La destra americana ha fretta: Ohio, in catene il bambino di 10 anni che ha ucciso la madre

Ohio, in catene
il bambino che ha ucciso la madre

Ha dieci anni e in camera aveva quattro fucili

Ha dieci anni e ha sparato alla donna dopo una lite. In camera aveva quattro fucili In divisa da detenuto davanti al giudice di Millersburg Ohio, il doppio orrore in tribunale In catene il bimbo che ha ucciso lamadre Ha dieci anni e ha sparato alla donna dopo una lite. In camera aveva quattro fucili Incatenato davanti al giudice: al bambino di 10 anni che ha ucciso la madre è stato riservato lo stesso trattamento dei detenuti più pericolosi (Ap) Incatenato davanti al giudice: al bambino di 10 anni che ha ucciso la madre è stato riservato lo stesso trattamento dei detenuti più pericolosi (Ap) Rimane la fotografia di due gambette, viste da dietro, tenute insieme da una catena per detenuti pericolosi e coperte da un paio di pantaloni abbondanti con due comunissime scarpe da tennis. Intorno, si intuisce appena un’austera aula di tribunale americana, quella di Millersburg, nell’Ohio, con gli scalini davanti allo scranno in legno su cui di solito, in tutti i film, siedono un giudice e una giuria popolare. Ma questo non è un film, e non si capisce quanto e se tremino, quelle gambette sedute su una sedia in metallo troppo larga, si sa soltanto che appartengono a un ragazzino di dieci anni (sarebbe anche lecito, per quell’età, dire «bambino»), che qualche giorno fa, domenica sera, in un paese del cuore rurale dell’Ohio, ha ucciso sua madre con un solo colpo di carabina in testa. Fatto sta che allo scandalo ineffabile di un bambino che uccide la propria mamma, come se non bastasse, si aggiunge l’indecenza, imposta dalla giustizia, di vederlo con le

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Eva, la vescova lesbica

La Brunne, 55 anni, madre di un bambino, è stata eletta capo della chiesa luterana di Stoccolma

E persino in una nazione così progressista questa scelta ha suscitato polemiche. Ma i fedeli sono con lei

La sua giovane compagna, che è una pretessa, ha partorito il figlio tre anni fa

“Martin Lutero dice che chiunque può prendere una posizione sulla fede e sulla Bibbia”

dal nostro inviato ANAIS GINORI

Eva, la vescova lesbica che fa scandalo in Svezia

eva

STOCCOLMA – Eva, naturalmente. La prima donna. Vescovo, lesbica, con un bimbo che gioca nella sagrestia mentre lei dice messa.

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Ma che bello!

Una lettera al giornaletto sardo, destronzo, ovviamente (di dell’utri).

Maurizio Tidu
Cagliari
La maggior parte degli italiani dotati di buon senso
rimane allibita di fronte al proliferare delle ronde,
siano esse padane, parafasciste o di cittadini impauriti.
Queste ronde dovrebbero garantire maggiore sicurezza
ai nostri concittadini, un maggiore controllo del
territorio e stimolare il senso di appartenenza a questo
Stato che troppo spesso sentiamo lontano dai nostri reali
bisogni. Osservando la nascita della nuova Guardia Nazionale
voluta dal nuovo MSI “rifondato” dal signor Gaetano
Saya sorge spontanea una domanda: qual è il posto
giusto per questi volenterosi tutori della nostra sicurezza? A
mio avviso non tanto la ronda stradale, quanto i banchi di
una scuola elementare. Questi signori, che giurano sulla
Costituzione della Repubblica, dovrebbero invece ripassarla.
Salta all’occhio infatti un macroscopico errore che chiunque
avrà notato: nelle loro divise la bandiera italiana è riportata
al contrario rispetto a quanto previsto dalla nostra Costituzione
che all’articolo 12 prevede “La bandiera della
Repubblica è il tricolore italiano:verde, bianco e rosso, a tre
bande verticali di eguali dimensioni”. Non quindi il rosso
bianco e verde, come ben si può notare nelle foto e nei
filmati facilmente reperibili su internet…. Talvolta capita,
quindi, che qualcuno abbia un forte senso dello Stato senza
avere un minimo di senso del ridicolo…
LA NUOVA GUARDIA NAZIONALE NON RASSICURA I CITTADINI
Mandiamo le ronde a scuola

°°° Voglio fare davvero i complimenti a Maurizio per questa bella prova. Mi rinfranca sapere che i sardi non sono quasi tutte scimmiette.

