Dell’Utri: “Trattativa giusta”°°° Cosa vi aspettavate da un mafioso di merda?

Invitato a La Zanzara di Radio 24 nel ventesimo anniversario della strage di via D’Amelio, il senatore spara a zero contro la commemorazione: “Una stronzata”. E il pm Ingroia è “come Khomeini, mi ha rovinato la vita”.

°°°Ma brutta merda puzzolente, come ti permetti di insultare gli eroi di questo paese?! Spero di vederti presto in manette col tuo socio e che possiate entrambi schiattare in galera tra atroci sofferenze. Non sarebbe nulla in confronto alla devastazione che avete compiuto in Italia.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/19/dellutri-trattativa-giusta-se-fatta-per-evitare-guai-peggiori/298930/

E ancora raglia: “Ingroia,  ma lo vedete come è fatto fisicamente? Con quella barba, si mette un caffettano ed è perfetto.

°°° Tu non hai bisogno di metterti niente per sembrare il mafioso viscido che sei. Perfetto così. E tuo fratello gemello Alberto, che fa, eh? Perché lo tenete nascosto?

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Minzolini e il Trota eroi del nostro tempo

Minzolini e il Trota eroi del nostro tempo

di Maria Novella Oppo

Commovente apertura del Tg1 (ore 13,30) sul caso Papa. Il deputato, carcerato anche coi voti dei leghisti, manda a dire che i soliti pm comunistissimi gli avrebbero promesso la libertà, se solo si decidesse ad accusare Berlusconi. Ma lui niente: è un altro eroe alla Mangano! Di questa vicenda il Tg1 ci ha informato (ovviamente senza riferimento allo stalliere mafioso, tutt’ora compianto dal premier) esattamente come se fosse il Giornale di Berlusconi. E in effetti, lo è. Tanto che non possiamo non chiederci con apprensione che cosa farà Minzolini, quando, come ha annunciato lui stesso, se ne dovrà andare insieme a Berlusconi. Chi lo vorrà? Quale sarà il suo destino prezzolato? E la Rai, da lui gratificata di note spese gonfiate e di ascolti inversamente sgonfiati, continuerà a pagargli lo stipendio, affidandogli magari una poltrona di prestigio da cui non possa più nuocere? Sono problemi che non lasciano dormire, come quelli legati al destino del Trota e di suo fratello, che hanno sofferto (parola di Umberto Bossi) per la libertà della padania come se esistesse davvero.

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Napolitano… peggio di così! Manco fossero i magistrati a insultare il delinquente brianzolo

Napolitano ai magistrati: “Serve autocritica”
L’Anm: “Il rispetto lo diamo e lo chiediamo”

°°° Sempre più il mondo alla rovescia,amici miei. Ora ci si mette anche il vecchio “migliorista” a borbottare minchiate sui pochi magistrati onesti rimasti.Dei veri e propri eroi: infangati da tonnellate di merda, che da 20 anni i massimi delinquenti italioti riversano loro addosso da tutti i media… craxi prima e berlusconi ora; senza soldi, senza mezzi, a combattere da soli contro le mafie più potenti e organizzate del mondo. E rappresentate al governicchio e quindi copertissime… MA CHE VERGOGNA! 

