Un uomo di statttto!

“Sono un uomo di statto”

ripeteva kossfiga nel 1990. E io da Striscia facevo andare in onda i filmati dei disastri mondiali: dal terremoto di S.Francisco (dove era appena stato) a Stonehenge, dove crollavano i dolmen, alla caduta della Tatcher (che lui era appena andato a trovare) e dicevo:

“E’ vero: quando succede qualche tragedia è perché LUI c’è appena STATO!”

E lui si incazzava…

4occhi

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A livello del nano

“Fratelli”, “struppoli”, “santità”
ecco il vocabolario del malaffare

I dialoghi della loggia, tra lessico massone e slang napoletano. Dalle conversazioni di un pezzo di classe dirigente italiana emergono deficit culturali e calembour da caserma. I “dardi di noia” di Carboni e le recriminazioni di Lombardi nei confronti del presidente del Consiglio
di ALBERTO STATERA
Nicola Cosentino
“DORME cò a zizza mmocca”. Chi è che dorme con un seno di donna in bocca? Faticano gli ufficiali e gli appuntati del reparto investigativo del Comando di Roma della Legione Carabinieri del Lazio a tradurre in italiano il delirio lessicale della P3, un “lessico familiare” – ci perdoni lo spirito di Natalia Ginzburg per l’uso del titolo del suo grande romanzo – fatto di napoletano, casertano, irpino stretto, metafore di sodali che

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