Bunga bunga e corna a raffica. Il belpaese tromba e se ne fotte

Caro marito, ecco come ti tradisco

Identikit dell’infedeltà coniugale dall’Associazione avvocati matrimonialisti italiani: il luogo principe è l’ospedale, e si tradisce di più a Milano che a Roma. Kit per l’esame del Dna e per spiare
il coniuge persino su Facebook

L’amante? Il primo incontro avviene quasi sempre sul posto di lavoro, e il rischio è più forte se si tratta di ospedali, redazioni giornalistiche, studi professionali. Seguono in classifica gli uffici pubblici e le banche. Milano guida la top ten delle città ad alto tasso di fedifraghi, e l’Italia è il paese europeo in cui ci sono più relazioni extraconiugali. E’ il ritratto di traditi e traditori tracciato dall’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, che, statistiche alla mano, ha anche delineato un quadro preciso di come nuove tecnologie e social network abbiano cambiato le scappatelle.

Tra le cause che scatenano la crisi del matrimonio, le infedeltà coniugali si collocano tra le più ricorrenti: rappresentano il casus belli nel 40% dei casi di separazione e divorzio. E, secondo l’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, il 60% delle infedeltà coniugali che si consuma nel

nostro Paese avviene sul luogo di lavoro, secondo le recenti statistiche elaborate dal Centro Studi AMI confermate dalla società Robert Half Executive Search. Statisticamente Milano è la città in cui, in percentuale, si consuma il maggior numero di tradimenti, seguita a ruota da Roma, Bologna, Torino. Nel sud la città in cui si registrano maggiori infedeltà coniugali è Napoli. L’Italia è il Paese che detiene in Europa il record di relazioni amorose sul luogo di lavoro; seguono nell’ordine Germania, Francia ed Inghilterra.

Sempre più spesso tra colleghi si instaurano relazioni amorose che durano anni all’insaputa del coniuge (che molto frequentemente conosce il partner della moglie o del marito). Molti italiani realizzano così vite parallele ammantate di normalità: un numero non trascurabile di coniugi cresce figli concepiti fuori dal matrimonio. «Chi lavora trascorre molto più tempo con il collega che con il coniuge – dice l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione – e ciò influisce molto sulla tentazione di allacciare relazioni extraconiugali. Fenomeno dimostrato anche dalle indagini degli investigatori privati, che iniziano a ricercare le prove di eventuali tradimenti partendo immancabilmente, come prima opzione, dall’ambito professionale del pedinato».

«I luoghi di lavoro a maggiore rischio tradimento sono, nell’ordine: gli ospedali e le cliniche, gli studi professionali, le redazioni giornalistiche, pubblici uffici e banche. Tra le infedeltà coniugali consumate tra colleghi spiccano anche quelle a sfondo omosessuale (7% dei mariti, 5% delle mogli)».

Se si tengono gli occhi aperti, capire che il tradimento è in corso è facilissimo: «Quando queste relazioni extraconiugali diventano stabili a causa di un irrefrenabile coinvolgimento emotivo, il traditore cambia radicalmente atteggiamento nei confronti del coniuge rifiutando i rapporti sessuali, il dialogo ed ogni forma di condivisione coniugale. Inoltre il coniuge infedele quasi sempre commette errori fatali: abuso delle telefonate sul cellulare in entrata ed uscita o cellulare sempre spento, sms e e mail compromettenti non cancellati, scontrini di ristoranti e ricevute di alberghi non distrutti, tracce di fondotinta, rossetto, profumi, il classico capello biondo sulla spalla». Altri errori determinanti sono «chiudersi in bagno per telefonare o portare sempre con sé, in ogni luogo della casa, il cellulare. Inoltre il repentino ricambio del guardaroba, un improvviso dimagrimento o una ingiustificata euforia sono altri indicatori di un possibile tradimento».

Se il coniuge è attentissimo e non commette errori, ma il sospetto di tradimento è forte, chi vuole andare fino in fondo può tuffarsi in un vasto e fiorente mercato di dispositivi elettronici sempre più sofisticati, che spazia dai mini registratori ai microfoni direzionali, dalle videocamere nascoste alle cimici: sarebbero vietati dalla legge, ma sono facilmente reperibili al mercato nero o via internet. Chi è super- sospettoso, e anche un po’ impiccione, sappia che in commercio esiste un software in grado di far risalire alla password della posta elettronica o di facebook della persona spiata.

Sta pure aumentando «la vendita dei kit per verificare il Dna dei figli, acquistabili per pochi euro via internet. Nell’80% dei casi i disconoscimenti di paternità vengono richiesti per il secondo figlio».

Infine, le infedeltà coniugali nell’ambito lavorativo non solo mettono a dura prova la vita del matrimonio ma anche quella del regolare svolgimento del lavoro. «E’ innegabile che molte aziende abbiano subito notevoli danni dalle relazioni extraconiugali. In Svizzera, per esempio, sono stati contemplati contratti di lavoro con espresso divieto per il dipendente di intrattenere relazioni amorose con colleghi, pena il rischio, addirittura, del licenziamento».

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