Il patetico Mafiolo lancia un audiomessaggio in stile Bin Laden sul nuovo sito del Pdl.

Povero coglione. Non essendo riuscito ad oscurarci e avendo capito che la Rete è l’oggi e il domani della Comunicazione, tenta di sbarcare nel Web, “scendo in Rete”, come raglia lui, e fa un’altra immensa figura di merda. Solo 307 “mi piace”, nonostante un battage degno di una popstar. NON SE LO CAGA NESSUNO, questa è la verità. La Rete non è rete4 e qui le persone sanno scrivere e leggere, siamo tutti parecchio informati: impossibile pigliare per culo noi, come ha sempre fatto con le vecchiette ignoranti e rincoglionite dalla sua tv spazzatura. Non si è accorto nemmeno che i 365 mila “fans” della sua pagina Facebook sono quasi tutti FASULLI: nomi e ID aggiunti proditoriamente (figuratevi che ci sono anch’io!!!) o di persone che entrano per prenderlo per culo. Cosa che ho fatto anch’io per un paio di settimane. ma non merita nemmeno quel tempo perso. ADDIO, OMUNCOLO DI MERDA!

IL DELINQUENTE PIù DECEREBRATO DEL PIANETA

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La Lega nord prova a mettere il bavaglio al web

Federico Mello |

La Lega nord prova a mettere

il bavaglio al web

Il deputato del Carroccio Fava ha fatto approvare un emendamento alla Legge comunitaria: “qualunque soggetto interessato” e non più solo la magistratura, può chiedere ad un provider di “rimuovere contenuti online ritenuti illeciti dal richiedente”

Dopo il sequestro di Megaupload e la risposta di Anonymous, la “prima guerra digitale” è una hashtag caldissima su Twitter. Di “guerra” si parla perchè la chiusura del sito di condivisione  è stata vista da molti visto come una risposta repressiva alle proteste contro il Sopa, la legge americana che, con la scusa di combattere la pirateria online, mette di

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Governo nel caos: salta norma su laurea e naja. Li stiamo facendo a pezzi noi del WEB, come sempre.

Governo nel caos: salta norma su laurea e naja

Il Paese nelle mani di B & B che cambiano idea ogni giorno sull’economia: oggi salta la norma sulle pensioni che prevedeva la cancellazione del riscatto degli anni di laurea e del servizio militare. L’esclusione aveva provocato la rivolta di molti cittadini sul web.

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La Rete non conviene ai nani. E perciò siamo ultimi in Europa. Anche sul web.

Guido Scorza

Agenda digitale: siamo il fanalino di coda

E’ un ritratto sconfortante del livello di innovazione del Paese quello che emerge dal report sulla stato di attuazione dell’agenda digitale europea diffuso nei giorni scorsi dalla Commissione Ue.

A preoccupare – ma forse è ora di iniziare a dire ad allarmare – non sono tanto i dati relativi alla diffusione della banda larga che, pure, confermano che il nostro Paese è indietro – ma di misura – rispetto alla media europea quanto piuttosto quelli relativi all’utilizzo che gli italiani fanno della Rete.

La pressoché totalità degli indicatori utilizzati dalla Commissione Ue per misurare il livello di diffusione delle nuove tecnologie nei Paesi membri racconta di un Paese che usa la Rete poco e male.

La percentuale dei cittadini che utilizzano regolarmente internet (48%) è una delle più basse in Europa mentre quella dei cittadini che non usano affatto la Rete (41%) è tra le più alte.

Gli italiani continuano a non avvalersi affatto delle

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Il premier e l’Italia vanno a puttane

ALCUNI TITOLI DALLA STAMPA (BENEVOLA) DI OGGI. e NON PARLIAMO DELLA STAMPA E DELLE TV STRANIERE… DA ACCAPPONARE LA PELLE.

– L’anno scorso 1.120 vittime del lavoro
Tir investe operai: un morto e 5 feriti

– Rai, Garimberti porta il caso Tg1 in Cda
Il varietà di Crozza scompare da La 7

– Tremonti dai commercianti critica le banche
E Berlusconi non ci va: “Ho il torcicollo”

– Istat, vendite al dettaglio in calo dello 0,6% sull’anno

– Ocse rivede le previsioni al rialzo
Ma in Italia la situazione peggiora

– G8 all’Aquila con l’allarme terremoto

– Annunci sul web, organi in cambio di soldi
Videoinchiesta. “100 mila euro, affare fatto”
Fegato, midollo, sangue: su internet le offerte di chi, travolto dai debiti, vende parti del proprio corpo. Malgrado la legge lo vieti. E’ la classe media piegata dalla crisi

– Giornalisti e magistrati: no al dl intercettazioni

– Pestata dal branco, c’è identikit dei colpevoli
Napoli, una giovane aggredita a pugni e calci per aver difeso degli amici gay. Rischia di perdere un occhio. Caccia agli aggressori.

°°° Ecco, amici miei, un piccolo spaccato del degrado che questa italietta ha subìto in un solo anno di governicchio scellerato. Queste sono alcune delle notizie che i telegiornali di regime NON danno, oppure danno in modo artatamente subdolo e incomprensibile: ben lontano dalla portata degli eventi reali. Per esempio… avete visto un solo Tg italiano che dedichi qualche minuto al giorno per raccontarci le vicissitudini dei terremotati? Per monitorare le loro reali condizioni di salute e di assistenza da parte degli organi competenti? No, vero? Beh, in uno Stato civile e democratico sarebbe IL PRIMO SERVIZIO ad andare in onda, ogni giorno, fino a soluzione del problema. Ma questo è uno Stato civile e democratico? No, certo. Qui, tolti Santoro, Travaglio, e pochissimi altri… chi si sognerebbe di fare il giornalista per davvero?


VIVIAMO AVVOLTI DALLA NEBBIA

nebbia

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