M5s Roma, ex fedelissimo della Raggi confessa: “Noi molto peggio degli altri”

M5s Roma, ex fedelissimo della Raggi confessa: “Molto peggio degli altri”

Paolo Pace, ex minisindaco romano, affida a facebook un duro attacco contro la giunta capitolina e il Movimento, e parla di “Dittatura grillocentrica”

Di Marco Zonetti
M5s Roma, ex fedelissimo della Raggi confessa: "Molto peggio degli altri"Non c’è Pace nell’amministrazione di Virginia Raggi. Si potrebbe scherzare così sulla situazione, ahinoi, disastrosa in cui versano la giunta capitolina pentastellata, dilaniata da faide intestine, e la città in generale, finita nello sbando più completo. Questa volta, a infliggere un colpo letale ai grillini romani è Paolo Pace (nomen non omen) ex presidente dell’Ottavo Municipio, lo stesso di Salvatore Romeo e dell’ex vicesindaco Daniele Frongia ora assessore allo sport. 

Eletto trionfalmente minisindaco di un municipio rilevante, quello che comprende anche il rione storico della Garbatella, fin dal giugno 2016 Pace, funzionario Eni, fu costretto a scontrarsi con l’ala più “talebana” del m5s romano, quella vicina a Roberta Lombardi, tanto da finire presto sfiduciato e costretto a rassegnare le dimissioni. Ex fedelissimo della Raggi, denunciò qualche mese fa l’assenza della sindaca al suo fianco nei momenti di dura lotta contro i consiglieri municipali a lui avversi, per poi decidere di entrare in Fratelli d’Italia, rispolverando un passato di militante nel Fronte della Gioventù.

Nell’estate 2017, mentre la sindaca è in vacanza, Paolo Pace torna a parlare del m5s e lo fa con una dura requisitoria su facebook. “Trasparenza, democrazia diretta, coerenza… ” scrive. “Tutti nobili principi che hanno illuso e fuorviato migliaia di persone in campagna elettorale e che esaltate da slogan ripetuti a tamburo battente hanno permesso l’affermazione del M5S al Comune di Roma. In questo ultimo anno, però, la maggioranza dei romani ha avuto modo di ricredersi sulla preferenza accordata anche perché l’interminabile succedersi di fatti contrari a quegli stessi principi, ha permesso di delineare un quadro ben differente, facendo emergere ineluttabilmente che il fenomeno del M5S è risultato essere uno dei più grandi BLUFF politici degli ultimi 30 anni”.

Paolo Pace introduce poi la questione della nomina di Margherita Gatta quale assessore ai Lavori Pubblici: ” Ultimo caso di palese violazione di ogni regola e logica di trasparenza e democrazia” dichiara, “è stata la nomina, inaudita altera parte, di una attivista (Margherita Gatta) alla carica di assessore ai Lavori Pubblici. Attivista che partecipava ad un Tavolo Lavori Pubblici dal quale veniva poi espulsa, nel mese di gennaio, a grande richiesta dalla maggioranza dagli altri attivisti del tavolo. L’espulsione si era resa necessaria perché era impossibile lavorare con lei. Come riferisce Giuseppe Morano avvocato ed attivista 5S in un articolo di giornale: “…Era sempre contro. Aveva visioni complottistiche. … I dissidi sono continuati sia in chat che nelle mailing list e a quel punto è arrivata l’espulsione”.

Pace continua sempre più veemente: “Nell’amministrazione 5S al di là della farsa scenografica necessaria per non perdere il consenso popolare, condicio sine qua non per collaborare è essere uno YESMAN per adempiere ai dictat che giungono da Genova e Milano, considerata l’impossibilità di utilizzare una qualche intelligenza per gestire il proprio ruolo in maniera autonoma. Se si facesse una classifica, il M5S vincerebbe di certo la competizione per aver introdotto in così poco tempo il maggior numero di regole ad personam per favorire nomi già decisi dall’asse Grillo-Casaleggio, a dimostrazione anche dell’avvenuta instaurazione di un modello organizzativo oligarchico mascherato invece da democrazia partecipata (call, selezioni e altro “taroccate”). Non si pensi che tutto ciò sia frutto del caso. Questo modello di governo presenta indiscutibili vantaggi per i vertici: loro decidono tutto e se va male qualcosa, la responsabilità civile e penale resta sempre in carico ad altri”.

A quel punto, esorta gli eletti e i tecnici che collaborano con il m5s a ribellarsi: “Rinnovo l’invito a tutti coloro che hanno compreso cosa sia realmente questo movimento, ad avere il coraggio di parlarne pubblicamente e venirne fuori, onde evitare di sprecare inutilmente tante forze, energie, competenze e professionalità che potrebbero invece essere meglio messe a frutto a favore della collettività. Fanno quindi bene tutti i cittadini che non si ritrovano nelle logiche e nelle (non) scelte di questa amministrazione ad utilizzare ogni mezzo necessario ed a ricorrere nelle sedi competenti per vedere affermati e riconosciuti quei principi di cui si erano illusi che il M5S fosse invece portatore sano”.

“ll M5S” conclude Pace, “ha dimostrato di non essere meglio degli altri partiti anzi di essere molto peggio, di non avere un progetto che non sia quello della protesta e della contestazione a prescindere né un’ideologia che non sia quella della conquista del potere. Dopo il fenomeno “della dittatura grillocentrica ” sul Palazzo delle esposizioni – in realtà Palazzo della Civiltà e del Lavoro ndr – scriveranno: ” popolo di arroganti, presuntuosi, ignoranti, saccenti, incapaci …”

Non esattamente dei cari auguri di buon ferragosto ai suoi ex colleghi e compagni di strada, insomma.

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