figliole”, anche non necessariamente già professioniste del ramo, disposte ad accettare un mio invito, anche con il consenso dei genitori.

Questo tipo specifico di “non santità”, in effetti, è la realizzazione dei sogni più o meno inconfessati molti maschi italiani (anche russi, a leggere la Komsomolskaia Pravda) – a prescindere dal colore politico. E lusinga tutte quelle donne giovani e meno giovani che perdono la testa per gli uomini forti e potenti. E sono disponibili, come le mamme degli stupratori, a trovare loro ogni tipo di scusante, compresa la cattiveria femminile. O le donne che, più cinicamente, hanno deciso di fare del proprio corpo e della propria sessualità il proprio strumento di lavoro, o di accesso al lavoro, in una società dove abbondano i maschi guardoni e segretamente mandrilli. Una società che sembra avere della sessualità una concezione sfruttatoria, coattiva e ripetitiva, svincolata da ogni dimensione relazionale, mortalmente triste. Molte donne italiane sono soffocate e umiliate da questa situazione e si ribellano. Ma non si sentono uomini ribellarsi a questa immagine della maschilità e dei rapporti uomo-donna che suggerisce.

E’ questa complicità sotterranea di una parte grande della società italiana che permette a Berlusconi la sfrontatezza che conosciamo e a cui si è rivolto con quella banale, ma furba, ammissione. Una complicità, verrebbe da dire, a tutto campo, che riguarda le sue imprese sessuali con corollario di scambio sesso-potere, ma anche i vari conflitti di interesse e le imprese finanziarie non sempre limpide. Del resto, che cosa ci si può aspettare in un paese che approva solennemente codici etici quando basterebbe fare rispettare il codice civile e penale? Ovvero dove non imbrogliare assurge a dimensione etica alta e non è il normale atteggiamento che ci si deve attendere nei rapporti commerciali e non? Se Berlusconi è un problema per la nostra democrazia, lo è ancora di più la complicità di larga parte della società civile, con il benevolo silenzio-assenso della gerarchia cattolica.

°°° Un’analisi lucida e, secondo me, anche troppo pacata. La volgarità dell’essere viscido e delinquente di cui parliamo, i danni catastrofici che ha procurato ad almeno due generazioni di italiani, meritavano la sciabola e non il fioretto.

B-verme-piccolo

MA  IL  PALAZZO  SI STA SGRETOLANDO…

palazzo-sgretola

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Ma quanti cavoli!

Roma, 10:20
CONI: PETRUCCI A GELMINI,ULTIMI IN UE PER SPORT A SCUOLA

“Caro ministro, mi rivolgo a lei in maniera non convenzionale, con spirito di grande collaborazione e disponibilita’ e allo stesso tempo con rinnovata fiducia e speranza per quella sfida che costituisce il primo degli obiettivi che gli organi del Coni, da poco rinnovati, si sono posti nel programma del nuovo quadriennio: l’effettiva introduzione dell’attivita’ motoria e sportiva, in ogni ordine e grado della scuola”. Inizia cosi’ la lettera aperta del presidente del Coni Gianni Petrucci rivolta, a nome della Giunta e del Consiglio Nazionale, al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Una missiva, letta in avvio di Consiglio nazionale, “che vuole rappresentare le richieste, le aspettative e lo stato d’animo di un intero movimento nei confronti del mondo della scuola”. Petrucci, nella lettera, lamenta un grave ritardo nell’attuazione dell’obiettivo numero uno del Coni, l’introduzione dello sport nella scuola: “La partita dello sport nella scuola non solo non si e’ vinta, ma non si e’ riusciti nemmeno a giocarla -recita Petrucci- e la delusione e’ grande perche’ nonostante tutti i tentativi fatti nel corso degli anni, il nostro Paese, che eccelle in molti settori, purtroppo nella classifica della presenza dell’attivita’ motoria e sportiva nell’ambito scolastico e’ tristemente agli ultimi posti in Europa”. Petrucci, che ricorda come lo sport difenda anche la salute dei giovani, chiede a gran voce di “passare ai fatti, alle iniziative concrete”, partendo dalle risultanze dell’incontro di gennaio e augurandosi che queste “possano essere messe al piu’ presto all’ordine del giorno del Tavolo tecnico congiunto Miur-Coni recentemente costituito”.

