Incapaci, ma onesti. Unni, ma probi. Lanzichenecchi, ma immacolati. Grillo, Virginia e lo stadio della Roma
Buona fede, dedizione, mani pulite, sono le sole cose che contano. Le conseguenze, i fatti – uno stadio irraggiungibile, un pasticcio insensato – servono solo a giudicare i nemici
12 Agosto 2017 alle 06:00
Virginia Raggi (foto LaPresse)
Poiché volevano evitare una “colata di cemento”, hanno segato dei modernissimi grattacieli, che sono l’ambizione e l’orgoglio di Londra e di Dubai, ma anche di Milano, e li hanno sostituiti con una sfilza di palazzine orizzontali, color pidocchio, che sono invece il povero arredo urbano di Mogadiscio e di Kabul, ma anche della periferia di Roma. E così, di fronte agli occhi increduli dei costruttori, evidentemente felici di poter risparmiare, hanno cancellato anche il prolungamento della metropolitana, la riqualificazione della…