SARDEGNA, MADRE INDEGNA:

mere_indigne

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Tema di terza media (reale)

“Un argomento a scelta descritto con non piu’ di cento parole”.
Svolgimento di Sergio Zuddas di Quartu Sant’Elena: “Ieri mia madre e’ tornata a casa con un vestito nuovo (le altre 89 parole le ha dette mio padre)”.

tema

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BUAHAHAHAHAH!

Il presidente del Consiglio annuncia la data della visita negli Usa
in vista del G8: “Uno degli incontri più importanti degli ultimi anni”
Berlusconi: “Vedrò Obama il 15 giugno
Discuteremo le regole della finanza”

ROMA – Silvio Berlusconi ha annunciato che incontrerà il presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama il 15 giugno prossimo. “Mi recherò da Obama per discutere sulle nuove regole dell’economia e della finanza mondiale”, ha detto il presidente del Consiglio.

°°° Me fa scarcà da lu ride! Insomma, Mafiolo che parla della finanza mondiale con Obama sarebbe lo sketch più potente del secolo. Più divertente di Alfano e la carfregna ministri; più esilarante di dieci Tg4; più irresistibile di gasparri che azzecca un congiuntivo! E’ un po’ come se Bondi volesse parlare con me di spettacolo, che Iva zanicchi parlasse di verginità con madre Teresa di Calcutta o dell’utri di antimafia con Giovanni Falcone.
Tutta da ridere. Già immagino l’imbarazzo di Obama e le battute dei miei colleghi americani.

a_cazzaro8

risata4

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Pizzinno

Ho trovato un pizzinno che mi ero appuntato ieri e che poi ho scordato di trascrivere. Si tratta di questo… Tutto il pollaio e il trogolo grufolante del mafionano si sono schierati – a reti unificate e sulla stampa (ultima la sgrammaticata lettera di oggi al Corriere della carfregna)- a starnazzare e grugnire di “dignità offesa”, di “privato del premier”, insultando chiunque avesse dei dubbi (legittimi) e delle domande (più che legittime) da porre a Mafiolo e ai suoi servi schierati. Ma… Ma quale privato?! Cosa ci sarebbe di privato nella vita si silvio ladrusconi (falsificata dall’A alla Z da lui medesimo e dai suoi consigliori)? E’ dal 1993 che ci fa due coglioni così con gli affaracci suoi!!! Nei comizi, nelle tv, sui giornali ci ha parlato del padre, della madre, delle zie suore, dei figli, della seconda moglie, dei suoi “eroi”, della sua attività di palazzinaro geniale (omettendo sempre di dire CHI gli diede i permessi per costruire e i miliardi per acquistare i terreni e fare i palazzi e i paesi); ci ha ammorbato col suo tumore alla prostata, coi lifting e i trapianti di setole, con la balla delirante di una inesistente persecuzione giudiziaria… Semmai è lui che non dovrebbe intromettersi nelle nostre vite private: comparendo a tutte le ore su tutte le tv del regime o inviandoci a tradimento riviste patinate che illustrano la sua vita privata di figlio, sposo, nonno, e padre. Lui ci ha dato il diritto di interessarci ai fatti suoi. Se ora gli vengono rivolte domande su fatti «privati», cortesemente risponda. Essendo il “primo ministro” (carica che si è data da solo, dato che in Italia NON ESISTE), quei fatti non sono più soltanto suoi, ma di tutti.

ludrivein

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La fine è vicina

Il RETROSCENA
Dopo l’intervista all’ex fidanzato si studia un cambio di strategia
E dopo la strategia della “non risposta” ora si pensa di replicare
E il Cavaliere furibondo
studia una nuova via d’uscita

di CLAUDIO TITO

ROMA – Far parlare Noemi e la madre di Noemi. Proporre la “verità” delle dirette interessate. Fino a ieri Silvio Berlusconi era convinto che il “caso Letizia” si sarebbe sgonfiato da se. Lentamente, ma pur sempre sgonfiato. L’intervista all’ex fidanzato della ragazza napoletana, però, sta cambiando qualcosa nello schema berlusconiano.