°°° Caro Petrucci, lei è il solito comunista disfattista. Sì, è vero, siamo ultimi in Europa nello sport a scuola, ma siamo ultimi anche come libertà d’informazione, cultura media, onestà, educazione civica, legalità ecc. In compenso, siamo i primi assoluti come evasione fiscale, corruzione in ambiti governativi e non, mafie varie, velinismo, zoccolificio, furberia, diseguaglianze sociali, xenofobia, fascismo,razzismo, leghismo, volgarità, disorganizzazione, carenza di servizi, ecc.
Come vede, caro presidente, non bisogna guardare solo le cose che non funzionano nel nostro paese: abbiamo anche delle eccellenze.

beata-ignoranza2

angelo-vacca

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Come ti lecco il culo…

… MENO DI UN ANNO FA: DALLA “BELLA ESTATE” ALL’ESTATE DI MERDA

Adesso non ci sono più nuvole. Le foto di Villa Certosa arrivano a immortalare un momento di serenità privata: per il compleanno della moglie Veronica, Berlusconi ha radunato tutta la famiglia in Sardegna. Ci sono i figli, i nipotini, i giochi, le gite in barca, piccoli scampoli di ordinario lusso e straordinaria felicità. Il settimanale Chi coglie l’attimo, ruba (?) qualche scatto e ne fa subito la copertina dell’estate. La bella estate di Silvio.

Come sono lontane le lettere a Repubblica, i pettegolezzi rilanciati dai quotidiani, i veleni delle intercettazioni più o meno esistenti. E come sono lontani anche le polemiche dei palazzi romani, gli insulti all’inno, le tensioni sulla giustizia, le discussioni con gli alleati. Non ci sono nuvole su Villa Certosa. E, a giudicare dalle foto, nemmeno una dichiarazione di Di Pietro rilanciata dalle agenzie riuscirebbe a turbare l’armonico quadretto.

E così quest’immagine di serenità privata diventa, in un batter d’occhio, segno e simbolo della serenità politica. Il lodo Alfano, approvato in solo 25 giorni, mette fine a un mese di turbolenza politica, che per paradosso ci restituisce un Cavaliere più forte di prima; Napoli è stata ripulita dai rifiuti, con un’opera che sembrava impossibile e che è stata celebrata da tutti i network internazionali; la Finanziaria sta per essere approvata (a luglio! senza eterne discussioni e assalti alla diligenza!) e l’immunità per le alte cariche dello Stato, appunto, come ciliegina sulla torta (di compleanno) mette finalmente il governo al riparo dall’assalto giustizialista. Sia lodo: dopo 15 anni, forse la guerra delle toghe è davvero finita.

A ciò si aggiunga che il tentativo della sinistra di corteggiare Bossi si è tramutato in un autogol, che l’opposizione è suonata come il tamburo di un complesso rock e i girotondi riportando in piazza le loro miserevoli volgarità, hanno finito per costruire un monumento al Cavaliere. Che poteva pretendere di più, Berlusconi da quest’estate? Ronaldinho al Milan? Toh, è arrivato pure quello. E, allora, mano nella mano con Veronica nel parco di Villa Certosa, non resta che gustarsi un po’ di relax come si conviene. Ospite Mubarak permettendo, s’intende.

E’ la bella estate di Silvio, non c’è niente da fare.

L’assalto scomposto al suo governo è fallito: la via giudiziaria si è interrotta, quella del ribaltone non ha trovato spazio. La sinistra allo sbando deve rassegnarsi: nel centrodestra non è più tempo di Casini. Questo è il tempo della fedeltà e della serenità, come testimoniano le foto con Veronica e la pace siglata con Bossi. Ma la serenità richiede di essere ancor più responsabili. Adesso non ci sono nuvole, ma si sa: i temporali sono sempre in agguato. E, fra crisi internazionali e proteste sindacali, l’autunno minaccia perturbazioni in arrivo. Bisognerà superarle, tirare avanti senza indugi, inzupparsi se necessario, ma procedendo sempre spediti. Non ci si potrà fermare nemmeno per aprire un ombrello: questo sole limpido di Villa Certosa non lo permette”
(“La bella estate di Silvio” di Mario Giordano, Il Giornale, 23 luglio 2008).


°°° AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! Ehm… Scusate. Ma quando lo faranno un campionato di leccaculi?

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