Luisa Corna “Ero al capezzale di mio padre, non a letto con Bossi.”°°° Ma non ti aspetterai che ci crediamo, cazzara!

°°°Raccontaci allora com’è che eri in televisione più del monoscopio, a tutte le ore e in tutte le tv, e che facevi squallide seratine (come un Capodanno a Cagliari) pagate anche un miliardo l’una. Ce lo spieghi? E dicci anche, seriamente: com’è che da quando vi hanno sgamato sei sparita completamente?

 

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/il-venticello-della-corna-riemersa-la-storia-della-notte-con-bossi-quando-ebbe-lictus-46145.htm

Luisa Corna

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Bossi, la Corna, le corna e l’ictus.

IL SEGRETO DI PULCINELLA

Le curve di Luisa nella Family Bossi
Luisa Corna

Traballano Umberto Bossi, la sua famiglia, la Lega Nord. E così spuntano anche le vecchie voci sulla presunta relazione tra Luisa Corna e il Senatùr. Una relazione clandestina che risalirebbe all’11 marzo 2004. Come racconta Leonardo Facco (ex giornalista e amico di Bossi) in un suo libro, la mattina in cui Umberto si sentì male e venne trasportato in ospedale, a casa del “duro” della Lega ci sarebbe stata proprio Luisa Corna. Non avrebbe chiamato l’ambulanza ma avvisato alcuni leghisti molto vicini a Bossi. Una voce smentita più volte dalla cantante conduttrice. Un pettegolezzo che le avrebbe rovinato l’esistenza.

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“Bossi rimasto vittima dell’ictus per il troppo amore per la padania” un legaiolo ieri sera in tv.

Veramente, ciccio, ebbe l’ictus a casa di una zoccola (che conosciamo tutti) e nel bel mezzo di un pompino. Poi voi della dirigenza, invece di portarlo immediatamente all’ospedale, PER SALVARE LE APPARENZE, lo avete imprudentemente trasportato alla sede di via Bellerio e da lì avete chiamato l’ambulanza. IDIOTI E IPOCRITI!

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La tragicomica farsa del delinquente umberto bossi.

“Berlusconi è l’uomo della mafia. È un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra…” Così, tra 1988 e 1989 Umberto Bossi

°°° Cosa non si fa pur di arricchirsi senza mai aver lavorato un solo giorno! Così, il signor bossi, quello che si è beccato un ictus per un mezzo pompino svogliato da una sciacquetta televisiva, ha rivenduto il culo al mafionano per un’ altra manciata di euro. D’altronde, di lui non si può certo dire che si vergogna davanti ai figli… coi figli che ha!

bossi2

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Il delirio della secessione dell’inesistente “padania”. Scommettete che ora il sig.Ictus (da pompa) lo ritira fuori?

LEGAIOLI:

ma pensate un po’ se davvero gli italiani fossero così stupidi da votare ancora lega. Ma ve l’immaginate la “padania” nelle mani di questi ladroni incapaci? Guardate cosa hanno combinato in Piemonte, Lombardia, in Veneto o ad Adro… Farebbero la fine dell’Irlanda in sei mesi.

lega kkk

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Le minchiate di Bossi

E Bossi va “in soccorso” Silvio: «Se lo vuole duro, venga con noi»

«A Berlusconi gliene dicono di tutti i colori ma sono balle della sinistra». Parola di Umberto Bossi. A Schio nel corso di un comizio, il leader della Lega, a modo suo, prende le difese del presidente del consiglio: «Non credo riesca ad andare con tutte le donne che gli attribuiscono», osserva. Pausa. «Forse se fosse iscritto alla Lega… ce l’avrebbe duro», prosegue già abbondantemente oltre il confine del grottesco: «Non diciamoglielo altrimenti ci chiede la tessera», prosegue la sua presa in giro.

«Scherzi a parte – assicura Bossi – Berlusconi è un grande lavoratore e visto che la sinistra non ha strumenti in mano contro di lui costruisce delle frottole».