La giornata nera del premier è cominciata ieri mattina con la lettura di Repubblica. Ha iniziato a tempestare di telefonate una parte del suo staff. Da palazzo Grazioli, a Roma, ha chiamato Gianni Letta, ha sentito Nicolò Ghedini e ha parlato con il suo portavoce, Paolo Bonaiuti. Un breve briefing per organizzare la reazione. Il Cavaliere era infuriato. Non si aspettava che la vicenda si arricchisse di un’altra pagina. “È solo gossip. È tutto invenzione – ha assicurato ai suoi -. O meglio, è una manovra del Pd. Pensano di fare campagna elettorale in questo modo. Non possono attaccare il governo – perché non c’è nulla che non abbiamo fatto – e allora vanno sul gossip”.

Se nei giorni scorsi, il presidente del consiglio aveva imboccato la strada della “non risposta”, ieri dunque per la prima ha chiesto un parere sulla necessità di replicare davvero. Non alle dieci domande di Repubblica, ma direttamente all’opinione pubblica. Già l’altro ieri aveva ventilato l’ipotesi di riferire in Parlamento. Una soluzione tramontata nel giro di poche ore. Basti pensare che anche nell’intervista concessa l’altro ieri alla Sicilia, ha preferito tagliare corto: “potrei usare parole di fuoco, aggettivi pesanti, ma non ho voglia di parlare di queste cose. Ci sono argomenti molto più seri, c’è una campagna elettorale per le europee, e di Europa sto sentendo parlare molto poco”. Stavolta, invece, sta lentamente emergendo l’idea di esporre la “versione originale” mettendo il confronto esattamente sui binari scelti da Gino Flaminio. Far quindi parlare le dirette interessate: Noemi Letizia e la madre. Per fornire tutte le spiegazioni che, ripete il premier, sono “personali e pulite”. E per di più appartenenti ad un lontano passato.

Non è ancora una decisione, ma l’inquilino di Palazzo Chigi vorrebbe ribaltare il tavolo. A Via del Plebiscito stanno valutando tutti i pro e i contro. Soppesano i rischi connessi alla scelta di “dare altro spazio al gossip”. Sta di fatto che da ieri qualcosa è cambiato negli orientamenti del premier. E in gioco non c’è una semplice querela. Non è un caso che ieri i suoi giudizi su Repubblica siano stati a dir poco taglienti.
Per ora la svolta non è stata effettuata. Il Cavaliere vuol ancora studiare gli effetti della vicenda sui sondaggi e le eventuali “prossime puntate”. Anche perché la posizione assunta fino a questo momento è stata un’altra. “Tra un po’ – ha ripetuto Berlusconi nei giorni scorsi a molti dei suoi interlocutori – questa storia non interesserà più nessuno. Rimarranno loro a farsi quelle dieci domande. Tanto, non possono avere niente di più perché non c’è niente di più. E allora io continuerò a fare finta di nulla”. Una tattica che ieri ha cominciato a incrinarsi.

Anche perché quel che è accaduto nel pomeriggio a San Siro è stato letto dagli uomini del presidente del consiglio come un ulteriore segnale. Le contestazioni subite in occasione della partita Milan-Roma rappresentano quasi un unicum. Critiche pronte a prescindere dalla sconfitta con i giallorossi. Gli striscioni contro il presidente erano pronti fin dall’inizio del match. Da tempo il Cavaliere non era abituato a questi episodi. La giornata nera di Berlusconi si è chiusa così.

°°° In italiano: Mafiolo si sta cagando in mano e attacca con le sue calunnie solite la poca stampa libera. Rilascia interviste all’estero, dove i giornalisti VERI ascoltano le sue cazzate (“sono stato sempre assolto”) e poi gli ridono in faccia e chiudono i loro servizi con le prove che smontano le falsità di Berlusconi.
Ve lo dicevo io che andava ai matti? Ora regalerà un altro po’ di soldi e di gioielli alle due galline di Casoria per far loro dichiarare il falso, ma saranno appunto MINCHIATE. Il racconto di Gino è suffragato da prove, amici, familiari, foto e testimoni. Impossibile da smontare. Infine… quel pagliaccio del padre di Noemi ieri dice di aver querelato l’ex fidanzato della figlioletta e Repubblica… ma hanno aperto la procura della Repubblica solo per lui, di domenica? CAZZARI!!!

BERLUSCONI PIGLIA UN CAZZOTTONE CHE LO DISFA:

boxe

berlus_cazzaro2

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