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ECCO LA TESTA DI CAZZO FONTANINI

L’idea del leghista Fontanini
“I disabili in classi differenziate”

Il presidente della Provincia di Udine gela la platea di un convegno. “Ritardano lo svolgimento dei programmi scolastici”.

 

 

I disabili nella scuola? “Ritardano lo svolgimento dei programmi scolastici, più utile metterli su percorsi differenziati”. Il leghista Pietro Fontanini interviene a un convegno a Palmanova e si scatena la bufera. Le dichiarazioni del presidente della Provincia di Udine davanti a 300 operatori del settore disabilità, trovano in serata la reazione “attonita e indignata” dell’assessore regionale alla Sanità, disabile, Vladimir Kosic (Pdl)
di Marco Ballico

TRIESTE. I disabili nella scuola? “Ritardano lo svolgimento dei programmi scolastici, più utile metterli su percorsi differenziati”. Il leghista Pietro Fontanini interviene a un convegno promosso dal Consorzio per l’assistenza medico-pedagogica a Palmanova e si scatena la bufera. Le dichiarazioni del presidente della Provincia di Udine, confermate da più testimoni e contestate dalla platea di 300 operatori sul tema della disabilità, trovano in serata la reazione “attonita e indignata” dell’assessore alla sanità Vladimir Kosic. Ma il primo a prendere le distanze, già al tavolo dei relatori, è Paolo Ciani, consigliere regionale del Pdl.

LA DENUNCIA A riferire le parole di Fontanini è Francesco Martines, capogruppo del Pd in Provincia. “Ritengo queste affermazioni offensive nei confronti delle famiglie che vivono situazioni di disabilità – scrive Martines in una nota – e nei confronti di operatori che cercano in tutti i modi di rendere operative teorie e comportamenti di massima integrazione e inclusione nel mondo della scuola e nella società”.

LA SMENTITA ontanini, all’ora di cena, detta all’agenzia una smentita sul termine “ritardi”. E precisa: “Quello che ho detto è che, rispetto al modello italiano che prevede l’insegnante di sostegno, si potrebbe pensare a quello in vigore in altri Paesi europei: la classe differenziata”. E ancora: “Non mi sono espresso nei termini che mi sono stati attribuiti e mai affermerei simili cose. Ho riportato un’esperienza personale, da insegnante, riferita a una quinta della scuola secondaria superiore che si stava preparando all’esame di maturità”. Tra l’altro, conclude Fontanini, “come Provincia finanziamo progetti per l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro”.

LE CONFERME Martines ribadisce però quanto riportato nella prima denuncia: “Ho verificato con decine di operatori presenti. Tutti furibondi”. E pure Ciani, testimone diretto, smentisce Fontanini: “Quanto riportato è, purtroppo, corretto. Non a caso sono subito intervenuto prendendo le distanze. Non si capisce – aggiunge il consigliere del Pdl – quando Fontanini parla da presidente della Provincia o da segretario della Lega”. Critico anche l’assessore Kosic: “Se rispondono al vero le affermazioni riportate, devo constatare il palese contrasto con quello che stiamo facendo con gli enti locali e le famiglie sul tema della disabilità. Ricordo che la legge nazionale 517/1977 ha abolito, con una scelta di umanità e rispetto, le “classi speciali” che altro non erano che ospedali psichiatrici per bambini”.

L’OPPOSIZIONE Pure dal Pd arrivano forti contestazioni. “Chi parla così dimostra di non capire niente”, dichiara la deputata Alessandra Siragusa. Durissimo anche Gianfranco Moretton: Le dichiarazioni insane di Fontanini richiederebbero un percorso differente per lui e non per le persone meno fortunate”. Secondo il capogruppo del Pd il presidente della Provincia di Udine “ha perduto il lume della ragione e del buon senso. Il suo agire ci porterebbe alla disgregazione della società allontanandola dall’obiettivo del vivere civile per un ambiente giusto ed equilibrato”. Per Debora Serracchiani, infine, “quando un politico parla di ghettizzare i bambini disabili, vuol dire che non c’è più limite e che ci stiamo già muovendo in un territorio pericoloso”. (23 ottobre 2010)

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