Camilleri e Lodato

Lo chef consiglia di Andrea Camilleri e Saverio Lodato

Berlusconi i colonnelli o i tonni di An

Camilleri, il copione vuole che nel congresso di scioglimento di AN, l’ “Ultimo dei Mohicani” sarà sconfitto. L’indiano è Fini. E la Storia è più atroce degli uomini che pretendono di farla, scriverla, interpretarla. Scherzando, si può parafrasare Lino Banfi: “In Italia un dittatore è poco, due sono troppi”. In “Una tigre in redazione” (Marsilio), sono raccolte le corrispondenze di Emilio Salgari, quando Buffalo Bill venne in Italia con seguito di indiani e cowboy (1890). Fra un secolo, chi farà parte del circo? E dove saremo?

Dove saremo non ha nessuna importanza. Né mi sento di fare pronostici, se fra cento anni esisterà ancora il circo Barnum della politica come è intesa oggi o saranno tempi più seri. Noto che Berlusconi non interverrà al congresso di An. Dicono che lo farà per cortesia, per lasciare il palcoscenico tutto a Fini. Non credo sia così: sotto quello che vorrebbe apparire come un commosso rito d’addio si svolgerà una lotta senza quartiere fra Fini e i suoi colonnelli e tra i colonnelli fra loro. La presenza di Berlusconi acuirebbe le faide. Non tutti i colonnelli di Fini, a cominciare dall’ineffabile Gasparri, condividono le sue esternazioni, sentendosi ormai più vicini a Berlusconi che a lui. Inoltre il partito unico comporterà un sensibile dimagrimento delle poltrone in dotazione ai due partiti satelliti di FI, la quale farà la parte del leone. È inevitabile una notte dei lunghi coltelli. Ha mai assistito a una mattanza, caro Lodato? Quando la rete, detta “camera della morte”, comincia a essere tirata in superficie, le decine e decine di tonni che vi sono intrappolati prendono a contendersi il poco spazio acquatico rimasto fino a quasi uccidersi fra loro. Solo in quel momento il rais, nel caso specifico Berlusconi, ordina di arpionare.

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°°° Camilleri, da vecchio giallista, ha capito tutto. Sarà una mattanza vera e propria (per la verità cominciata qualche anno fa) che porterà alla resa dei conti tra mezze seghe che ora, inopinatamente e contro qualunque buonsenso, occupano la ribalta nazionale. Ci saranno morti e cadaveri galleggianti, ci saranno faide sanguinose e spiate ai PM e alla Guardia di Finanza (da parte degli sconfitti). Si prepara un futuro tragico per questi fascisti che hanno accettato le perline e gli specchieti dal grande faccendiere turlupinatore nazionale. E non è detto che – alla fine – pure il piccolo rais liftato non paghi un conto salatissimo a coloro che oggi lascia per strada.

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