La destra mondiale, fatta di delinquenti incapaci, ha condotto l’occidente al disastro.

Ricordiamoci i nomi dei killer: George W.Bush, Cheney, Rumsfeld, Aznar, Berlusconi Silvio, Sarkozy, Bossi Umberto. La Storia e le generazioni future li malediranno per secoli, questi banditi fascisti e pieni di merda.

APOTROPAICO

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USA, l’odio contro Obama dei destronzi.

        °°° La tragedia di questi ultimi anni è che le destre, avendo il dominio assoluto dei media, stanno cercando di convincere i cittadini che le cose vanno male, incolpando i presidenti onesti e capaci delle devastazioni messe in atto dai loro amichetti: Bush, Aznar, Berlusconi, ecc. A pagare sono stati Prodi, Obama, Zapatero, ecc. Ma la Rete renderà giustizia e smaschera quotidianamente queste fandonie propagandistiche.

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Mentre il nano pensa alle bagasse…

La rabbia nella tendopoli: mai viste né telecamere né visite ufficiali

“Torneremo nelle nostre case distrutte, così qualcuno si accorgerà di noi”

Castelnuovo, il paese dimenticato

che è ancora sotto le macerie

dal nostro inviato JENNER MELETTI (Repubblica)

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CASTELNUOVO DI SAN PIO (l’Aquila) – Dicono che faranno tutti come Sabbatino S., che ha 80 anni e l’altro giorno è scappato dalla tendopoli e si è

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Da Severgnini

Una sceneggiatura che ricorda
le avventure di Topolinia

Topolanek nudo! Sembra un allarme lanciato da Superpippo, è invece è l’argomento di cui discutiamo in Italia. Oggi è la Festa delle Repubblica: se qualcuno avesse dubbi che la nostra democrazia sta assumendo contorni fumettistici, legga i giornali. Che bisogno abbiamo dei Tremonti Bonds, per aiutare la finanze nazionali? Vendiamo i diritti alla Disney.

La nostra discesa verso gli inferi del ridicolo passa anche da vicende improbabili e nomi impeccabili. Mirek Topolánek, anni 53. Capo del governo a Praga fino al marzo scorso, è separato dalla moglie Pavla Topolánková; ha due figlie, due figli e due nipoti. I suoi idoli sono Churchill, Thatcher e Aznar. Le sue letture Steinbeck, Hemingway e Kundera. I suoi passatempi — informa Wikipedia — includono tennis, golf e guida nei rally. Di naturismo non si parla. Di ragazze neanche.

Villa Certosa sta assumendo, nella fantasie nazionali, tratti leggendari. Gli amici del protagonista, cercando di minimizzare, contribuiscono ad arricchire la sceneggiatura. Marcello Dell’Utri: «C’è la gelateria. Tu vai lì, e ti servono tutto il gelato che vuoi. Gratis. Se ci pensa, è una trovata molto divertente». Flavio Briatore: «C’è il gioco del vulcano. Si chiacchiera del più e del meno e quando il gruppo si avvicina al laghetto, (Berlusconi) finge di preoccuparsi, dicendo che la Sardegna è una zona vulcanica. E a quel punto si sente un’esplosione pazzesca, ci sono effetti tipo fiamme…». Sandro Bondi, cercando di spiegare il Topolanek desnudo: «Mah… D’altra parte consideri che la villa è a pochi metri dal mare. Una mare, come lei saprà, di una bellezza assoluta».

Per descrivere le festicciole del Capo hanno tirato in ballo di tutto: da Boccaccio a Fellini a Umberto Smaila. Inesatto. Nessuna Rimini notturna né campagna toscana, niente «Colpo Grosso» o Sodoma Gomorra all’italiana. Villa Certosa è Topolinia (qualcuno lo spieghi al «Times» di Londra). Una città incredibile dove la Banda Bassotti tira tardi in compagnia del commissario Basettoni, Pluto veglia tra i ginepri e Macchia Nera guarda Minnie che si fa la doccia.

In attesa di sapere se il prodotto è adatto ai bambini, diciamo questo: era da tempo che la politica italiana non produceva una trama altrettanto fantasiosa. La satiriasi del potere è un fatto storico: imperatori e satrapi, dittatori e autocrati hanno sempre amato riempire le feste di attrazioni e ragazze. In democrazia la cosa è più complicata, ma la cinica elasticità italiana consentirebbe di raccontare molto, se non proprio tutto. L’ultimo scoglio è la coerenza ufficiale: i politici, anche i più spregiudicati, non sono ancora pronti ad ammettere quello che fanno, temendo che qualcuno lo confronti con quello che dicono.

Durerà poco: l’ipocrisia, nei fumetti, non serve. Ps L’ex primo ministro ceco Mirek Topolanek il 29 maggio ha risposto alle critiche di Silvio Berlusconi il quale, durante l’assemblea di Confesercenti, aveva parlato delle debolezze dell’Europa e della poca autorevolezza della presidenza ceca di turno: «Silvio, amico mio, chiudi la bocca!». Invito accolto, pare.

Beppe Severgnini

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L’idiota bugiardissimo!

Crisi, il premier: “Colpa degli Usa
adesso Barack ci tiri fuori”

Berlusconi: “Gli ho detto che deve rimboccarsi le maniche. Noi non sforeremo il deficit”. E poi: “Il presidente ha lo sguardo ‘acchiapponico’”.

°°° Tutto il mondo sa che questa crisi ha due padri:
a) la destra cieca della deregulation VOLUTA da Reagan e dalla Tatcher tanti anni fa.
b) bush, blair, aznar, e… appunto BURLESQUONI! Senza l’invasione dell’Iraq, che solo agli americani è costata quasi QUATTRO MILIARDI DI DOLLARI, oltre ai morti, agli invalidi, ecc. NON CI SAREBBE STATA NESSUNA CRISI. Non solo, ma se tutti i paesi civili avessero la giustizia ad personam e le leggi prcata che ha VOLUTO Mafiolo, staremmo tutti a lavare il culo ai cammelli. Imbecille d’un nano millantatore.

ber1

bebu

berl

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