Brambillen

La Brambilla e il saluto romano – Video (Repubblica)
la ripresa che imbarazza il ministro
La responsabile del Turismo ripresa col braccio teso a Lecco alla festa dei carabinieri. A fianco a lei il padre nella stessa posa. “Fa ridere soffermarsi sull’angolazione del mio braccio”, disse quando uscirono le foto. Dopo aver visto il video non commenta.

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BRAMBILLEN, MINISTRO DEL TURISMO AMMAZZATO, A LECCO

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Bambini terribili

Ad una fermata dell’autobus un’anziana signora incontra un ragazzino con in braccio un cane. “Il tuo cane mi morde se gli accarezzo la testa?” chiede la signora. Il ragazzo risponde di no, così la signora cerca di toccarlo, ma, non appena la sua mano sfiora il cane, questo le stacca un dito con un morso. “Hai detto che il tuo cane non mordeva!” urla la signora guardandosi la mano con il dito mancante. E il ragazzino: “Infatti, il mio cane non morde, signora: ma è a casa. Questo è il cane del mio vicino: è cattivissimo, vero?”

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iL neonazismo

«Aggredito sul treno: mi hanno inciso col coltello la svastica sul braccio»

13:05 CRONACHELa denuncia di un 23enne di Cava dei Tirreni che si stava recando a Torino per prendere parte alla manifestazione contro il G8 dell’università. L’aggressione sul treno da Napoli


°°° Come volevasi dimostrare. Di queste puttanate squadriste, amici miei, ne parlano in tutto il mondo. Ma che vergogna!!!

la-russa-pirla2

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Si cominciano a svegliare

Le associazioni femminili annunciano una settimana di astinenza
per richiamare l’attenzione sulla situazione del paese
Donne, sciopero del sesso
per salvare il Kenya dalla guerra

Alla protesta aderisce anche la moglie del primo ministro
Odinga. Le prostitute pagate per non fornire prestazioni ai clienti
di FRANCESCA CAFERRI

Donne, sciopero del sesso per salvare il Kenya dalla guerra
SITUAZIONI straordinarie richiedono interventi straordinari. Deve aver pensato questo un gruppo di donne kenyane di fronte alla possibilità che il Paese sprofondasse, come giù accaduto a fine 2007, nella violenza politica. La soluzione che hanno trovato per scongiurare il possibile braccio di ferro fra il presidente Mwai Kibaki e il primo ministro – nonché rivale politico – Raila Odinga passa attraverso le lenzuola: una settimana di sciopero del sesso, per dare agli uomini il tempo e la possibilità di riflettere sulla crisi che rischia di riesplodere.

“Questo boicottaggio è un modo per protestare contro i nostri leader e chiedere loro di prendersi la responsabilità del Paese”, ha spiegato mercoledì a Nairobi Carole Ageng’o, presidentessa di un gruppo di supporto a donne e bambini, annunciando l’iniziativa alla stampa. “Vogliamo dare a ogni famiglia il tempo per parlare di come è guidato questo Paese e di quello che ognuno di noi si aspetta dal governo”, le ha fatto eco Patricia Nyaundi, un’altra delle leader della protesta.

Per evitare di vanificare lo sciopero, le donne – riunite in un cartello denominato G-10 – hanno annunciato che nella protesta saranno coinvolte anche le prostitute: quelle delle zone di Nairobi dove la prostituzione è più frequente saranno infatti pagate dalle associazioni femminili per astenersi dal fornire prestazioni ai clienti.

In Kenya la tensione è alta da settimane: l’accordo fra il presidente Kibaki e Odinga, da mesi traballante, sembra aver raggiunto il punto di rottura. Odinga ha minacciato nei giorni scorsi di chiedere elezioni anticipate. Era stata proprio la contestazione da parte del movimento di Odinga delle elezioni del 2007 a portare agli scontri che per settimane avevano insanguinato il Paese, facendo circa 1.500 morti e 400mila sfollati. Solo l’intervento dell’ex segretario generale dell’Onu Kofi Annan era riuscito a fermare la violenza e a portare a un accordo i due rivali. Ora il “matrimonio di convenienza” – come lo hanno definito le donne – è arrivato al capolinea e il Kenya deve trovare una nuova formula se non vuole sprofondare di nuovo nella violenza politica.

Riuscirà lo sciopero del sesso a dirimere i nodi sul tappeto? Oltre alle associazioni femminili, è anche la moglie del primo ministro Odinga, Ida, a scommettere che l’idea potrebbe funzionare. “Le voci delle donne devono essere ascoltate – ha spiegato al quotidiano The Standard, annunciando la sua adesione “al 100%” alla campagna – questa non è una punizione, ma un modo per mettere in evidenza la questione”. La risposta della first lady Lucy Kibaki non è ancora arrivata, ma le donne promotrici dell’iniziativa sono fiduciose che anche da lei arriverà un sì: come la moglie del primo ministro infatti, la Kibaki è madrina di molte associazioni femminili.