°°° Chissà se le “frottole” della sinistra sono le stesse che faceva scrivere lui su La Padania, prima di accettare i 70 miliardi di lire in regalo da Silvio. Vi ricordate? Si dimostrava la mafiosità del soggetto di Arcore, il furto delle ville ai danni di orfanelle minorenni, il riciclaggio dei vagoni di miliardi di lire della mafia, le società off shore come All Iberian (rimbalzate dalla condanna a David Mills), le corruzioni giudiziarie per fottersi Sme e Mondadori, i 98 miliardi regalati a Craxi per fottersi le frequenze e le concessioni statali per le “sue” televisioni… Ma poi, Bossi ce l’ha duro? Bossi? Quello che per un mezzo pompino di una subrettina senza pregio, ma dalle belle tette, si è beccato un ictus e per poco non ci rimaneva secco? Ma per piacere! O come direbbe Ghedini: “MAVALA’!”

berlusconi-viagra1

bossi

pompa

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Election day e ricatti

Election day, la confessione: «Bossi ha minacciato la crisi»
di Marco Bucciantini

Berlusconi ammette: «Utilizzare i soldi del referendum? Lega Irremovibile, rischiavamo brutto». La confessione è stata fatta a Poggio Piceno dove il premier ha inaugurato una scuola tra i bambini sfollati. Dopo il vertice del Pdl La Russa dice: il 21 giugno o rinvio al 2010.

°°° Questa è una nemesi, amici: il ricattatore di professione… ricattato da un coglionazzo che si è beccato un ictus, mentre riceveva del sesso orale da una cantantina da strapazzo. E mentre questi due vecchi impotenti e cocainati giocano a braccio di pastafrolla tra di loro… noi ce la pigliamo nel culo.

Con 460 milioni si dava casa a 15mila sfollati
di Claudia Fusani

Non è la «lista di nozze» di cui parla il premier Silvio Berlusconi per far sponsorizzare da benefattori e amici stranieri la ricostruzione delle opere d’arte. Piuttosto è la «lista dei sogni», quello che sarebbe stato possibile costruire subito, o quasi, con i 460 milioni di euro che lo Stato avrebbe potuto risparmiare con un unico election day per il voto amministrativo e quello referendario. Case, soprattutto, e poi strade, scuole, libri, giusto per fare qualche esempio. Cose concrete, il quotidiano che gli aquilani hanno perso nella notte tra il 5 e il 6 aprile. Una lista dei sogni, appunto, perché la Lega ha puntato i piedi e ha «convinto» il Pdl a dire no all’election day.

Quattrocento sessanta milioni sono, tanto per cominciare, il 4 per cento di una ricostruzione che è stata stimata dal ministro dell’Interno tra i 10-12 miliardi. Un buon modo per cominciare ad orientarsi in una terra che ancora trema duecento volte al giorno. Quattrocentosessanta milioni potrebbero essere la risposta abitativa per almeno i due terzi di quei 20 mila aquilani rimasti senza casa perché inagibile, distrutta o crollata. La Provincia ieri mattina si è riunita per un consiglio straordinario. Il presidente Stefania Pezzopane (Pd) ha tentato con tecnici e assessori una prima stima dei danni e ha concluso la riunione con la seguente certezza: «Con 460 milioni risolvo tutti i problemi della Provincia, dalle strade alle scuole».

Nel dettaglio la lista dei sogni della Provincia prevede: 25 milioni per rimettere a posto le strade; 60 milioni per le scuole superiori e professionali (quelle di competenza della Provincia) di cui 5 solo per il Conservatorio dove insegnano docenti che arrivano da tutta Italia; cento milioni per gli edifici di proprietà e le sedi storiche della Provincia; 15 milioni per recuperare il fondo librario andato perduto e restaurare la collezione di quadri di Patini, quotatissimo pittore abruzzese.

Ma sono le case il vero nodo della ricostruzione e l’emergenza per questa gente. L’ultima stima del sottosegretario alla Protezione Civile Guido Bertolaso parla di «20 mila persone senza casa», abitazioni distrutte, da ricostruire. È un terzo della popolazione della città di L’Aquila che conta 60 mila abitanti. Tabelle alla mano di ingegneri e architetti è possibile fare una botta di conti al metro quadrato. Speculazioni e bolle edilizie a parte, oggi una casa costa mille euro al metro quadrato al metro e può costarne anche 800 se si tratta di edilizia popolare. Con queste premesse si arriva a stimare che una casa di cento metri quadrati, ampiezza media per una famiglia di tre persone, può costare dagli 80 ai 100 mila euro.

Significa che con i famosi 460 milioni che lo Stato “sta per buttare giù dalla finestra dandola vinta alla Lega questa volta sì ladrona” come dice Pezzopane, potevano essere costruite 4.600 abitazioni da centomila euro o 5. 800 da ottantamila euro. Contando che in ognuna di queste case possono abitare fino a tre persone, all’incirca quindicimila aquilani avrebbero potuto risolvere il problema abitativo. Il più urgente.

Ma è un libro dei sogni, appunto. Perché quei soldi saranno invece spesi per allestire i seggi del referendum.
17 aprile 2009

oscenita1

stupido

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