Missione per conto di dio

Missione per conto di dio

di Maria Novella Oppo

Giuliano Ferrara ha cominciato la sua ‘missione per conto di Dio’ indicandoci l’esempio del Giappone, paese tramortito ma composto, il cui imperatore è di natura celeste. E se l’imperatore chiede di risparmiare la luce dopo la catastrofe, i giapponesi obbediscono. Pur sapendo che, se le centrali nucleari esplodono, l’ordine e la buona volontà non servono a niente. Ma siccome noi non siamo giapponesi, ma italiani, abbiamo detto no alle centrali, ma soprattutto non abbiamo un imperatore che discenda da Dio. Basta guardare: al governo c’è un ometto grottesco, che da vent’anni vive in un’eterna carnevalata, mentendo, ritrattando e smentendo. Cosicché non gode del credito necessario nemmeno per chiederci di spegnere un fiammifero. Figuriamoci di morire per gli affari suoi e dei suoi amici dittatori, nonché per la carriera dei suoi imitatori alla Scajola. A proposito del quale Cicchitto ieri ha dichiarato che è «una risorsa». Un titolo che ormai non si nega nemmeno a Gasparri.

°°° Certo che sarebbe utile ripercorrere nella tv  ex pubblica e dal 1994 totalmente nelle mani della mafia-P2 un bel ripasso della vita e della carriera di silvio berlusconi. Dalle prime inchieste della GdF per traffico di armi e droga, ai fondi della mafia arrivati a questo nanerottolo fancazzista attraverso suo padre Luigi, manutengolo delle mafie con la banca Rasini, fino all’esproprio violento e truffaldino della reggia di Arcore, alla corruzione di ufficiali della GdF e di numerosissimi magistrati, ai suoi exploit con l’insider trading e l’aggiotaggio, ecc. Sì, sarebbe proprio carino. Ma soprattutto sarebbe

SERVIZIO  PUBBLICO!

Invece dobbiamo vedere pedissequemente la sua faccia orrtenda, sentire i deliri falsi e volgari duoi e dei suoi megafoni vergognosi…

Per quanto ancora?

apicella

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