Non condividono l’ottimismo della first lady, invece, i lettori di The Nation, il principale quotidiano kenyota: la maggior parte dei commenti di quelli che hanno scritto al giornale dopo la pubblicazione della storia sono infatti negativi. “Una dimostrazione di strada sarebbe stata più efficace – scrive un lettore – l’unica cosa positiva che c’è in Kenya in questo momento è la vita dentro alle mura domestiche. Che senso ha toglierci anche quella?”.

kenya

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Piersilvio e i 40 anni

Il figlio scemo di Mafiolo martedì compirà 40 anni. Talis pater, talis filius: anche questo ha due neuroni imbriachi. C’è un’intervista sua su La Stampa di oggi che ne fa un ritrattino davvero impietoso. E’ stupido e limitatissimo, ancora più di suo padre. Sostiene anche che oggi le tv italiane sono nettamente migliori di 20 anni fa perché la qualità è migliorata… Credo che sia l’unica ameba al mondo a pensare una stronzata di questa portata. Diciamo che il programma della P2 attuato dal suo paparino malavitoso (con l’aiuto e il sostegno di gelli, kossiga e craxi) , ha devastato – in primis – i cervellini limitati dei suoi stessi figli. Poco male. Ricordo una storiella che girava in Francia dieci anni fa:
“Piersilvio Berlusconi compie 30 anni e suo padre gli regala una Ferrari ultimo modello. Il rampollo è al settimo cielo e pigia sull’acceleratore: vuole arrivare a Torino in 20 minuti. Ma a metà strada perde il controllo e l’auto si trasforma in un ammasso di ferraglia fumante. Si risveglia dopo sei giorni all’ospedale Le Molinette di Torino e un chirurgo comprensivo lo informa che non corre più pericolo, ma hanno dovuto amputargli un braccio.
“Quale? – chiede il piccione, con lo sguardo assente – Il destro o il sinistro?”
“Il sinistro.”
“Omioddio! – strilla Dudi (nomignolo datogli da Vittorio mangano) mettendosi a sedere – OMIODDIO! IL ROLEX!!!”

berlusconicervello

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e questo malato?

Nella parrocchia di San Francesco, accoglie i fedeli con una fascia col simbolo nazista
Rischia una denuncia per apologia. “Sono di estrema destra e fiero di esserlo”

PAVIA – Accoglieva i fedeli della parrocchia di San Francesco a Vigevano, in provincia di Pavia, con una svastica al braccio. Protagonista, il sacrestano della chiesa, Angelo Idi, 51 anni, vigevanese, che ora rischia una denuncia per apologia del fascismo.

Idi è stato visto dai parrocchiani con il simbolo nazista legato al braccio sinistro martedì pomeriggio, proprio nella giornata in cui in Israele si ricordavano le vittime della Shoah. Un fotografo lo ha anche immortalato, mentre salutava i parrocchiani all’uscita dalla messa.

Lui, sacrista da 5 anni, non fa mistero delle sue preferenze politiche: “Sono di estrema destra e fiero di esserlo – spiega – sono un seguace della Repubblica di Salò”. E sostiene che non esista alcuna contraddizione tra l’ideologia politica e il ruolo che ricopre. “Penso che non importi a nessuno delle mie idee politiche – dice – l’importante è che faccia bene il mio lavoro, come in effetti faccio. E poi, se vogliamo essere pignoli, allora andiamo a vedere quanti cattolici votano a sinistra oppure si sono espressi a favore dell’aborto”.

Lo scorso anno – riferisce l’edizione online dell’Informatore vigevanese – prese a manganellate un ladro che aveva cercato di scassinare una cassetta delle elemosine. E al periodico La legione ha scritto una lettera con la quale si è “scusato”, a nome dell’Italia, con la famiglia Mussolini.

Nessun commento dal vescovo della Diocesi di Vigevano, monsignor Claudio Baggini. Sul fronte politico locale è immediata la reazione di Rifondazione comunista: “E’ un fatto gravissimo e intollerabile – commenta il leader del partito, Roberto Guarchi – ci auguriamo che il vescovo prenda gli opportuni provvedimenti”.

°°° Ma che gli volete fare a un povero malato di mente del genere? La colpa è di burlesquoni, di la russa, gasparri, bossi, borghezio e titto il ciarpame che Mafiolo ha fatto uscire dalle fogne. O no?

nazi

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