bfascio

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Pizzinno

Ho trovato un pizzinno che mi ero appuntato ieri e che poi ho scordato di trascrivere. Si tratta di questo… Tutto il pollaio e il trogolo grufolante del mafionano si sono schierati – a reti unificate e sulla stampa (ultima la sgrammaticata lettera di oggi al Corriere della carfregna)- a starnazzare e grugnire di “dignità offesa”, di “privato del premier”, insultando chiunque avesse dei dubbi (legittimi) e delle domande (più che legittime) da porre a Mafiolo e ai suoi servi schierati. Ma… Ma quale privato?! Cosa ci sarebbe di privato nella vita si silvio ladrusconi (falsificata dall’A alla Z da lui medesimo e dai suoi consigliori)? E’ dal 1993 che ci fa due coglioni così con gli affaracci suoi!!! Nei comizi, nelle tv, sui giornali ci ha parlato del padre, della madre, delle zie suore, dei figli, della seconda moglie, dei suoi “eroi”, della sua attività di palazzinaro geniale (omettendo sempre di dire CHI gli diede i permessi per costruire e i miliardi per acquistare i terreni e fare i palazzi e i paesi); ci ha ammorbato col suo tumore alla prostata, coi lifting e i trapianti di setole, con la balla delirante di una inesistente persecuzione giudiziaria… Semmai è lui che non dovrebbe intromettersi nelle nostre vite private: comparendo a tutte le ore su tutte le tv del regime o inviandoci a tradimento riviste patinate che illustrano la sua vita privata di figlio, sposo, nonno, e padre. Lui ci ha dato il diritto di interessarci ai fatti suoi. Se ora gli vengono rivolte domande su fatti «privati», cortesemente risponda. Essendo il “primo ministro” (carica che si è data da solo, dato che in Italia NON ESISTE), quei fatti non sono più soltanto suoi, ma di tutti.

ludrivein

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Ucci ucci, la puzza di Carlucci

Facebook e l’onorevole:
giù le mani dalla privacy

Il riconoscimento annuale a chi ha minacciato di più i diritti degli internauti. Vincono il social network e la Carlucci di ALESSANDRO LONGO

carl

Le peggiori minacce per il diritto alla privacy degli utenti internet italiani? Facebook e Gabriella Carlucci. Hanno vinto rispettivamente tre e due premi “grande fratello”, al Big Brother Award Italia 2009 e la consegna sarà il 23 maggio nell’ambito del convegno e-privacy 2009. Il Big Brother Award è un appuntamento annuale, per chi ha a cuore i diritti degli utenti internet. Si svolge dal 1998 in nove nazioni europee. Qualsiasi utente può nominare un individuo o un’azienda, nelle diverse categorie di “premi”. Chi riceve più nomination va in finale e poi una giuria seleziona il vincitore tra i finalisti; eccetto che per il premio “Lamento del Popolo”, il quale va direttamente a chi ha ricevuto più nomination.

Stavolta “Lamento del popolo” è andato a Facebook, che si è guadagnato anche il premio come “Tecnologia più invasiva” (qui in finale c’erano anche Argos, che è il sistema di videosorveglianza a Venezia, e Google, che da tempo ha smesso di essere visto dalla rete come il gigante buono senza macchia) e come “Peggiore azienda privata” (in finale c’erano Mediaset e Telecom Italia).

Facebook ha vinto per tanti motivi: perché è una piattaforma arroccata nei propri standard (solo ora ha aderito al progetto OpenId, ma è una goccia in un fiume che va in senso opposto); perché si arroga il diritto di trattare i dati degli utenti con una certa libertà e non offre loro un dialogo quando ci sono controversie. Per esempio, nel caso di account utente chiusi d’autorità e senza preavviso, come ben sanno le tante vittime di questa pratica più volte adottata da quello che è il principale social network in Italia (con quasi 10 milioni di utenti).

La Carlucci ha invece un primato: è la prima volta che un individuo si becca ben due premi Big Brother. A lei sono andati il premio “Bocca a stivale” (in finale c’erano Beppe Grillo, che a quanto pare non ha solo fan tra il popolo della rete, e Telecom Italia) e “Minaccia da una vita” (in finale era con Emilio Fede e Nicolas Sarkozy. La Carlucci si è fatta “amare” da tanti per le sue posizioni draconiane a tutela del copyright e la proposta di bandire l’anonimato da internet, cioè di schedare in massa tutti gli utenti qualunque passo facciano sul web. In rete è nota anche per aver augurato a un giornalista dell’espresso che suo figlio venga adescato da pedofili.

C’è anche il premio “peggior ente pubblico”, andato al ministero dell’Interno, per iniziative quali la schedatura di bimbi rom. Unico premio positivo, “Eroi della privacy”, è andato a Electronic frontier foundation, associazione storica americana che si batte per i diritti degli utenti internet.

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